Il rispetto è una parte essenziale dell’educazione alla danza, una delle lezioni di vita più importanti che possiamo imparare. Esso si mostra nel modo in cui ci si rivolge agli insegnanti e ai compagni, ma anche nel modo in cui si lavora in sala, con attenzione, intenzionalità e dedizione.
Rispettare gli altri implica un assunto di base, ossia rispettare se stessi, le proprie fragilità, riconoscere i propri punti di forza ed è questo che la danza insegna.
Senza rispetto, non si impara e non si cresce e quindi non si migliora.
Il rispetto origina dalla famiglia, ovviamente, è lì che deve essere insegnato, nella danza nasce addirittura prima di entrare in sala, perché già avere la possibilità di imparare a ballare è un’opportunità. Molti ragazzi non sono in grado di frequentare le lezioni, per ragioni economiche e fisiche talvolta, quindi chi possiede i mezzi per farlo è fortunato e deve averlo ben chiaro.
La danza è costosa, bisogna acquistare body, calzamaglie, punte e scarpe di vario tipo, costumi di scena, e coinvolge tutta la famiglia che deve trovare il tempo di accompagnare il ragazzo a lezione, alle prove per gli spettacoli, alle competizioni e via dicendo.
Essere un ballerino rispettoso quindi ha molte sfumature. Significa vestirsi compatibilmente con lo stile di danza scelto, essere ordinato nell’abbigliamento, essere costante nella partecipazione, arrivare puntuale, e ascoltare l’insegnante e ringraziarlo alla fine della lezione per il tempo che gli ha dedicato e per il sapere che ha condiviso con lui.
Quando si è a lezione, muoversi per la classe come se si stesse passeggiando per strada non è rispettoso, ogni gesto deve essere compiuto con efficienza e intenzione. Mettere il massimo impegno in ciò che si sceglie di fare è indice di volontà, di desiderio di migliorarsi e riflette l’amore per la danza. I ballerini non smettono mai di imparare e devono esserne consapevoli.
Un ballerino che si impegna solamente di fronte al pubblico o in preparazione di uno spettacolo non ha rispetto per se stesso e per la danza. Chi cerca solo l’applauso e il riconoscimento, senza voler impiegare il tempo e lo sforzo necessari, non è un danzatore.
Rudolf Nureyev trascorreva ore e ore a perfezionare passi che gli altri ritenevano già vicini alla perfezione. Il lavoro duro, infatti, rende grandi i ballerini, quindi il rispetto implica anche impegnarsi al massimo e avere riguardo degli sforzi altrui.
Dicevamo che il rispetto nasce in famiglia, è il genitore a dover dimostrare al proprio figlio come comportarsi in modo appropriato nei confronti degli altri. I ragazzi imparano con l’esempio, quindi i genitori devono mostrare rispetto, assicurandosi che il loro figlio sia vestito correttamente e che arrivi a lezione in tempo.
I genitori devono anche mostrare rispetto verso l’insegnante di danza per il lavoro che svolge e per la sua professionalità. Mamme e papà dimostrano arroganza e superficialità quando ritengono che il loro bambino debba essere sempre in prima fila e mal sopportano diverse decisioni del maestro. Pensano di saperne più di chi si è formato duramente e con dedizione in una disciplina variegata e complessa, che richiede compartecipazione di corpo, cervello, emotività e ferrea disciplina.
Se l’insegnante prende una certa decisione ha le sue ragioni, il genitore deve accettarla senza necessariamente conoscerne la ragione, e deve condividere con il figlio la fiducia che prova nei confronti del maestro.
È importante a loro volta che gli educatori di danza instillino nei loro studenti la passione per questa meravigliosa e complicata arte. Anche piccoli insegnamenti possono fare la differenza nel far nascere e coltivare l’amore per la danza.
Per esempio i maestri possono condividere con gli studenti storie di ballerini famosi che hanno celebrato la danza, accompagnare gli allievi a spettacoli per mostrare la danza professionistica, o anche semplicemente inserire la révérence nelle lezioni, in segno di onore e ringraziamento per l’opportunità di danzare.
Una volta nato questo seme del rispetto per la danza, l’allievo ne comprenderà appieno la bellezza e l’importanza. Questo lo aiuterà anche a sviluppare rispetto per tutti gli altri aspetti della sua esistenza, lavorativa, personale e sociale.
Perché la danza è davvero un’incredibile maestra di vita.
Stefania Napoli
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