La libertà è un diritto. Ogni individuo può decidere come pensare, esprimersi e agire senza costrizioni, nel rispetto delle libertà altrui, ovviamente.
Le percezioni soggettive di libertà sono spesso associate a esperienze di alta motivazione, realizzate mediante la scelta dei fini e degli strumenti che il soggetto ritiene utili.
Uno di quasi strumenti è la danza.
La libertà percepita dai danzatori abbraccia aspetti fisici, emotivi, intellettuali e sociali. La libertà, infatti, è associata all’autoconsapevolezza, alla fiducia e alla libera espressione corporea, all’interno dei canoni definiti dalla disciplina scelta.
L’abbiamo già ripetuto più volte, la danza incoraggia a migliorarsi da ogni punto di vista, fisico e mentale. Spinge a progredire, conoscersi, a potenziare la concentrazione, e stimola il rispetto anche della libertà altrui.
Insegna ad affrontare nuove sfide con determinazione e positività, e stimola l’identità emotiva e mentale che permette di diventare più forti e resilienti.
In tempi di incertezza, imposizioni e limitazioni come quelli che stiamo vivendo, danzare assume un’importanza perfino maggiore. Abbracciare completamente ogni movimento, concentrarsi sui passi e sull’energia che il nostro corpo produce durante l’esecuzione è indispensabile per mantenere l’armonia tra mente e corpo.
Nel corso della vita, tutti noi affrontiamo battute d’arresto, momenti di crisi, paura e sconforto. Mantenere la mente aperta e sviluppare una forte consapevolezza del proprio corpo diventano essenziali per costruire un’esistenza serena e arricchire la società di cui facciamo parte.
La danza quindi migliora la qualità della nostra vita, indipendentemente dall’età, dal tipo di fisico e dal livello di tecnica, ci connette con la nostra saggezza innata e ci ricorda che tutte le informazioni che cerchiamo sono già dentro di noi.
Stefania Napoli
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