Né il sole né la morte si possono guardare fissamente ‒ è con questa citazione di François de La Rochefoucauld che parte il primo studio di MDMA, progetto di e con il danzatore e coreografo Gennaro Maione, una produzione Körper|Centro Nazionale di Produzione della Danza in collaborazione con il Centro di Rilevante Interesse Nazionale Scenario Pubblico/CZD. Una eclissi di sole si abbatte sul pubblico che indossa degli occhiali da sole e successivamente sul performer, che lotta nel proprio dualismo tra la luce e tenebre, fino a perdere la vista e lottare con il lato più oscuro e segreto, la parte di noi che ci fa più paura.
Il lavoro ‒ presentato per la prima volta durante la Rassegna organizzata da Gennaro Cimmino dal titolo “KÖRPERFORMER” nel dicembre 2022, dopo un periodo di residenza effettuato a Scenario Pubblico grazie al Bando “ACASA” 2022 organizzato da Centro di Rilevante Interesse Nazionale Scenario Pubblico /CZD ‒ ritornerà in scena il 14 maggio 2023 all’interno del FIC FESTIVAL 2023 organizzato da Scenario Pubblico/CZD a Catania.
Al centro di questo primo studio, nato come omaggio al cinema di Dario Argento, ho scoperto una direzione diversa che comprende buona parte del mio mondo e del mio immaginario ‒ afferma Gennaro Maione ‒ MDMA fa riferimento alla sostanza psicoattiva che provoca un aumento delle capacità sensoriali e percettive. Di conseguenza le emozioni sono amplificate. Si percepiscono, inoltre, euforia ed estasi, due caratteristiche che hanno suscitato in me l’interesse per il cinema di Dario Argento. Quando il nostro spirito si esalta, rapito e totalizzato da qualcosa, si accoglie una sensazione di annullamento del sé. È forse uno dei momenti più alti dell’esistenza umana, ma anche quella più folle e pericolosa.
Attraverso questo stato emotivo ripercorro parte delle atmosfere create nei film di Dario Argento in una danza che tiene conto del corpo come elemento insostituibile, e della mente, che è la vera protagonista principale di tutte le diverse umanità raccontate da lui nei suoi film ‒ continua il coreografo ‒ Un corpo che stimola, tocca e provoca piacere ma può anche soffocare, stringere e uccidere in un sadico dualismo umano e selvaggio, capace di raccontare un mondo di follia e solitudine. Le ambientazioni che voluto creare sono varie, all’inizio c’è una eclissi non intesa solamente come fenomeno ottico-astronomico ma anche come “eclissi dell’anima”.
Ogni essere umano ha un suo lato segreto che spesso inconsciamente non considera e che fa molto più paura di qualsiasi altro evento esterno, le tenebre dell’anima come segno di angoscia più grande che ogni essere umano tiene in serbo ‒ conclude Maione ‒ Successivamente ho voluto un’atmosfera da club techno berlinese, come se non ci fosse più distinzione tra il buio della notte e la luce del giorno, l’oscurità che abbiamo dentro non può essere illuminata da nessuna fonte esterna ma è più interessante invece accettarla e conviverci. Entro questi anni vorrei concludere il lavoro attraverso un lavoro corale con sole protagoniste femminili.
INFO
14 maggio 2023, ore 19:00
FIC FESTIVAL 2023
Via Teatro Massimo, 16 – Catania
Lorena Coppola
www.giornaledelladanza.com
Photo Credits: GM Works