Per concludere questo periodo festivo in famiglia, o per iniziare la seconda parte della stagione di balletto, non c’è nulla di meglio di un film adatto a tutti, magari che sia un ibrido tra balletto e docu-film, con una bella storia che abbia protagonisti decisi a realizzare il proprio sogno e che insegni a tutta la famiglia qualcosa in più sul balletto, ma sempre divertendo.
Nulla di impossibile come sembrerebbe, il titolo c’è, ed è anche disponibile online fino al 23 marzo sul sito del canale tv franco-tedesco Arte: è il film Les enfants de Scaramouche, realizzato da François Roussilon e nato dalla coreografia di José Martinez.
Il film si apre con gli allievi della scuola in fibrillazione: José Martinez sta per arrivare alla scuola dell’Opéra per le prove di Scaramouche e per scegliere i protagonisti, ma uno degli allievi è in ritardo, e i suoi compagni si preoccupano. Il giovane Scaramouche è un allievo dormiglione e sognatore, e nella sua corsa verso l’Opéra danza in luoghi diversi della città, con i più diversi personaggi (tra cui il primo interprete di Scaramouche Allister Madin), fino all’arrivo alla scuola, dove seguendo la via dietro al sipario rosso…
In realtà il balletto nasce da un’idea di Brigitte Lefèvre ed Elisabeth Platel, che volevano riprendere il balletto Scaramouche, ma che hanno lasciato libertà al coreografo José Martinez, il quale aveva deciso di riportare filologicamente alla Commedia dell’Arte il balletto, che poi ha preso una strada più immaginaria e più legata all’energia dei giovani interpreti, i quali hanno contribuito alla realizzazione creando un balletto in tre parti, come i più tradizionali: primo atto narrativo, secondo atto come ballet blanc, terzo atto di divertissement, completo di pantomime, passi a due, assoli.
C’è da dire tuttavia che il film non è perfetto: risente a volte di una mancanza di continuità, e la fotografia a volte ricorda troppo un prodotto televisivo più che un vero e proprio film pensato, un po’ in stile Fame colorato di pop art, e un po’ Paso Adelante, specie nelle scene in cui compaiono gli sms. Tuttavia ci apre a un mondo, quello degli allievi delle grandi accademie, poco noto e affrontato spesso in termini di puro documentario, mentre in questo film tutte le scene sono permeate di balletto (divertitevi a riconoscere Giselle e il suo passo a due con gli interpreti che cambiano…) e si accostano in continuazione alla narrazione e all’atmosfera della messa in scena sul palco dell’Opéra Garnier, luogo dei sogni di questi giovanissimi allievi, aperto eccezionalmente anche agli spettatori e visto attraverso gli occhi dei talenti di domani, senza addolcire la realtà, ma trasformandola in danza.
Da non perdere, pur con queste riserve, almeno per coltivare il talento dei piccoli futuri ballerini (o spettatori di balletto!) di famiglia.
ORARI&INFO:
Un film di François Rousillon, coreografia di José Martinez
Con gli allievi della scuola dell’Opéra di Parigi, Brigitte Lefèvre, Elisabeth Platel, Mathieu Ganio e Isabelle Ciaravola.
Sul sito Arte Concert, fino al 23 marzo.
concert.arte.tv (percorso: Intégrale/Danse)
Greta Pieropan
Foto : Francette Levieux/Opéra National de Paris