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Il Royal Ballet of Flanders presenta “Artifact” di Forsythe

Dal 19 al 27 novembre al Theatre ‘t Eilandje di Anversa e dal 28 al 30 aprile al Théâtre National di Bruxelles il Royal Ballet of Flanders metterà in scena Artifact di William Forsythe, su musiche di Johan Sebastian Bach ed Eva Crossman-Hecht.

Nato a New York nel 1949, William Forsythe è considerato il coreografo contemporaneo che meglio ha saputo riprendere, aggiornare e riplasmare il patrimonio del balletto classico. Dopo la formazione presso la Joffrey Ballet School e l’American Ballet Theatre School, si trasferisce in Europa su invito di John Cranko, che lo vuole come ballerino nella sua compagnia a Stoccarda. In breve tempo diventa uno dei più richiesti coreografi freelance nei primi anni Ottanta, affermandosi a Berlino, Parigi, Vienna,  L’Aja, New York e Francoforte, dove, nel 1984, accetta l’incarico di direttore del Frankfurt Ballet, ruolo che ricoprirà per venti anni, trasformando la compagnia tedesca in una delle più innovative e richieste del mondo e mettendo a punto uno stile inimitabile, in cui convivono in miracolosa armonia i codici del balletto classico e le novità della danza contemporanea.

Artifact è stato il primo lavoro di William Forsythe come direttore del Frankfurt Ballet, creazione che molto deve al pensiero di Michael Foucault, oltre ad essere strettamente legata al modello di movimento teorizzato da Rudolf von Laban. Forsythe chiede al pubblico di interrogarsi sulla percezione di ciò che accade in scena: i personaggi improvvisano la recitazione seguendo indicazioni minime nella costruzione del parlato e con il risultato di creare sempre nuovi equilibri, differenti da spettacolo a spettacolo. E ancora, il coreografo interroga se stesso sul funzionamento del vocabolario della danza. Nell’affrontare le due questioni, Forsythe dilata i limiti della grammatica del balletto e scalza tutte le convenzioni teatrali: la relazione tra solisti e corpo di ballo diviene imprevedibile; la luce svela e nasconde i movimenti; la coreografia usa tutto il corpo dei ballerini, ignorando il piano verticale che è tipico del balletto classico, cambiando le dinamiche di associazione e introducendo un genere di disequilibrio quasi blasfemo. Artifact porta avanti un lavoro per segmenti che crea nuove relazioni: i due grandiosi tableaux dei movimenti conclusivi si innestano con ariosità sul linguaggio della danza classica e la musica di Bach si inserisce con stupefacente perfezione su schermi giganti ed elementi scenici mobili, alludendo a visioni e suggestioni ancora più ampie. «Danzare – scrive William Forsythe – ti insegna molto. Penso che il corpo sia incredibilmente istruttivo e racchiuda un’abbondanza di informazioni, anche informazioni che, voglio dire, compensano la filosofia con l’idea. Penso che danzando io sia stato in grado di capire molto: sono stato capace di intuire cose sulla matematica e sulla filosofia e ho scoperto in seguito che quel che avevo pensato era giusto. Il corpo (…) ti insegna una quantità straordinaria di cose sul mondo. Direi che il corpo in molti casi diventa un organo per ascoltare». Il Royal Ballet of Flanders, fondato nel 1969, è l’unico corpo di ballo classico del Belgio. La direzione di Kathryn Bennetts ha raggiunto un prezioso equilibrio tra tradizione e innovazione, alla ricerca di un nuovo ruolo nella società per la danza contemporanea: a partire dal 2005 Bennetts ha ripreso le coreografie di William Forsythe con il Royal Ballet of Flanders, focalizzando l’attenzione sulle opere create tra il 1984 e il 2004 per il Frankfurt Ballet.

ORARI & INFO

Theatre ‘t Eilandje, Anversa

Venerdì 19 novembre 2010, ore 20.00

Sabato 20 novembre 2010, ore 20.00

Mercoledì 24 novembre 2010, ore 20.00

Venerdì 26 novembre 2010, ore 20.00

Sabato 27 novembre 2010, ore 20.00

www.flandersballet.be

Théâtre National, Bruxelles

Giovedì 28 aprile, ore 20.15

Venerdì 29 aprile, ore 20.15

Sabato 30 aprile, ore 20.15

www.theatrenational.be

Lorena Coppola

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