Adriano Bolognino, classe 1995; Simone Repele e Sasha Riva, rispettivamente classe 1993 e 1991. Sono i protagonisti della Serata giovani coreografi che vede le loro creazioni Yellow e I died for love debuttare mercoledì 31 gennaio (repliche il 1 e 2 febbraio) al Teatro Nazionale, che si riconferma lo spazio dell’Opera di Roma aperto alle arti performative contemporanee e alla contaminazione dei linguaggi. Lo spettacolo è il frutto del lavoro svolto dai giovani autori con le étoiles Alessandra Amato e Rebecca Bianchi, il solista Simone Agrò (premio Danza&Danza 2023 interprete emergente) e il Corpo di Ballo dell’Opera di Roma su commissione della direttrice Eleonora Abbagnato.
«La serata è una novità della programmazione – spiega Abbagnato –. Dal mio arrivo, nel 2015, ho fortemente voluto che nuovi grandi nomi della coreografia contemporanea entrassero nel repertorio della compagnia. E così è stato per esempio con Millepied, Forsythe, Preljocaj, Inger, Pastor, Wheeldon… . Con questa nuova Serata ampliamo lo sguardo sul contemporaneo aprendo le porte del nostro Teatro ai giovani talenti e in particolare italiani. Un’occasione per loro di lavorare con un corpo di ballo ma anche per i ballerini dell’Opera di mettersi alla prova con linguaggi completamente nuovi. Ho danzato io stessa le creazioni degli autori che ho scelto di accostare. Sembrano simili ma hanno peculiarità completamente differenti: il linguaggio di Simone e Sasha è teatrale, Bolognino si distingue per precisione e dinamica. Vorrei diventasse anche questo un appuntamento abituale nella stagione, per fare dell’Opera di Roma un luogo di crescita e promozione del futuro della danza».
Serata giovani coreografi si apre con Yellow di Adriano Bolognino. Napoletano, ha all’attivo importanti collaborazioni anche internazionali ma è alla sua prima esperienza con i danzatori del Lirico capitolino. Affascinato dai corpi, che da sempre immagina come danzanti, ha sviluppato un linguaggio dalla gestualità pulsante. «Da piccolo – racconta il giovane autore – muovevo matite colorate vestite con tutù fatti con tulle per confetti. Erano i corpi delle mie prime coreografie. Immaginavo un’anima gialla, splendente, che sprigionava tutta la sua forza per dare vita alle cose inanimate. Da qui Yellow (giallo). Sarà per quei ricordi da bambino, sarà perché il giallo è il colore preferito di mia madre. Aspettavo l’opportunità di lavorare per un corpo di ballo per dare una chance a questa pièce che ho conservato nel cassetto fino ad oggi». Pensata da Bolognino come una creazione che chiude il percorso fatto e apre una nuova porta sul futuro, Yellow è una presentazione della sua ricerca artistica, di chi è oggi come coreografo e come essere umano.
Completa la Serata I died for love di Simone Repele (1993) e Sasha Riva (1991). I due ballerini e coreografi, torinese il primo e originario della Virginia (USA) il secondo, si sono uniti artisticamente a Ginevra nel 2020 e vengono definiti oggi “poeti della danza”. Il loro lavoro è radicato in un aspetto teatrale forte e sensibile, che si esprime attraverso un vocabolario neoclassico e contemporaneo e con gesti potenti. Per l’Opera di Roma hanno già firmato le coreografie di Mass di Bernstein, prima italiana a Caracalla nel 2022. «Siamo felici di poter tornare per una produzione di danza, sicuramente un’esperienza diversa visto che tutto parte da una nostra idea. Per questa creazione – spiegano i due coreografi – ci siamo ispirati alla figura della ragazza abbandonata più conosciuta nella tradizione americana e descritta nella canzone folk The Butcher Boy: racconta di un’amante che, lasciata dal suo uomo, decide di togliersi la vita e chiede di porre una tortora sul suo petto per mostrare al mondo che è morta per amore. Dalla frase che chiude la canzone è nata l’idea del titolo del nostro balletto».
Serata Giovani Coreografi è un nuovo allestimento del Teatro dell’Opera di Roma che vede le scene di Michele Della Cioppa, i costumi di Anna Biagiotti e le luci di Alessandro Caso. Musiche su base registrata di autori vari.
Adriano Bolognino ha vinto il Danza&Danza 2022 come coreografo emergente e il Premio Prospettiva Danza 2019 con RM94978 from Paris to Tenerife. Su commissione de La Biennale di Venezia nel 2000 ha creato Your body is a battleground\solo version. Le sue coreografie sono andate in scena in contesti nazionali ed internazionali tra cui Cross Festival, Kilowatt Festival, Interplay Festival, Dance Days Chania, Lange Nacht des Tanzes, BMotion Opera Estate, Fabbrica Europa, Gender Bender Festival, DAP Festival, Torinodanza, Festival Exister, Moving Colors Festival, Ammutinamenti Festival e Anticorpi XL. Ha creato il duetto che Eleonora Abbagnato e Jacopo Tissi hanno danzato allo show di Laura Biagiotti alla Milano Fashion Week 2022, e per compagnie quali EgriBiancoDanza, DAF Dance Arts Faculty, Opus Ballet e MM Dance Company.
Simone Repele e Sasha Riva hanno presentato il loro primo balletto a serata intera, Lili Elbe Show, in diversi teatri svizzeri e poi in tournée in Spagna e in Italia durante la stagione 2022/23. Selezionati al Centro Coreografico Canal di Madrid come compagnia straniera, nel 2021 hanno creato La Gert; in residenza ad Orsolina28 nel 2023 il nuovo balletto Dear Son. La loro coreografia La Jeune Fille et Les Morts presentata al Noverre 2022, piattaforma coreografica dello Stuttgart Ballet, è nel repertorio della compagnia. Sono invitati al Festival Madrid en Danza e in prestigiosi gala in Kazakistan, Germania, Italia, Svizzera, Spagna, Francia e Olanda. Collaborano con artisti quali Eleonora Abbagnato, Silvia Azzoni, Parvaneh Scharafali, Igone de Jongh e Yumi Aizawa.
Sara Zuccari