Il viaggio è spesso sinonimo di evasione dalla routine quotidiana, ma, al giorno d’oggi, avventurarsi verso mete sconosciute può non avere delle positive accezioni, simboleggiando anzi un’occasione di speranza per un futuro migliore. Un tema importante e allo stesso tempo arduo da performare, con cui la compagnia di danza contemporanea Mvula Sungani Physical Dance si è cimentata in un lavoro datato 2015: Odyssey Ballet, spettacolo con cui si chiude la stagione Primavera Danza 2016 del Teatro Comunale Luciano Pavarotti di Modena, in scena il 19 e 20 maggio alle ore 21 al Čajka – Teatro d’Avanguardia Popolare.
Il sottotitolo dell’opera è Una storia d’amore mediterranea: si tratta di quella tra Adele e il suo compagno partito in cerca di fortuna, pronto ad affrontare – per l’appunto – la sua odissea personale. Come una Penelope dei nostri giorni, lei lo attende “tessendo” i suoi sentimenti e le sue emozioni in un romanzo autobiografico chiamato “Il Viaggio”.
Ad interpretare la parte della protagonista è Emanuela Bianchini, étoile formatasi all’Accademia Nazionale di Danza di Roma e in sodalizio artistico con la compagnia di Mvula Sungani da ormai molti anni. Secondo la compianta Vittoria Ottolenghi “una delle maggiori stelle della danza moderna della sua generazione”, spesso al fianco di celebri nomi come Carla Fracci, Roberto Bolle, Eleonora Abbagnato, Kledi Kadiu, Alessio Carbone, Raffaele Paganini, George Bordnaciuc, e molti altri ancora.
Di contro, l’ensemble protagonista dello spettacolo vanta un altrettanto eclatante curriculum di esibizioni e collaborazioni, sfocianti dal contesto teatrale a quello in mondovisione.
La compagnia ha al suo attivo prestigiose coproduzioni con importanti enti, tra cui il Teatro Comunale di Modena, Taormina Arte e Vignale Danza, si è esibita nei maggiori teatri italiani, come il Teatro dell’Opera di Roma, il Teatro La Fenice di Venezia e il Teatro Petruzzelli di Bari. Molte le collaborazioni con étoiles internazionali, tra cui Isabelle Ciaravola, Emanuela Bianchini, Giuseppe Picone, Alessio Carbone e Raffaele Paganini; con nomi noti quali Anbeta Toromani e Kledi Kadiu oltre che con attori di immensa statura come Giorgio Albertazzi e Philippe Leroy, e di grande appeal popolare quali Rocco Papaleo, Alessandro Preziosi ed Anna Falchi. Molte le produzioni con musica dal vivo che hanno visto importanti collaborazioni con Marlene Kuntz, Mauro Palmas, Elena Ledda, Riccardo Medile, Nino Rota Ensemble, Ecovanavoce, Davide Pistoni. La compagnia è stata presente in diversi programmi televisivi in mondovisione di Raiuno: due edizioni del Capodanno dal Gran teatro alla Fenice di Venezia; le serate “Tributo a Fabrizio De André” e “Tributo a Domenico Modugno”; “Domenica In”, “Mettiamoci all’Opera” e le ultime quattro edizioni di “Una Notte per Caruso”. (mvulasungani.com).
Lo staff tecnico, inoltre, consta la presenza di nomi quali lo stesso Sungani, artefice della regia e della coreografia dello spettacolo; il siciliano Medile, ideatore delle musiche, col quale il regista di origini italo-africane ha sentito l’esigenza di affrontare profondamente la tematica-chiave della performance; Paolo Matteucci, direttore musicale; Melina Dilo, costumista; e infine gli MSPD Studios per la cura delle scene e delle luci.
Il tema dell’integrazione del “diverso” molto caro al regista e coreografo che ha vissuto un’infanzia complessa per le sue origini africane in un Italia che all’epoca non era pronta a comprendere l’altro e quello dell’emergenza umanitaria relativa ai clandestini che sta vivendo il nostro meridione, vogliono porre l’accento sull’odissea di chi nel mare vede il futuro e nel mare ripone tutte le sue speranze, le speranze di chi vorrebbe solo poter vivere una vita serena con chi ama… L’autore, fortemente stimolato dal proprio vissuto, formula una personale e suggestiva ipotesi: e se il poema fosse un racconto sentimentale autobiografico scritto da una donna che pensa al proprio uomo partito per un viaggio della speranza e le protagoniste femminili dell’opera fossero tutte alter-ego della stessa autrice? Potrebbe sembrare un’ipotesi folle eppure questa teoria è sostenuta da alcuni tra i più importanti esperti in poemi epici e da accreditati letterati del ‘900 come Samuel Butler, Robert Graves e L.G. Pocock. (mvulasungani.com).
ORARI & INFO
19-20 maggio ore 21
Čajka – Teatro d’Avanguardia Popolare
Via della Meccanica, 19 – Modena
Tel: + 39 059 2033010 (biglietteria Teatro Comunale)
www.teatrocomunalemodena.it
Marco Argentina
www.giornaledelladanza.com
Mvula Sungani Physical Dance / Odyssey Ballet © Antonio Agostini