Il balletto classico preferito?
Il lago dei cigni.
Il balletto contemporaneo prediletto?
“Smoke” o “Sleeping beauty” di Mats Ek.
Il Teatro del cuore?
Royal Ballet.
Un romanzo da trasformare in balletto?
“Moderato cantabile” di Marguerite Duras.
Mentre un film da cui ricavare uno spettacolo di balletto?
“Frida” sulla vita della grande pittrice messicana Frida Kahlo.
Il costume di scena indossato che hai preferito?
Quello delle Villi… il tutù romantico.
Quale colore associ alla danza?
Nero.
Che profumo ha la danza?
Il profumo di teatro antico e di incenso.
La musica più bella scritta per balletto?
Quella di Pëtr Il’ič Čajkovskij per il “Lago dei cigni”.
Il film di danza irrinunciabile?
Il Lago dei cigni.
Due miti della danza del passato, uomo e donna?
Erick Bruhn e Ana Laguna.
Il tuo “passo di danza” preferito?
Glissade.
Chi ti sarebbe piaciuto essere nella vita tra i ruoli del grande repertorio classico?
Carmen… passionale e tragica!
Chi è stato il genio per eccellenza nell’arte coreografica?
Maurice Béjart.
Tornando indietro, se incontrassi Tersicore, cosa le diresti?
“Sei bella ma difficile, affascinante e tragica” .
Tre parole per descrivere la disciplina della danza?
Spazio, tempo, anima.
Come ti vedi oggi allo specchio?
Ancora appassionata, ancora ballerina!
Michele Olivieri
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