Diciotto spettacoli che coinvolgono 14 diverse compagnie, lungo 4 province e 6 città, che toccheranno i palcoscenici dei teatri più importanti della regione, come il Politeama di Catanzaro e il Rendano di Cosenza, quelli di giovani istituzioni teatrali, come l’Auditorium Comunale di Polistena (Rc), casa della compagnia Dracma, il Teatro Manfroce di Palmi (Rc) e il Metropol di Corigliano-Rossano (Cs), fino ad arrivare ad istituzioni culturali di pregio come il Museo Pitagora di Crotone e location istituzionali come il Palazzo della Provincia di Cosenza e Palazzo Garopoli a Corigliano -Rossano.
“Confini Uniti” è il concept che guida questa nuova edizione di Ramificazioni, che punta ad indagare il tema dei confini attraverso il concetto di ospitalità: “Se la macro vocazione di modello – festival è quella di avvicinare i confini territoriali, allora ci ricorderemo che il confine non è solo la sanguinante ferita tra due nazioni, l’illusione di un muro, di un filo spinato o solamente un ostacolo alle migrazioni” – sottolinea Filippo Stabile, direttore artistico del Festival – “Il confine è anche un fenomeno globale, presente nella vita di tutti noi, a prescindere da quanto le nostre vite scorrano vicine a un limite territoriale. L’arte ci permette di superare anche il limite del confine spingendoci ad osservare la linea che serpeggia su una mappa come una linea che pare cucire una ferita e non crearla, una linea che rendiconta l’itinerario di un viaggio e non il tracciato di una divisione: una linea che collega, anziché separare”.
La nuova edizione di Ramificazioni prende il via domenica 29 ottobre all’Auditorium Comunale di Polistena (Rc) con “Albatros” di Pablo Ezequiel Rizzo, spettacolo vincitore del Premio Cerati 2022, riconoscimento alla danza d’autore indetto proprio dallo stesso festival. Il 5 novembre nello stesso teatro è la volta di “Rer + Manbuhsa Double Bill”, una produzione di House of IVONA, per la regia e le coreografie di Pablo Girolami. Il 10 novembre al Teatro Manfroce di Palmi (Rc) in collaborazione con L’APS Amici della Musica Manfroce arriva “Cultus”, ultima creazione di uno tra i più importanti coreografi italiani contemporanei, Roberto Zappalà, che con questo nuovo spettacolo ritorna prepotentemente alla sua danza ricca di contraddizioni creative, dai sapori carnali e delicati, musicali ma anche atonali, esplosivi ma anche poetici e intimi. Il giorno successivo, 11 novembre, all’Auditorium di Polistena è invece la volta di “Chat – Keep In Touch”, una produzione della compagnia Cornelia, con le coreografie di Nicolas Grimaldi Capitello, che esplora il cambiamento dei modi di vivere causato dall’utilizzo sfrenato dei social media.
Il 17 e 18 novembre, al Teatro Rendano di Cosenza prima e al Politeama di Catanzaro il giorno successivo, debutta in prima nazionale “Baroque Suite”, una coproduzione di Ramificazioni Festival e Orchestra Sinfonica Brutia, un atto unico per la danza contemporanea, le arti performative e la musica classica barocca, che vede in scena 30 musicisti diretti dal maestro Patrizio Germone con le incursioni elettroniche del maestro Francesco Perri, la Soprano Tonia Langella e un corpo di ballo di 30 elementi, provenienti dalle compagnie Create Danza (Cosenza), Colonna (Firenze) e Damnedancers (Roma). Una creazione ispirata al Barocco Europeo, che vuole mantenere tutta l’essenza di questo periodo storico immergendo il pubblico in uno spettacolo di suggestioni ed evocazioni, tra danza contemporanea e danze urbane e le arti performative aeree come la pole dance e il cerchio aereo.
Il programma prosegue il 24 novembre al Museo Pitagora di Crotone con “Chopiniana Carpe Noctem” di Create Danza in coproduzione con l’Associazione Quintieri di Cosenza, il 26 novembre a Polistena con due spettacoli in scena, “Welcome to my funeral” della compagnia Equilibrio Dinamico con coreografie di Brandon Lagaert e Daria Bianco (Ba) – spettacolo inserito all’interno del Focus Europa del festival – e “Sameval Coevo” di ResExtensa. Venerdì 1 dicembre, sempre a Polistena, saranno tre gli spettacoli ad avvicendarsi sul palco: “Zoologia” di Compagnia Oltrenotte, “Infieri” di Pierandrea Rosato e “Full bodies – Empty Spaces” di Create Danza.
Il 3 dicembre presso lo storico Palazzo Garopoli di Corigliano-Rossano (Cs) una serata dedicata ai duetti, in scena la compagnia romana Atacama con il suo spettacolo “La Danza Della Realtà” e la compagnia calabrese Create Danza con lo spettacolo “Trafitto da un raggio di sole”. Sempre a Corigliano-Rossano il 5 dicembre al Cinema – Teatro Metropol sarà la volta di “Anastasia”, co-produzione delle compagnie Equilibrio Dinamico e La luna nel letto, che prende in prestito la vicenda della donna che si finse Anastasia, figlia dell’ultimo zar di Russia per raccontare la mutevolezza dei ricordi reali e presunti di una donna intrappolata in quel sottile confine tra realtà e finzione, alla perenne ricerca di sé stessa. Il 15 dicembre a Palmi, al Teatro Manfroce, Ramificazioni Festival in collaborazione con l’APS Amici della Musica Manfroce porteranno sul palco Spellbound Contemporary Ballet, un’altra tra le più accreditate compagnie di danza contemporanea italiane, con “Vivaldiana”, opera del coreografo Mauro Astolfi che nasce con l’idea di lavorare ad una parziale rielaborazione dell’universo di Vivaldi integrandolo con alcune caratteristiche della sua personalità di ribelle fuori dagli schemi.
Il 17 dicembre nuova tappa nella città di Cosenza nella cornice del Palazzo della Provincia, in scena la compagnia Create Danza insieme alla compagnia francese Cie MF per un lavoro anch’esso inserito all’interno di Focus Europa, “Micro-Etnografie” vincitore del progetto ministeriale Boarding Pass Plus 22/23 che ha portato la compagnia a realizzare il proprio progetto artistico in Francia nella città di Lione. A seguire lo spettacolo “Perduta” a cura della compagnia Balletto di Calabria omaggio al suo coreografo Massimiliano De Luca prematuramente scomparso nell’ottobre 2023, collega e amico di tutto il team di Ramificazioni Festival. Il 21 dicembre nell’ultima tappa nella città di Polistena, la Compagnia Zappalà Danza andrà in scena con “Oratorio per Eva”, un parto che dal paradiso porta al caos dell’umanità, in una genesi di secondo grado dove la vera nascita di Eva e dell’umanità è quella del dopo la cacciata dal paradiso terrestre, quella della consapevolezza, della parola e del racconto.
Si chiude l’edizione 2023 nella città di Corigliano-Rossano, il 27 dicembre, con la produzione del coreografo Salvatore De Simone, splendido danzatore dell’attuale compagnia di Wayne McGregor a Londra, per la compagnia Create Danza: “Chopiniana Carpe Noctem” una performance di danza e musica dal vivo che vuole far immergere lo spettatore a stretto contatto con i performers, nella musica intramontabile di Chopin.
Sara Zuccari