RICEVIAMO e PUBBLICHIAMO
“De mortuis nihil nisi bene”
Devo però far notare che in questi giorni è stata diffusa una notizia non veritiera, che cioè non corrisponde alla storia dei fatti. La signora Ambrosoli, non è stata la fondatrice del Premio Positano “Léonide Massine” per l’Arte della Danza svoltosi fino al 2009 per 40 anni con la mia direzione artistica in quella località dandole lustro e benemerenze su piano internazionale.
Nel 1964 ella diede vita a Positano ad un riconoscimento detto “Scarpetta d’Argento” che non ebbe repliche per mancanza di consistenza negli anni successivi. Nel 1969 mi volle suggerire un suo pensiero: che sarebbe stato opportuno riprendere l’idea di un premio sulla danza a Positano. Tutto rimase allo stato di idea ma poi furono i notabili della città della Costiera ad offrirmene la Fondazione e la Direzione Artistica. Cosa che io feci avvalendomi della collaborazione della Ambrosoli, portando avanti per 40 anni da unico esperto gli sviluppi. Praticamente diedi forma e sostanza con tutte le regole del caso ad una manifestazione che crebbe nel tempo diventando famosa e diffondendone il nome nel mondo.
Il direttore dell’Azienda e Soggiorno e Turismo, il mai abbastanza rimpianto Luca Vespoli (del quale il 12 giugno p.v. ricorrerà il 10 anniversario dalla scomparsa, l’anima del Premio Positano senza reali competenze ma con una cospicua dedizione nel lavoro organizzativo) congedò per motivi di discordanza fra loro, oltre venti anni fa, la signora Ambrosoli che di conseguenza non si occupò più del Premio.
Queste sono le cose e non certo le voci artificiose e tendenziose che si sono sentite in questi giorni e che desidero rettificare per amore della verità storica. E forse l’estrema ignoranza che muove l’animo dei detrattori per sistema? Con stima.
Alberto Testa