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Schiaccianoci in Ungheria: il tour del St.  Petersburg Academic Ballet

Quando gennaio scende sulle città ungheresi, con il freddo che taglia l’aria e i camini che fumano piano, i teatri si trasformano in mondi di meraviglia.

È il momento in cui lo St. Petersburg Academic Ballet porta in scena The Nutcracker, lo Schiaccianoci, in una tournée natalizia che unisce tradizione, talento internazionale e la magia senza tempo del balletto classico.

Dal 3 al 18 gennaio 2026, le principali città ungheresi ospiteranno questo spettacolo incantato. Dalla storica Szeged con la sua Pick Arena, fino ad altre sale iconiche, ogni teatro diventa il palcoscenico di un viaggio tra sogno e realtà.

La musica di Čajkovskij, eseguita talvolta dalle orchestre locali, risuona tra le pareti ornate di luci e sipari, creando un’atmosfera unica. Lo St. Petersburg Academic Ballet è sinonimo di tecnica e poesia: ogni ballerino incarna la disciplina millenaria della danza russa.

Aleksei Khamzin, nel ruolo del Principe, trasforma il suo Schiaccianoci in eroe e guida coraggiosa. Daria Dmitrievskaya, nei panni di Maria, incanta con eleganza e leggerezza, trasportando il pubblico in un mondo fatato. Viktoriia Volchkova illumina il palcoscenico con danze esotiche e apparizioni sceniche delicate, contribuendo alla meraviglia visiva dello spettacolo.

Ogni passo, ogni pirouette, ogni arabesque racconta la storia senza bisogno di parole, parlando direttamente al cuore dello spettatore.

La trama rimane fedele alla fiaba classica: Maria riceve lo Schiaccianoci, che di notte prende vita per affrontare il temibile Re dei Topi. Il viaggio la conduce nel regno dei dolci, tra boschi innevati e scenografie colorate, dove ogni danza è un piccolo racconto e ogni gesto diventa simbolo di meraviglia. Alla fine, Maria si risveglia: realtà o sogno?

La magia rimane nel cuore di chi ha assistito. Questo balletto non è solo per gli appassionati di danza: è un rito festivo, un ponte tra generazioni. I bambini vedono i personaggi animarsi come nelle fiabe, gli adulti ammirano la precisione tecnica dei ballerini. L’intervallo regala un momento di respiro, mentre la scenografia, i costumi e la musica trasformano ogni teatro in un mondo incantato.

La tournée in Ungheria non è solo spettacolo: è un incontro culturale. Gli artisti russi dialogano con il pubblico ungherese, le orchestre locali accompagnano il passo dei ballerini, e ogni città diventa testimone di un patrimonio artistico condiviso.

Lo Schiaccianoci, con la sua storia senza tempo, diventa così un linguaggio universale di emozione, bellezza e festa. Ogni passo, ogni nota, ogni sorriso dei protagonisti ricorda che il vero incanto del Natale non è nei regali, ma nella capacità di lasciarsi trasportare dalla meraviglia. In queste sere d’inverno, i teatri ungheresi diventano finestre su mondi fatati, dove lo Schiaccianoci continua a far sognare generazioni di spettatori.

Michele Olivieri

www.giornaledelladanza.com

© Riproduzione riservata

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