La danza classica: tra arte e scienza è il nuovo manuale di storia e tecnica della danza scritto da Flavia Pappacena, professore di Teoria della danza e di Estetica della danza presso l’Accademia Nazionale di Danza e l’Università “Sapienza” di Roma. Innovativo nei contenuti, nei metodi impostati e nell’ approccio che si instaura con il pubblico dei lettori, il libro si presta magistralmente a molteplici definizioni: è un volume di tecnica ed estetica del balletto ma anche un testo di storia e, soprattutto, un manuale didattico da destinarsi ai giovani allievi, in particolare a quelli del biennio del Liceo coreutico, per i quali diventa un ottimo libro di testo, così come è stato pensato dall’autrice.
Questo manuale di tecnica, all’avanguardia per metodi e contenuti, a cura di Valerio Basciano, docente di Tecnica della danza classica presso il Liceo coreutico “Galileo Galilei” di Mondragone, è edito dalla Gremese che da anni supporta apportando un valore aggiunto le pubblicazioni sulla danza e il balletto e reca la firma magistrale di Flavia Pappacena, la quale con questo volume festeggia con la casa editrice romana la sua felice e fruttuosa attività trentennale (1984-2014).Tra le sue recenti pubblicazioni presso la Gremese vanno sicuramente ricordati i due volumi di Teoria della danza classica, dedicati all’analisi stilistica e strutturale-anatomica del movimento.
L’obiettivo che ha spinto l’autrice a concepire con sapienza e lungimiranza questo testo è stato quello di assicurare ai giovani studenti, docenti e appassionati un approccio allo studio della danza, moderno e interdisciplinare. Il ponte su cui poggia il nuovo sistema di apprendimento messo a fuoco nel libro è quello tra teoria e pratica, tra conoscenza delle nozioni basilari e loro successiva sperimentazione sul piano della pratica, ricercando continuamente la conferma del corpo e del movimento a quanto si apprende tra le righe.
D’altra parte nella Premessa dell’autrice, Flavia Pappacena spiega l’origine di questo insegnamento, incentrato sul connubio perfetto tra “sapere” e “fare”, che è stato effettivamente l’impulso vitale per il concepimento di questo testo: « L’insegnamento di Blasis ci ha guidato nella concezione del presente testo. Come Blasis, abbiamo ideato un percorso di conoscenza costantemente verificato sulla pratica, ritenendo le due esperienze del conoscere e dello sperimentare due aspetti imprescindibili dell’apprendimento. Come Blasis, abbiamo usato lo strumento della visualizzazione e della sintesi e grafica dei concetti per attivare, attraverso la percezione visiva, il processo di percezione corporea e per stimolare un approccio problematico e creativo all’esperienza conoscitiva. Come nel Traité élémentaire di Blasis, le arti visive sono state un riferimento costante e illuminante, e la “storia” della danza un raccordo imprescindibile».
Il manuale prevede infatti l’ausilio prezioso e stimolante di un corposo repertorio di oltre 400 illustrazioni, fondamentale per comprendere facilmente, memorizzare, visualizzare e argomentare le spiegazioni teoriche e, soprattutto, per far convergere nella lezione di danza la comprensione corporea e la comprensione intellettuale, essenziale per l’apprendimento dei giovani danzatori. Il corpus grafico, ricco ed eterogeneo, comprende disegni, stampe d’epoca, immagini d’archivio e fotografie didattiche realizzate appositamente, così che accanto alle stampe d’epoca dei danzatori di fine XVII secolo è possibile ammirare il sublime arabesque della divina Alessandra Ferri in Giselle in una foto degli anni Ottanta.
Con 220 pagine e oltre 400 illustrazioni, il volume è suddiviso in due parti: Tra teoria e pratica e La struttura della danza. La lezione. La prima, Tra teoria e pratica, ha un taglio decisamente educativo basato sulle metodologie didattiche innovative del learning by doing (“imparare facendo”), in cui i contenuti concettuali sono costantemente affiancati da diversi documenti visivi ed esperienze pratiche. La seconda invece, La struttura della danza. La lezione, gioca sulla concezione della danza come “linguaggio”. Quindi le posizioni accademiche, le piccole e grandi pose, i movimenti di base, i principali passi “rilevati” e saltati e gli esercizi e combinazioni sono spiegati a partire dai loro termini tecnici, costituendo nell’insieme quasi un breve ed illustrato dizionario della danza.
Disponibile sia in formato cartaceo che in formato e-book, il nuovo libro di Flavia Pappacena è affiancato anche da una sezione di contenuti digitali integrativi studiata per offrire spazi di approfondimento interdisciplinare e di inquadramento metodologico (guida del docente, questionari per gli studenti, mappe concettuali, schede tecniche…) disponibile su www.libreriagremese.it/contenuti-integrativi-danza-classica.
Efficace per i giovani allievi, utile per i docenti, interessante per gli appassionati, questo manuale costituisce il nuovo fondamentale contributo, che si introduce a pieno titolo, apportando indiscutibilmente un valore aggiunto, nel repertorio della manualistica sulla danza e il balletto.
Leonilde Zuccari
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