Compie quindici anni Interplay, il festival della giovane danza internazionale di Torino che, sin dalla sua nascita dedica una forte attenzione ai nuovi linguaggi della danza contemporanea, con una decisa vocazione al panorama internazionale, sondando territori sempre nuovi, senza trascurare il sostegno alle realtà nazionali più significative e rilevanti. Dal 23 maggio al 12 giugno una fitta programmazione distribuita su due sale, in spazi metropolitane e ai Murazzi del Po, così come nel nuovissimo e pluripremiato Museo Ettore Fico, simbolo della riqualificazione urbanistica della periferia di Torino.
Una danza che esce, si adatta, si muove fuori dai propri confini al fine di coinvolgere un pubblico diversificato ed eterogeneo. Sempre maggiore attenzione è dedicata a quegli artisti che fanno un uso personale e coraggioso del linguaggio coreografico, al limite di estetiche tradizionali, contaminando la loro ricerca con il multimediale, la musica dal vivo e la video arte. Spettacoli che ci raccontano della fragilità umana, della bellezza scomposta del nostro secolo, toccando tematiche estremamente contemporanee, legate all’attualità più difficile, ai contrasti razziali, all’omofobia, alla violenza. Per l’edizione del 2015 saranno 12 le compagnie e i “danz’autori” italiani e 10 quelli internazionali, ospiti al festival, più di 70 artisti che sera dopo sera si mescoleranno nei vari appuntamenti.
Fra le moltissime proposte Interplay/15 porta per la prima volta in Italia Patricia Apergi, coprodotta dalla Biennale di Lyon, definita l’astro nascente della nuova coreografia greca. Contamina la sua ricerca con linguaggi legati alla tradizione locale che si amalgamo con la danza più contemporanea e lo spettacolo, Planites, è incentrato sul concetto di immigrazione ed identità, le storie, i ricordi e le cose che portano in valigia i cittadini del mondo che viaggiano nei paesi occidentali. Torna al festival anche la dissacrante coreografa canadese Virginie Brunelle, originale ed estremamente emozionale, che si è imposta sulla scena per la crudezza dei temi che tocca. Con lo spettacolo Complexe de genre indaga l’incontro/scontro fra maschile e femminile e assume i caratteri di una danza acrobatioca, energetica, fortemente fisica, sensuale, ironica e irriverente nella quale tre uomini e tre donne si confrontano, si fronteggiano, si intrecciano e si fondonoalla disperata ricerca di una identità.
Al gruppo pugliese dei CUENCA / LAURO con lo spettacolo Zero è affidata l’apertura del Festival il 23 maggio al Teatro Astra: un lavoro che muove da una riflessione sulla condizione umana, sulla sua vulnerabilità, sullo zero come emblema del mistero che essa racchiude, un vortice che ha annullato ogni certezza. La compagnia nasce dalla collaborazione artistica tra la italo-inglese Elisabetta Lauro e il colombiano César Augusto Cuenca Torres, danzatori e coreografi residenti a Berlino.
Interplay/15 ospita anche, per la prima volta, una rappresentanza della danza ungherese: il collettivo BLOOM!, che combina raffinate coreografie con umorismo tagliente, dando vita a performance enegiche, giocose e provocanti caratterizzate da un dirompente mix fra danza, teatro, suono, design e musica. All’interno del progetto Torino incontra Berlino, una finestra sarà dedicata alle realtà tedesche più interessanti: Zufit Simon, coreografa israelo-tedesca, presenta l’assolo fleischlos, che ottiene il terzo premio come miglior solo della Germania all’euro-scene di Lipsia, con lei Stephan Herwig, affermato coreografo del panorama tedesco presenta la nuova creazione con 5 interpreti, indagando il delicato tema della violenza e del potere.
Non mancano nel ricco programma le realtà nazionali, come il ritorno di Francesca Foscarini, coreografa definita dalla critica straniera come significativa realtà emergente, vincitrice nel 2013 del Premio Equilibrio, che presenta come interprete Gut Gift, una coreografia scritta per lei della grande Yasmeen Godder sul tema dell’identità femminile, e realtà affermate come Ambra Senatore, con un’anteprima della nuova creazione,Pezzi Brevi, dove l’autrice gioca a scomporre e ricomporre coreograficamente il quotidiano e le relazioni, per offrire un discorso per frammenti sull’essere umano, a tratti surreale, che tocca il tragico e il comico. Nella sezione dei Blitz Metropolitani, quando la danza invade con il suo gesto la bellezza e l’enormità di Piazza Vittorio Veneto, accanto ad un denso programma di compagnie straniere artisti “di casa” come Daniele Albanese con uno dei suoi lavori di maggiore successo, Landscape e Daniele Ninarello con un suggestivo lavoro per 12 interpreti.
ORARI & INFO
23 maggio – 12 giugno 2015
Torino – Moncalieri – Rivoli
Redazione giornaledelladanza.com
Foto di Viola Berlanda