Come ogni estate dal 2005, il progetto Les étés de la danse assicura agli appassionati di danza classica e contemporanea degli spettacoli che, terminata la stagione dei teatri parigini, li accompagnino dal 10 al 26 luglio, selezionando una compagnia straniera (o un coreografo e un interprete notevoli) ospite che presenti il suo repertorio, il più ampio possibile dal punto di vista degli stili per portare uno spettacolo di qualità anche a chi non è esperto. Ad accompagnare le esibizioni i luoghi più magici della capitale francese che possano ospitare un grande numero di persone, tra cui anche i numerosi turisti.
Non solo spettacoli dal vivo, ma anche opportunità per i più giovani e i più curiosi, come le visite al “dietro le quinte”, le prove aperte e gli stage, fino alla rassegna di film di danza e balletto.
Quest’anno, in occasione del decimo anniversario, la compagnia ospite è la stessa della prima edizione: il San Francisco Ballet di Helgi Tomasson, che con i suoi settantacinque elementi, molti dei quali giovani talenti del balletto, riporta in patria anche Mathilde Froustey, già ballerina dell’Opéra parigina che è ora principal dancer a San Francisco.
Dei diciotto titoli in programma, ben nove sono premières per il palcoscenico francese, e sono tutte di grandi nomi della coreografia degli ultimi anni.
Ovviamente tre saranno creazioni dello stesso Tomasson: Chaconne per pianoforte e due ballerini, La quinta stagione e Caprice, tutte creazione apparentemente molto lineari e fluide, ma in realtà complesse sia coreograficamente sia per il ballerino che le interpreta.
Non mancherà il virtuosismo e il balletto “in tutù” con la Classical Symphony di Yuri Possokhov, che porta la tecnica classica ai massimi livelli ma con ironia e ingegno, sorprendendo lo spettatore con pirouettes semplici che terminano in ampi arabesques penchées.
Più onirico e misterioso il repertorio da Wheeldon, con Ghosts, dove i ballerini fluttuano intersecandosi in percorsi ad arco sul palcoscenico, in un crescendo di ritmo che parte sempre dalle mani e dalle braccia dei danzatori.
“Shockingly wonderful” è invece la definizione data dai media americani alla prima di Hummingbird di Scarlett, balletto composto di tre passi a due, molto emozionanti sia per il pubblico, che può leggere un’emozione apparentemente senza un motivo in ogni movimento, sia per gli interpreti che passano dalla rabbia alla tenerezza e devono comunicarle in ogni lieve movimento.
Ancora un programma di lirismo e poesia nella première di Symphonic dances di Liang, e tanta energia in Solo di Van Manen.
Ma poiché il San Francisco Ballet si distingue negli Stati Uniti per l’ampio repertorio, e per l’alta qualità con cui affronta tutte le coreografie, con eleganza e precisione, non possono mancare certo anche balletti di Balanchine, MacMillan, Robbins e Ratmansky.
ORARI&INFO
Les étés de la danse,
47, rue Berger
75001 Parigi (Francia)
Tel: (0033) 01 42 68 22 14
Mail: info@lesetesdeladanse.com
Greta Pieropan
foto di E. Tomasson
www.giornaledelladanza.com