L’atteso ritorno al Teatro Filodrammatici di Riccardo Buscarini chiude a Piacenza il cartellone 2024 di Teatro Danza curato da Emma Chiara Perotti e inserito nella Stagione di Prosa 2023/2024 del Teatro Municipale di Piacenza, direzione artistica di Diego Maj, organizzata da Teatro Gioco Vita con Fondazione Teatri e Comune di Piacenza e il sostegno di Fondazione di Piacenza e Vigevano e Iren.
Il coreografo e danzatore piacentino sarà in scena, accompagnato al pianoforte da Benedetto Boccuzzi, in “Trois Pièces Françaises”, produzione de Arte Saltandi. L’appuntamento è per venerdì 22 marzo, in collaborazione con Piacenza Classica Festival. Si tratta di una pièce concerto per pianoforte e danza in costante dialogo fra loro, attraverso le partiture di Ravel, Satie e Debussy: un tributo alla brillantezza delle idee della ville lumière agli albori del XX secolo. Un percorso attraverso tre partiture pensate per la danza: da “Valses nobles et sentimentales” di Maurice Ravel (1911) a “Relâche” di Erik Satie (1924), passando per “Danse sacrée et danse profane” di Claude Debussy (1904).
Concepito e creato a quattro mani da Benedetto Boccuzzi e Riccardo Buscarini, “Trois Pièces Françaises” è un omaggio alla Parigi degli inizi del 1900, un periodo storico e culturale di grande innovazione che rese possibili fruttuose collaborazioni tra figure provenienti da diversi ambiti artistici e che fu la culla di ardite concezioni estetiche che condizionarono irreversibilmente lo sviluppo della storia dell’arte a venire. I tre compositori in programma erano contemporanei, colleghi e amici. Non sono poche infatti le testimonianze storiche che dimostrano le concordanze estetiche e i legami personali tra i tre maestri. Ispirato da un contesto storico in continuo divenire, ognuno di loro esplorò le nuove possibilità espressive che il nuovo secolo aveva da offrire e trasfigurò la propria realtà in musica creando opere originali e pionieristiche.
“Trois Pièces Françaises” prende le mosse proprio dal concetto di trasfigurazione, processo artistico di trasformazione di concetti che passano dal dominio della storia umana al dominio delle arti. È così che i valzer schubertiani della Vienna del 1800 vengono trasfigurati con sensualità da Ravel; le attività sociali e mondane della Parigi di inizio secolo vengono evocate in musica, con ironia squisitamente Dada, da Satie; ed infine l’arcaico, tra luce e ombra, viene fatto riemergere nella moderna scrittura debussiana.
In “Trois Pièces Françaises” l’atto di trasfigurazione dalle partiture musicali al performativo è affidato al movimento sfaccettato di Riccardo Buscarini che, con il suono del pianoforte di Benedetto Boccuzzi – anch’egli corpo agente sulla scena – si propone come fil rouge tra le partiture, raramente eseguite dal vivo. I due artisti, con vaga sfumatura queer, trasfigurano le “Trois Pièces Françaises” portandole ad un nuovo presente in una originale versione fatta di suggestioni impalpabili e giocose che si rendono via via più luminose a vero tributo – più che metaforico – alla brillantezza delle idee della ville lumière di inizio 1900.
Teatro Filodrammatici di Piacenza (Via Santa Franca 33)
venerdì 22 marzo 2024 ore 21 – Teatro Danza
Biglietteria: info@teatrogiocovita.it
Vendita online su vivaticket.
Michele Olivieri
www.giornaledelladanza.com