“Il lago dei cigni è per me un lungo sogno del principe che, nutrito di letture romantiche che hanno esaltato il suo desiderio di infinito, rifiuta la realtà del potere e del matrimonio che gli impongono la madre e il precettore. È lui, quindi, che, per sfuggire al malinconico destino che gli si prepara, fa entrare nella sua vita la visione del lago. Nella sua mente nasce un amore idealizzato e la proibizione che esso comporta: di qui il cigno nero e Rothbart, figure speculari, trasposizioni negative del cigno bianco e del precettore. Quando il sogno svanisce la ragione del principe non potrà sopravvivere.”
Nella lettura di Rudolf Nureyev al centro di tutte le linee drammaturgiche è Siegfried, principe romantico dall’animo malinconico e meditativo. Una versione introspettiva e complessa sul piano tecnico e interpretativo, che omaggia la storia, la tradizione e il grande repertorio nelle iconiche figurazioni dei candidi cigni.
7, 10, 12, 15, 16, 18 luglio 2025
IL LAGO DEI CIGNI
Coreografia Rudolf Nureyev
da Marius Petipa e Lev Ivanov
Regia di Rudolf Nureyev
Supervisione coreografica Laurent Novis
Musica Pëtr Il’ič Čajkovskij
Scene Ezio Frigerio
Costumi Franca Squarciapino
Luci Andrea Giretti
Direttore Vello Pähn
Corpo di Ballo e Orchestra del Teatro alla Scala
Produzione Teatro alla Scala
Date
Lunedì 7 luglio 2025 – ore 20 – Prima rappresentazione – Turno Prime Balletto
Giovedì 10 luglio 2025 – ore 20 – Fuori abbonamento
Sabato 12 luglio 2025 – ore 20 – Fuori abbonamento
Martedì 15 luglio 2025 – ore 20 – Turno H Balletto Under30 e 30/35
Mercoledì 16 luglio 2025 – ore 20 – Fuori abbonamento
Venerdì 18 luglio 2025 – ore 20 – Fuori abbonamento
Prima delle prime – Balletto
Teatro alla Scala con Amici della Scala
Giovedì 26 giugno 2025, ore 18.00
Ridotto dei Palchi “A. Toscanini”
Ingresso libero fino ad esaurimento posti
Leonetta Bentivoglio “Dicotomie tra flutti lacustri”
Con il ritorno del Lago di Rudolf Nureyev, dal 7 al 18 luglio, il Corpo di Ballo scaligero saluta il suo pubblico prima della pausa estiva, riportando in scena, a due anni dalla più recente ripresa, quel balletto che giunse alla Scala per la prima volta nel 1990 con lo stesso coreografo nel ruolo ambiguo e speculare di Wolfgang/Rothbart. Ma nella lettura di Rudolf Nureyev al centro di tutte le linee drammaturgiche è Siegfried, principe romantico dall’animo malinconico e meditativo. L’incontro metterà dunque in risalto proprio le peculiarità della coreografia di Nureyev, coi suoi aspetti profondamente introspettivi e la sua valorizzazione del ruolo di Siegfried, che assume un peso pari a quello di Odette, la principessa-cigno. Come commenta Leonetta Bentivoglio, “pur mantenendo la struttura narrativa del balletto costruito da Petipa e da Ivanov sulla musica di Čajkovskij, Nureyev plasma un proprio Lago personale, tragico e dolente. Offre una prospettiva assai più intima rispetto ad altre versioni, evocando dimensioni autobiografiche. I rapporti di natura speculare che intercorrono tra i personaggi dimostrano la consapevolezza psicoanalitica del coreografo, confermata ulteriormente dalla chiave onirica che pervade il tutto. La modernità della visione di Nureyev si riflette anche in un taglio che imprime un’intensità particolare alle candide linee dei cigni organizzate da Ivanov, le cui figure di astrazione geometrica avrebbero influito sugli sviluppi del neoclassicismo nel ventesimo secolo”.
Michele Olivieri
Foto di Brescia e Amisano – Teatro alla Scala
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