Nataia Osipova è nata a Mosca il 18 maggio 1986 e ha iniziato la sua formazione di ballerina all’età di otto anni presso la scuola di ballo di Mikhail Lavrovsky, completando gli studi nel 2004 presso la scuola del Balletto Bol’šoj.
A 18 anni viene promossa membro del corpo di ballo del Balletto Bol’šoj. Nel 2005 ha danzato il ruolo di Kitri in Don Chisciotte nella produzione di Alexei Fadeyechev. Riscosse un grande successo di critica, venendo promossa ballerina solista nel 2006. Nel 2007 fu poi nominata una delle “25 ragazze talentuose da tenere d’occhio” dalla rivista, Dance Magazine, mentre nel 2009 le viene consegnato il Prix Benois de la Danse e promossa a solista principale. Nel 2010 è diventata la ballerina principale al Bol’šoj, ma, nel 2011 rassegna le dimissioni dalla compagnia giustificandosi attraverso il concetto di “libertà artistica”.
Dopo aver lasciato il Bol’šoj, si è unita come ospite all’American Ballet Theatre per la stagione in corso alla Metropolitan Opera House. Ha ballato Don Chisciotte con José Manuel Carreño, e con David Hallberg, sia La bella Addormentata che il Romeo e Giulietta. Una settimana prima della sua esibizione ne La bella addormentata, ha subito un lieve incidente durante il quale ha subito solo piccole contusioni che non hanno compromesso la sua prestazione. Nel dicembre 2011 è entrata a far parte del Mikhailovsky Ballet.
L’8 aprile 2013, Osipova si è unita al Royal Ballet come ballerina principale, dopo aver ballato come ospite nel Lago dei cigni in un modo strepitoso. Per giustificare la sua adesione, la Osipova ha citato il suo repertorio ampio e diversificato. Ha debuttato il 21 novembre 2013, nella balletto Romeo e Giulietta, in collaborazione con Carlos Acosta. Ha anche ballato in Lo schiaccianoci e Giselle, con Acosta e Federico Bonelli.
TROVARE SEMPRE SOSTEGNO
Mia madre, in particolare. Viene a quasi tutte le mie esibizioni, e questo è molto incoraggiante: è molto più piacevole ballare quando sai che c’è la persona amata seduta tra il pubblico.
AVERE RISPETTO PER LA DANZA
RIGUARDARSI SEMPRE NEI VIDEO
Riprendo spesso anche le prove. E le esibizioni sono spesso filmate, in modo da poterle vedere in seguito. A volte mi sento frustrata, a volte no. A volte, il risultato può persino superare le mie aspettative: “Oh, eccellente, che sorpresa!” Tuttavia, ci sono anche delle esibizioni che mi aspetto siano state eccellenti ma che si rivelano deludenti. Sono molto critica con me stessa. Mi interessa la precisione della mia coreografia. Ed è solo dopo che la tecnica è stata perfezionata e precisa, e l’esecuzione è accurata, che posso iniziare a lavorare sulla mia interpretazione del personaggio.
Redazione www.giornaledelladanza