Schiaccianoci è un balletto sul quale abbiamo scherzato un po’ lungo tutto questo inizio di stagione, durante le nostre passeggiate attraverso le stagioni di tutta Italia, perché onnipresente durante il periodo natalizio. È un po’ come il film di Capra, La vita è meravigliosa, che abbiamo visto in continuazione durante il periodo natalizio, ma bastano 11 mesi per farci venire voglia di vederlo di nuovo; il bello di un balletto però è che, a differenza del film, ogni volta è nuovo: cambiano gli interpreti, le coreografie, i riadattamenti.
Partiamo da due nuove versioni, quella scaligera e quella in scena a Bolzano.
Al Teatro Comunale di Bolzano va in scena la rilettura sentimentale e analitica del trentunenne belga Jeroen Verbruggen, già visto a Ginevra, e che ha convinto con il suo brio e i suoi rimandi ad Alice nel paese delle meraviglie e all’ambientazione barocca della storia in cui Maria (e non Clara, come in quasi tutte le versioni, ma possibile come nome anche nella forma diminutiva Masha) da ragazzina diventa giovane donna.
A Milano, il Teatro alla Scala e la sua Accademia, saranno entrambi in scena con Schiaccianoci, ma in due contesti molto diversi: il corpo di ballo, con protagonisti per tre serate Roberto Bolle e Maria Eichwald, propone la versione di Nacho Duato, creata dal brillante coreografo durante il suo periodo russo al Mikhailovskji Theatre, per il quale ha ricreate le coreografie di tre grandi classici russi. Duato non stravolge la storia, anzi le è piuttosto fedele, ma nel rispetto della tecnica classica rielabora il linguaggio alla luce dei tempi contemporanei, ed è quindi un coreografo che non può mancare nel cartellone di un teatro così importante (Duato ha rielaborato e creato coreografie, oltre che per il teatro russo, anche per la Compania Nacional de Danza e per lo Sttatsballett di Berlino, e le sue creazioni sono in cartellone ormai ovunque proprio per questo suo linguaggio calibrato tra contemporaneità, modernità e classicità). Da non perdere anche la presentazione “prima della prima” del 17 dicembre alle 18 nel ridotto dei palchi Toscanini. L’accademia invece presenta giustamente il repertorio tradizionale nella Serata Ciaikovskji al Piccolo Teatro, dove gli allievi presenteranno un estratto dalla versione creata per loro da Frédéric Olivieri.
Al Teatro Nuovo invece va in scena (il 7 gennaio, dopo la data del 3 a Pesaro) il tradizionale Royal Moscow Ballet, una produzione curata nei dettagli (da coreografia di Petipa proprio), colorata e coinvolgente, ideale per uno spettacolo in famiglia che sia però anche di qualità, grazie ai bravi ballerini tra cui Julia Golicina, proveniente dall’Eifman Ballet. Al Teatro della Luna la Compagnia Nazionale di Raffaele Paganini porta la sua versione, per la coreografia di Luigi Martelletta, con giovani talenti guidati dal celebre danzatore ora coreografo e direttore della compagnia (in scena anche a Roma nel novembre scorso).
Il Balletto di Milano invece partirà dalla sua città il 12 dicembre, ma porterà poi in tournée la sua bella e frizzante rilettura del classico coreografato da Federico Veratti fino al 21 gennaio, muovendosi tra Torino, Genova, Vercelli, di nuovo Milano, poi Borgomanero e infine a Pisa.
Ai lettori fiorentini (per par condicio, dopo aver nominato Pisa!) ricordiamo l’appuntamento anche per loro con il Royal Moscow Ballet, al Teatro Verdi; mentre vi consigliamo di regalarvi una serata con Dorothée Gilbert e Mathieu Ganio all’Opera col Maggio Danza in Tristano e Isotta, una storia d’amore tragico, forse poco natalizio, ma da vedere anche solo per gli interpreti.
A Roma, il Balletto dell’Opera porta la versione di Amedeo Amodio al Teatro Costanzi per poco meno di un mese di repliche, in cui compare anche il nome di Xander Parish, insieme a quello di altri bravi solisti ed étoiles della compagnia cui si affiancheranno, come da tradizione per questo titolo, gli allievi dell’Accademia. Accanto al tradizionale Schiaccianoci (da Petipa) portato in scena all’Olimpico dal Balletto di Mosca La Classique, la versione moderna del Balletto di Roma, nata dalla drammaturgia di Riccardo Reim, coreografia di Mario Piazza e in scena all’Auditorium Conciliazione, che legge nella storia originale il momento dell’abbandono dei giocattoli e l’ingresso nel mondo adulto, un passaggio portato in scena dai danzatori della compagnia qui affiancati da André de la Roche nel ruolo di Schiaccianoci (e, dice la locandina, Fata Confetto!).
Dopo aver aperto con un principe della danza non possiamo non concludere con un altro dei nostri principi italiani per antonomasia, Giuseppe Picone, in scena col corpo di ballo del San Carlo di Napoli, nella versione di Alessandra Panzavolta, e anche qui affiancato dagli allievi dell’Accademia.
Per tutte le altre città che per questioni di spazio non abbiamo citato, non temete, a Natale Schiaccianoci è ovunque: che sia portato in scena dai grandi nomi, dalle grandi compagnie o dalla piccola scuola di danza, è un appuntamento immancabile. Ma se doveste perdervelo, non disperate, sotto l’albero un biglietto per uno spettacolo di danza, qualsiasi sia il titolo, è la vera cosa che non deve mancare…
ORARI&INFO:
Schiaccianoci – citati nell’articolo:
Teatro Comunale Bolzano, 18 dicembre ore 20 – www.fondazioneteatro.bolzano.it
Teatro alla Scala, dal 18 dicembre al 18 gennaio – www.teatroallascala.org
Piccolo Teatro – Accademia Teatro alla Scala in Serata Ciaikovskji, dal 12 al 21 dicembre – www.piccoloteatro.org
Teatro Nuovo di Milano, 7 gennaio ore 20.45 – www.teatronuovo.it
Teatro della Luna, 20 dicembre ore 21 – www.teatrodellaluna.com
Balletto di Milano, per le tappe della tournée: www.tuttodanza.net
Teatro Verdi, Firenze, 2 gennaio 2015 ore 20.45 – www.teatroverdionline.it
Opera di Roma, dal 18 dicembre al 4 gennaio – www.operaroma.it
Teatro Olimpico, dal 12 al 14 dicembre – teatroolimpico.it
Auditorium Conciliazione, Roma, dal 3 al 6 gennaio – www.auditoriumconciliazione.it
Teatro San Carlo, Napoli, dal 30 dicembre al 5 gennaio – www.teatrosancarlo.it
Greta Pieropan
Foto: Teatro Nuovo Verona, Mikhailovskji Theatre