Torna per la decima edizione VIE festival, che cresce e ritorna al periodo autunnale, distribuendo spettacoli dal 9 al 25 ottobre, prolungandosi così a ben diciassette giorni. Non solo, quest’anno, oltre al ruolo di festival vetrina, è anche co-produttore di alcuni spettacoli (nella veste di Teatro Stabile dell’Emilia Romagna).
La particolarità del Festival è quella di non puntare su delle “prime”, ma di proporre una vetrina variegata della scena contemporanea internazionale pur scegliendo la via del forte legame col territorio, e che quest’anno vede quindi un forte coinvolgimento dei comuni colpiti dal sisma.
Ottima la proposta per il teatro di prosa e le performance, che annovera nomi come Pippo del Bono, Babilonia Teatri, Agelica Liddel tra gli altri.
Anche per la danza il panorama è piuttosto vario, ma tutto strettamente contemporaneo, sulla linea dello sviluppo del linguaggio tipico di Pina Bausch: il teatro danza.
Gli ospiti internazionali vantano nomi celebri come quello di Alain Platel e il suo Coup Fatal (Arena del Sole, Bologna, 18 ottobre ore 22.00 e il 19 alle ore 16.00), che coinvolge artisti provenienti da tutto il mondo, in un omaggio alla musica barocca e alla danza congolese più elegante; o come Lisbeth Gruwez, performer di grande magnetismo già collaboratrice di Jan Fabre, con il suo gruppo, Voetvolk (Teatro delle Passioni, Modena, 14 e 15 ottobre ore 21.00) che presenta una performance sulle reazioni del corpo che ride, dalla meraviglia al lato più spaventoso, due facce della stessa medaglia, come recita il titolo AH/HA.
E ancora, Au-delà dell’artista congolese DeLaVallet Bidiefono (Teatro Storchi, Modena, 10 ottobre ore 21.00), che guida la compagnia Baninga in un racconto della guerra civile in Congo risolta attraverso le armi dell’arte; e Logobi05, duetto di Monika Gintersdorfen e Knut Klassen (Teatro delle Passioni, Modena, 24 ottobre ore 23.00 e il 25 alle ore 18.00) che coniugano, in un originale linguaggio scenico che trasforma in danza i gesti quotidiani, le danze tradizionali ivoriane con la danza occidentale.
Da non perdere, se ve lo siete persi in Biennale a Venezia, il doppio appuntamento con Virgilio Sieni: con Dolce Vita_Archeologia della passione (Teatro Comunale Luciano Pavarotti, Modena, 19 ottobre ore 21.30) nuova produzione della sua compagnia, sempre sul racconto evangelico della Passione, e che da vita a una coreografia di dolore e bellezza; e con Deposizione e Crocifissione (Teatro Comunale, Carpi, 10 e 11 ottobre ore 19.00 e 21.00, 12 ottobre ore 16.30 e 20.00), un altro dei 27 quadri del progetto Vangelo secondo Matteo’.
Da non perdere anche una performance che combina danza e arti visive e scombina tutte le certezze del pubblico: il Miniballetto n.1 di Collettivo Cinetico, dove la scenografia vorticosa scardina i rapporti spazio temporali nonostante la danza geometrica.
A completare il festival anche una serie di incontri sul teatro e di workshop, per un’esperienza teatrale sempre più completa e partecipata.
INFO:
VIE Festival – X edizione,
dal 9 al 25 ottobre,
Modena e dintorni
www.viefestivalmodena.com
Biglietteria: 059.2136021
Greta Pieropan
www.giornaledelladanza.com