Una tappa significativa di uno dei centri di formazione più importanti in Italia. La Scuola di Danza “Susanna Egri” è una scuola privata. Cioè non ha mai fruito di sostegni dalle istituzioni, né logistici né economici. Ciò nonostante, nel corso di oltre settant’anni, ha mobilitato una moltitudine di individui che dalla frequentazione di questa Scuola hanno tratto visibili vantaggi, sotto due diversi orientamenti: la maggioranza ha acquisito una disciplina che ha costituito una marcia in più a livello personale, un complemento migliorativo alla propria vita, e la minoranza, di orientamento vocazionale, ha potuto dotarsi di quella formazione globale, attraverso corsi a ciò predisposti, che apre le porte verso un futuro centrato sulla danza come professione, non solo di tipo teatrale, ma più ampiamente verso settori educativi e culturali.
Così, nel corso dei decenni, questa Scuola ha forgiato e seguito “passo dopo passo” la vita artistica di celebri e celebrate personalità nel panorama internazionale della danza – basti menzionare, fra tanti, Barbara Griggi, ètoile al Ballet Gulbenkian di Lisbona, o Ivano Rossetti, ètoile alla Compagnia Nacho Duato di Madrid, fino a Luigi Bonino, tuttora attivo a livello direzionale nei più prestigiosi teatri del mondo (attualmente impegnato all’Opèra di Parigi) oltre a un gran numero di docenti e operatori culturali che svolgono la loro attività per ogni dove – come non ricordare Alberto Testa, fra i primi seguaci della mia Scuola, recentemente scomparso, che per trent’anni ha avuto la cattedra di storia della danza all’Accademia Nazionale di Roma, oltre all’attività di giornalista e autore di numerose pubblicazioni specifiche.
Insomma, un vero e proprio centro culturale, dal 1998 diventato Fondazione, che oltre a promuovere la danza come disciplina artistica irrinunciabile nella vita culturale del Paese, porta avanti il concetto dell’ “alfabetizzazione” del corpo, accessibile e necessario per tutti, maschi e femmine.
Sara Zuccari
Foto Simone Vittonetto
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