Il sipario del Teatro dell’Opera di Roma torna ad alzarsi dal 4 ottobre (ore 20) con la prima dell’Alceste di Christoph Willibald Gluck firmata da Sidi Larbi Cherkaoui, nel prezioso allestimento del 2019 Bayerische Staatsoper in prima assoluta in Italia.
Cinque le repliche dell’opera (in scena fino al 13 ottobre, preceduta dalla consueta Anteprima giovani del 2 ottobre) diretta dallo specialista del Settecento Gianluca Capuano, già sul podio per Orfeo ed Euridice di Gluck (stagione 2018/2019) e che vede il debutto romano e nel ruolo dell’apprezzato mezzosoprano Marina Viotti.
Insomma, tanti gli elementi di interesse per questa raffinata opera tratta dall’omonima tragedia di Euripide, sostanzialmente l’unica a lieto fine nel panorama letterario greco, che parla di amore, sacrificio, morte, e fato e discesa agli inferi: realizzata su libretto di Ranieri de’ Calzabigi, assente dal palcoscenico del Teatro Costanzi dal 1967, viene proposta per la prima volta nella versione in francese del 1776 con la regia del danzatore e coreografo belga Sidi Larbi Cherkaoui, ospite consolidato del RomaEuropa Festival
Accanto a Marina Viotti, che interpreta Alceste per la prima volta, sono protagonisti sulla scena Juan Francisco Gatell, che all’Opera di Roma è ospite abituale e che vestirà per la prima volta i panni di Admète; Luca Tittoto (Grand Prêtre / Hercule), Patrik Reiter (Evandre), Pietro Di Bianco (Apollon / Un Hérault d’armes) e Roberto Lorenzi (Un Dieu infernal / L’Oracle). Completano il cast Carolina Varela, Angela Nicoli, Michael Alfonsi e Leo Paul Chiarot (Coryphées). Il Coro del Teatro dell’Opera di Roma è diretto da Roberto Gabbiani, i danzatori della compagnia Eastman ne sono un’estensione, una sorta di coro muto. È prevista anche la partecipazione degli Allievi della Scuola di Danza dell’Opera, diretta da Eleonora Abbagnato.
Sara Zuccari