Da Landriano a Mosca in punta di piedi, coronando il sogno della propria vita. Jacopo Tissi è il giovane ballerino italiano che tutto il mondo ci invidia. Ha realizzato il suo obiettivo diventando solista principale del Teatro Bolshoi di Mosca, sotto la guida Makhar Vaziev. Viso da bravo ragazzo, fisico da danseur noble, Tissi è nato a Landriano, in provincia di Pavia nel 1995. A soli dieci anni è entrato nella Scuola di ballo del Teatro alla Scala, dove si è formato con lode nel 2014, poi è stato al Balletto di Vienna diretto dall’attuale direttore del Corpo di ballo del Piermarini, Manuel Legris.
Jacopo Tissi: l’intensa e precoce carriera del primo ballerino italiano che fa parte del teatro Bolshoi, la Mecca della danza
Jacopo dal Teatro alla Scala è giunto al Bolshoi di Mosca dove nel 2017 è diventato primo ballerino. Ha avuto la grande opportunità di lavorare nella compagnia del Bolshoi grazie al Maestro Makhar Vaziev, già direttore del ballo scaligero, che, lasciata l’Italia per Mosca, dopo alcuni mesi ha voluto offrire a Jacopo la possibilità di continuare con lui il lavoro iniziato nella città meneghina, riconoscendo così al giovane artista un grande talento. Prima di allora Jacopo ha danzato per un anno all’Opera di Vienna ed è tornato nel 2015 a Milano dove il suo primo ruolo principale è stato ne “La bella addormentata nel bosco” a fianco dell’étoile Svetlana Zakharova, un’esperienza che gli ha portato decisamente fortuna. Una soddisfazione intensa e importante.
Tissi è poi tornato alla Scala con il Bolshoi nel 2018 per interpretare la Bayadère e nel 2019 è stato ballerino ospite al Royal Ballet di Londra con Romeo e Giulietta, partner di Marianela Nunez, regia di MacMillan. Jacopo Tissi è il primo italiano nella storia a entrare a far parte dell’organico del teatro moscovita. Un grande onore e un esempio per tutti i ragazzi italiani che amano la danza e che ambiscono ad una carriera in questa disciplina.
La sua prima esibizione al Bolshoi è stata in “Le Spectre de la rose” con Evgenia Obraztsova nella serata di Gala in onore del Giubileo di Maris Liepa
Il suo repertorio al Bolshoi comprende: Principal Dancer (“Etudes”, musica di Carl Czerny, coreografia di H. Lander), The Leading Couple in “Diamonds” (III parte di Gioielli) musica di P. Tchaikovsky (coreografia di G. Balanchine), Siegfried nel “Lago dei cigni” (Yuri Grigorovich), Solista nel Grand pas des eventailles, “Corsaro” (Yuri Burlaka e Alexey Ratmansky dopo Marius Petipa), Coppia in bianco in “Forgotten Land” (Jiri Kylian), Antoine Mistral in “Fiamme di Parigi” (Alexey Ratmansky dopo Vasily Vainonen), Principe “Schiaccianoci” nella versione di Grigorovich, Principe Desire nella Bella Addormentata (Yuri Grigorovich), Solor nella “Bayadere” nella versione di Grigorovich dopo Marius Petipa. Tra i premi ricevuti, è stato votato “The rising talent” (2014) e nel 2016 ha vinto il Prix BALLET 2000, a Cannes presso il Palais des Festivals durante la cerimonia e il Gala dedicati a Maya Plisetskaya. Nel 2018 ha vinto il premio Danza&Danza come miglior ballerino italiano all’estero.
La passione per la danza a Jacopo Tissi è venuta da bambino mentre guardava i balletti in tv
Proprio allora Jacopo ha capito che la danza era tutto ciò che voleva. Il destino è stato dalla sua parte, ma certamente l’impegno, lo studio e la dedizione che Jacopo Tissi ha messo nel balletto sono stati notevoli, fino a farlo diventare primo italiano della storia primo solista ballerino del Teatro Bolshoi. «La buona sorte aiuta» ammette, «ma non è abbastanza. Bisogna essere bravi a cogliere le possibilità e rimane la materialità dell’impegno continuo». Non a caso è considerato dalla critica l’astro nascente della danza italiana, erede di Roberto Bolle, a cui si ispira e al quale spesso viene comparato fisicamente (Jacopo è alto 190 cm). Il nuovo Bolle della generazioni anni Novanta. “Mi confronto ogni giorno con vere e proprie leggende, questo è molto stimolante”, afferma Tissi.
Elena Parmegiani
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