La vita artistica di Milly Carlucci è un libro di storia dello spettacolo italiano. Intrattenitrice, cantante e conduttrice, per la Rai ha praticamente condotto tutti i più grandi programmi televisivi: dall’Altra domenica, al fianco di Renzo Arbore, passando per Fantastico, fino ad approdare a Ballando con le Stelle. La sua popolarità è aumentata negli ultimi anni proprio per la grande professionalità dimostrata nella conduzione, iniziata nel 2005, del noto show Ballando con le stelle di Rai 1. Nella prossima edizione del programma la sfida maggiore per Milly, probabilmente, sarà legata all’iniziativa denominata Cronista per caso, dedicata a tutti gli eventi del mondo della danza.
Ciao Milly, benvenuta sul Giornaledelladanza.com. Per iniziare l’intervista, mi dici come è nata questa tua passione per il ballo?
Ho iniziato a ballare praticamente quando ero una bambina. Sono sempre stata amante dell’arte, della musica, del movimento e dell’espressione artistica. Mi sono dedicata da piccolina al pattinaggio artistico, una disciplina sportiva che richiede molto impegno e passione, come il ballo del resto.
La tua grande professionalità ha reso Ballando con le Stelle un programma di grande successo della Rai. Quali sono le novità della prossima edizione?
Le novità ci sono e sono tante. Il programma andrà in onda dopo l’estate, con la prossima programmazione Rai e, naturalmente, è presto per far conoscere ogni minimo dettaglio di questa nuova edizione. Posso segnalare il mio blog, www.millycarlucci.net, dove è possibile informarsi su tutte le iniziative.
Per quanto riguarda i maestri di ballo, hai in mente qualche nome nuovo della danza sportiva?
Facciamo sempre molta attenzione ai nomi dei maestri da scegliere per il programma. Comunque posso dire che, in linea di massima, abbiamo sempre un nucleo storico di professionisti della danza capaci di dare al momento giusto la necessaria ospitalità ai nuovi arrivati.
In merito alla Giuria di ballo, cosa puoi dirmi?
Per quanto riguarda i giurati posso confermarti la stessa giuria della scorsa edizione.
É partita l’iniziativa “Cronista per caso” dedicata a tutti gli eventi di danza (festival, stage, gare, saggi, ecc.). Di cosa si tratta?
É un’iniziativa a cui tutti possono partecipare. Cronista per caso vuole far conoscere, attraverso stage, festival, saggi, gare, quell’Italia piena di eventi e feste di ballo spesso poco raccontate. Quindi l’idea è di farsi portavoce con un video, un reportage fatto anche con il cellulare, di un evento avvenuto nel quartiere di una città o anche in un piccolo paese, oppure di un saggio di una delle tante scuole di ballo sparse su tutto il territorio nazionale. I video dovranno essere caricati sul mio blog, www.millycarlucci.net per tutte le informazioni.Una volta visionati, sceglieremo il miglior cronista per caso che inviteremo a Roma. Per fare cosa? Lo scoprirete più in avanti.
Che ruolo ha la danza nella tua vita di tutti i giorni? Segui qualche corso di ballo in particolare?
La danza ha occupato uno spazio rilevante nella mia vita, posso dire quasi da sempre. Ho studiato danza negli Stati Uniti presso i più importanti centri di formazione artistica. In merito all’arte della danza ho frequentato svariati corsi coreografici, dalla danza moderna, al Jazz, al balletto classico.
Quale stile coreutico preferisci tra le danze caraibiche, latinoamericane e standard?
Il mio ballo preferito in assoluto è il Tango Argentino. Questa danza sudamericana ti coinvolge, va al di là del ballo stesso, ti emoziona. Devo dire, però, che non esiste un ballo facile da eseguire, specialmente se approfondisci le sue origini, la sua autenticità e ricchezza.
Cosa ha implicato artisticamente, in termini di conduzione televisiva, lavorare in un programma basato sulla danza di coppia?
Posso dire senza presunzione alcuna che condurre un programma di ballo non è stato difficile anche perché venivo già da una vita artistica intrisa di spettacolo. Approdare a Ballando con le Stelle è stato un po’ come una festa, l’ho vissuto molto.
Hai avuto il merito di far conoscere al grande pubblico sempre nuove forme di danza. A tal proposito, cosa dobbiamo aspettarci nella nuova edizione?
Come ogni edizione ho sempre cercato di portare delle novità, delle curiosità, delle proposte avvincenti che mettessero in risalto ogni sfaccettatura di questo incredibile mondo della danza. Non tutti, del resto, sono professionisti pagati. C’è, infatti, una fetta di popolazione che vuole dimostrare quanto vale, quanto sacrificio ci mette nel portare avanti una passione, facendo altri mestieri. Sicuramente spazieremo in molteplici campi del ballo.
Nel ringraziarti dell’intervista, posso chiederti un tuo pensiero conclusivo sia di ballo sia personale?
Il ballo è una delle attività più appassionanti, e non importa essere bravi. La bravura serve al maestro che lo fa per professione. Per tutti, invece, deve essere un modo per star bene con il proprio corpo e l’anima, in modo entusiasmante. Mia mamma ha 88 anni e balla tanto. Addirittura ha un suo maestro che la segue nelle lezioni riuscendo a passare tranquillamente da un Tango ad un Chachacha, da una Rumba ad un Valzer.
Massimiliano Raso
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