Nella chiesa di San Fedele c’è una cappella dove le artiste offrivano un fiore e una preghiera, alla vigilia della “prima” alla Scala. A un mese dalla scomparsa, ora viene ricordata la più grande ballerina del Novecento.
La famiglia e i gesuiti di San Fedele, in occasione del trigesimo della morte, ricorderanno Carla Fracci con una celebrazione eucaristica il 30 giugno alle 18.30 nella Chiesa di San Fedele, parrocchia del Teatro alla Scala. Prima della celebrazione, come omaggio alla grande artista, è prevista un’apertura straordinaria dell’antica Cappella delle Ballerine, spazio legato alla chiesa di San Fedele e tradizionale luogo di visita e di preghiera delle artiste della Scala.
Era un rito tutto milanese: al giorno della “prima”, le ballerine della Scala andavano quasi in corteo, a portare un fiore alla Madonna del Latte, nella chiesa di San Fedele, a pochi passi dal teatro del Piermarini. Un rito sfumato negli anni Ottanta, quello della “cappella delle ballerine”
In questa cappella è conservata l’immagine della Madonna del latte, affresco del XIV secolo, davanti al quale le ballerine della Scala la sera del debutto erano solite apporre un fiore. Carla Fracci – viene spiegato – frequentava spesso la cappella, dove sono conservate numerose opere di artisti contemporanei come Mimmo Paladino e che oggi è visitabile solo all’interno dei percorsi del Museo San Fedele.
L’accesso alla cappella – viene spiegato – avverrà dalla Chiesa di San Fedele e gli ingressi saranno contingentati nel rispetto delle norme previste per il Covid 19.
Sara Zuccari
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