Il movimento è essenziale per la sopravvivenza delle specie. Il nostro cervello quindi è altamente stimolato dal gesto, dal linguaggio del corpo e dalle espressioni facciali.
Diverse forme del corpo innescano nella nostra mente emozioni diverse. Un team di neuroscienziati di Londra ha scoperto, infatti, che guardare le forme morbide e armoniose di una ballerina genera sensazioni positive.
La neuroestetica, area di ricerca che analizza l’estetica della produzione e fruizione di opere d’arte in chiave neuroscientifica, ha scoperto inoltre che il nostro cervello è predisposto geneticamente all’empatia, abilità sociale e strumento di comunicazione interpersonale basati sulla capacità di mettersi nei panni dell’altro, di condividerne gli stati d’animo.
Ballando con i compagni o anche solo assistendo a uno spettacolo di danza dunque percepiamo e viviamo le emozioni degli altri, attivando una serie di stimoli neurali positivi.
In occasione della recentissima Giornata Internazionale della Danza promossa dall’International Dance Council dell’UNESCO, vogliamo dunque ricordare le ragioni che rendono questa forma d’arte unica e preziosa.
In realtà, il motivo è uno solo: la danza è amore.
La danza è amore per:
– la bellezza
– il movimento
– il proprio corpo
– il proprio cervello
– le proprie emozioni
– la salute del corpo e della mente
– i maestri e i coreografi che accompagnano gli allievi alla scoperta di quest’arte tanto bella quanto esigente.
La danza è amore per:
– gli altri
– il pubblico
– i compagni
– la società
– la musica
– la magia del teatro e per quella che creiamo mentre danziamo
– la generosità che richiede essere un artista
– l’energia che produciamo e condividiamo mentre balliamo.
La danza è amore per:
– la fatica
– i difetti
– gli errori
– i limiti
– la vana ricerca di perfezione
– le sfide
– la curiosità
– la conoscenza
– la libertà.
Danzare infine è amore per se stessi, coinvolge corpo e cervello in un mix unico che crea una meravigliosa e infinita dipendenza dalla danza.
Stefania Napoli
Fotografia: Alexander Yakovlev
www.giornaledelladanza.com