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Imparare a danzare richiede osservazione, ripetizione e simulazione mentale

La danza coinvolge alcune delle più ricche abilità di movimento che un essere umano possa raggiungere. I ballerini devono combinare prestazioni atletiche con l’espressività e l’estetica richieste dalla danza. Raggiungere un tale livello di competenza necessita di esercizio, allenamento e forza mentale.

L’apprendimento e il perfezionamento di un’abilità motoria infatti si basano sulla pratica. In particolare, l’acquisizione di abilità fisico-artistiche come quelle coreutiche implica uno sforzo prolungato per migliorare la prestazione.

Durante il processo di apprendimento, i ballerini ricorrono a varie tecniche che permettono di familiarizzare con movimenti complessi: l’osservazione, la ripetizione e la simulazione mentale.

L’osservazione attiva la percezione attraverso i sensi. Guardare il maestro eseguire un passo è essenziale affinché il cervello trasmetta le informazioni ricevute dagli organo di senso agli organi di movimento.

In questo modo si attiva la nota e fondamentale propriocezione o cinestesia, ossia la capacità di percepire e riconoscere la posizione del corpo nello spazio indipendentemente dalla vista. Tutto ciò è fondamentale quando il danzatore si esibisce sul palco e non ha a disposizione lo specchio per controllare visivamente postura e movimento.  La conoscenza anche fisica di quanto appreso diventa più profonda e il danzatore arriva a padroneggiarla .

La ripetizione del gesto e dell’esercizio attiva le abilità psico-corporee, permette al corpo e al cervello di imparare vivendo l’esperienza del movimento che verrà assorbito e perfezionato.

Nessun’altra attività sportiva o artistica evidenzia la connessione tra mente e corpo come fa la danza. La simulazione mentale quindi supporta la memorizzazione del movimento. Anziché eseguirlo fisicamente, il ballerino può ‘ripassarlo’ nella sua testa per fissarlo nella memoria, raffinarlo e farlo suo, divenendo un tutt’uno con il movimento.

In conclusione,  i danzatori non si limitano ad eseguire attività motorie complesse, ma sono chiamati a svolgerle con attenzione, consapevolezza, intelligenza e motivazione.

Stefania Napoli
© www.giornaledelladanza.com

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