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La Fura dels Baus torna in Italia con “SONS: Ser o No Ser”

La compagnia più radicale e visionaria del teatro contemporaneo torna in Italia. Dopo il successo straordinario riscosso a Buenos Aires e Málaga, La Fura dels Baus approda alla Fabbrica del Vapore di Milano con SONS: Ser o No Ser, nuova creazione immersiva ispirata all’Amleto di Shakespeare e presentata da Show Bees, in collaborazione con Fabbrica del Vapore – Comune di Milano. Lo spettacolo debutta il 28 novembre 2025, in esclusiva nazionale, e promette di trasformare il modo stesso di vivere la scena.

Sotto la direzione artistica di Carlus Padrissa, storico regista e co-fondatore della compagnia catalana, SONS è un’esperienza immersiva che unisce teatro fisico, video a 360°, scenografie digitali, suono surround e un impianto drammaturgico che scardina ogni convenzione. L’installazione è site-specific: gli spazi monumentali della Fabbrica del Vapore vengono completamente ripensati, trasformandosi in un ambiente fluido in cui il pubblico ‒ in piedi, libero di muoversi ‒ diventa parte integrante dell’azione scenica.

Il nostro è un teatro che provoca e fa secernere adrenalina ‒ afferma Padrissa ‒ Vogliamo creare un cortocircuito sensoriale, una riflessione fisica e collettiva sul nostro tempo attraverso uno dei testi più iconici del teatro. La drammaturgia non riproduce l’Amleto in senso classico: lo de-costruisce, lo attraversa, lo contamina con Macchina Amleto di Heiner Müller e La vita è sogno di Calderón de la Barca. Ne emerge un affresco che parla di capitalismo e consumismo, crisi ambientale, manipolazione delle immagini, fragilità del corpo e della mente, alienazione digitale, solitudine e iperconnessione.

In scena scorrono visioni che oscillano tra sogno, distopia e ritualità primordiale: Ofelia che emerge da un sacco della spazzatura, uomini che avanzano con taniche di plastica, un Amleto che rinasce strappando la plastica che lo avvolge come una placenta. L’immagine del protagonista, “confezionato sottovuoto come un pollo del supermercato”, mentre pronuncia il celebre monologo, è uno dei momenti più intensi dello spettacolo. La videocamera, elemento centrale, diventa strumento di potere: lo sguardo digitale filtra la realtà e la sostituisce, interrogando il pubblico sul proprio modo di “essere” nel mondo.

Per Padrissa, essere significa agire, prendere posizione, partecipare. Non essere è scomparire nel rumore continuo degli schermi: Il teatro è un’occasione per sperimentare la collettività. Qui il pubblico potrà muoversi come a un concerto, decidere dove stare, come guardare, se avvicinarsi o prendere le distanze. L’esperienza è fisica e totale: acqua, fumo, luci stroboscopiche, corpo e tecnologia si intrecciano in un rituale che spinge a reagire, a scegliere, a rinascere. Non si assiste: si partecipa. Il pubblico sarà in piedi in un open space condiviso con i performer. Saranno utilizzati acqua, fumo e luci stroboscopiche.

Come da tradizione, la Compagnia coinvolge il territorio: otto attori emergenti milanesi entrano nel cast dopo un laboratorio formativo sviluppato con le realtà artistiche della città. L’assessore alla Cultura Tommaso Sacchi accoglie con entusiasmo il ritorno della compagnia, sottolineando la capacità dell’opera di “trasformare lo spettatore in protagonista e di parlare al pubblico di oggi con immediatezza”. Anche Maria Fratelli, direttrice della Fabbrica del Vapore, ribadisce come la Fura sia “di casa” in uno spazio dedicato alla contemporaneità. Per Gianmario Longoni, direttore artistico di Show Bees, SONS è “un rito collettivo capace di scuotere coscienze e ridefinire il senso del teatro”.

Con SONS: Ser o No Ser, la Fura conferma la sua vocazione a un teatro che rompe ogni schema e che, ancora oggi, non teme il rischio. L’opera racconta un’umanità intera: “figli” che emergono dal fango, corpi in trasformazione, creature sospese tra elementi naturali e materia digitale. Lo spettatore può scegliere di farsi travolgere, restare ai margini o partecipare attivamente, ma non può ignorare l’esperienza: Ci sono tre tipi di pubblico: chi si allontana ma poi torna, chi osserva da lontano e chi ti segue, ti abbraccia con lo sguardo. Questo è il pubblico immersivo, quello che diventa parte dello spettacolo.

Fondata alla fine degli anni ‘70, La Fura dels Baus ha ridefinito il concetto di spazio teatrale e il ruolo del pubblico, trasformandolo da spettatore passivo a partecipante attivo. Dagli spettacoli di strada agli imponenti macro-eventi, fino alla celebre cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Barcellona 1992, la compagnia è diventata un riferimento internazionale per innovazione e teatralità immersiva. In Italia rimangono memorabili Noun, XXX, Metamorfosis, Boris Godunov e Imperium, fino al Tannhäuser scaligero diretto da Zubin Mehta.

ORARI & INFO

28 novembre – 14 dicembre 2025

Fabbrica del Vapore

Via Giulio Cesare Procaccini 4, Milano

assistenzafura@showbees.it

www.lafura.com

Lorena Coppola

Photo Credits: Simoon Quezada

www.giornaledelladanza.com

© Riproduzione riservata

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