
Il balletto classico preferito?
Lago dei cigni.
Il balletto contemporaneo prediletto?
Sacre di Pina Bausch.
Il Teatro del cuore?
Teatro Franco Parenti di Milano.
Un romanzo da trasformare in balletto?
Il Danno di Josephine Hart.
Mentre un film da cui ricavare uno spettacolo di balletto?
Il Danno diretto da Louis Malle.
Il costume di scena indossato che hai preferito?
Calzamaglia.
Quale colore associ alla danza?
Nero.
Che profumo ha la danza?
Incenso.
La musica più bella scritta per balletto?
La sagra della primavera di Igor Stravinsky.
Il film di danza irrinunciabile?
Pina diretto da Wim Wenders.
I tuoi miti della danza del passato, uomo e donna?
Merce Cunningham e Pina Baush.
Il tuo “passo di danza” preferito?
Adagio.
Chi ti sarebbe piaciuto essere nella vita tra i grandi personaggi del balletto?
Nessuno.
Chi è stato il genio per eccellenza nell’arte coreografica?
Merce Cunningham.
Tornando indietro, se incontrassi Tersicore, cosa Le diresti?
Ma sei Tersicore o Cupido?
Tre parole per descrivere la disciplina della danza?
“Una disciplina indisciplinata”.
Come ti vedi oggi allo specchio?
Vedo dentro.
Michele Olivieri
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