Fino al 3 agosto Settimo San Pietro si trasforma nella casa della danza contemporanea e delle espressioni artistiche con Interconnessioni, il progetto di residenza curato da Simonetta Pusceddu, in tandem con il Comune. Giunto al suo secondo anno di attività il programma di attività ritorna ad animare la cittadina di “Septimo ab urbe lapide” con un calendario fitto di residenze artistiche, laboratori e spettacoli dal vivo. Danza, animazione, arte circense, teatro fisico, musica, proiezione del docufilm e mostra fotografica sul progetto. E ancora degustazioni, esposizioni, proiezioni, laboratori, residenze di ricerca coreografica, con artisti e danzatori provenienti dalla Spagna, dalla Germania, dalla Francia, dalla penisola e da diverse parti della Sardegna, in perfetta simbiosi tra arte, memoria dei luoghi e tradizione. Saranno protagonisti di una serie di iniziative con il coinvolgimento della cittadinanza. Un cantiere creativo a cielo aperto, tra i luoghi storici e incantevoli del territorio (Casa Dessy, Cuccuru Nuraxi e il complesso archeologico, Arca del tempo, Domus de Janas S’Acqua ‘e is dolus, i vicoli e le piazze del paese) volto alla valorizzazione del territorio in cui prendono vita gli spettacoli, con inizio per tutti alle ore 21.00.
Il 3 agosto nella cornice incantevole del complesso archeologico di Cuccuru Nuraxi con il suo antico tempio sotterraneo dedicato al culto dell’acqua, chiuderà la prima fase di Interconnessioni 2019 lo spettacolo di danza Elegia delle cose perdute della Compagnia Zerogrammi (Torino) con la regia e la coreografia di Stefano Mazzotta, coreografo e danzatore, socio e fondatore della compagnia torinese tra gli organismi di produzione della danza più apprezzati in Italia e all’estero e colonna portante della rete internazionale no-profit Med’Arte che riunisce diverse compagnie del territorio nazionale, internazionale ed extra EU tra le quali anche Tersicorea per avviare la collaborazione tra queste e la mobilità degli artisti. La creazione, attualmente in corso di sviluppo all’interno del progetto di residenza artistica a Settimo San Pietro, liberamente ispirata al romanzo “I poveri” dello scrittore portoghese Raul Brandao, è il frutto di una ricerca coreografica intorno al tema dell’”esilio” con un particolare interesse alla sua dimensione filosofica e poetica. Esilio come insanabile frattura scavata tra un essere umano e un luogo natio, tra il sé e la sua vera casa. Un tema non estraneo all’attuale situazione politica e sociale in cui viviamo con il suo irrompere violento e quotidiano nelle nostre vite.
INFO
https://www.tersicorea.it/interconnessioni
www.giornaledelladanza.com
Foto di Stefano Mazzotta