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Stagione 197: l’Accademia Filarmonica Romana tra danza, musica, teatro e letteratura

Davide Dato (Carmen di Amodio)

Stagione n. 197: sono circa cinquanta gli appuntamenti della stagione 2017-18 dell’Accademia Filarmonica Romana, firmata dal direttore artistico Matteo D’Amico: musica, danza, teatro e letteratura per promuovere una offerta culturale diversificata, aperta a tutti e per tutte le età. Ad accoglierli il Teatro Olimpico per il teatro musicale e la danza, il Teatro Argentina per la musica da camera e i grandi solisti internazionali, la Sala Casella con il suo Cerchio della musica (un modo diverso, da parte del pubblico, di avvicinarsi alla musica, stabilendo con gli artisti un rapporto più intimo e diretto), e la piccola Sala Affreschi per i concerti dedicati alla musica d’oggi e ai giovani interpreti.

Il Festival Internazionale della Danza di Roma, in collaborazione con il Teatro Olimpico, giunge alla sua ottava edizione, presentando quattro lavori di diversa provenienza e formazione artistica per offrire uno spaccato dei diversi volti della danza di oggi. Ad inaugurarlo due classici della coreografia italiana: dall’8 al 10 marzo, la Carmen di Amedeo Amodio, prodotta da Daniele Cipriani Entertainment, con l’eccezionale talento di Davide Dato, primo ballerino dell’Opera di Vienna.

Il 10 e l’11 marzo sarà la volta di Mediterranea di Mauro Bigonzetti: a 25 anni dal suo debutto, la coreografia più rappresentata al mondo di Bigonzetti, viene ripresa con 20 danzatori solisti della Daniele Cipriani Entertainment.

Di tutt’altro genere sono invece i due appuntamenti di aprile: il 17 e 18 un omaggio alla danza e alla musica dei gitani, con Notte Tzigana che vedrà protagonisti i danzatori del Zigana Clan le cui coreografie si ispirano al mondo nomade dei zigani: l’improvvisazione, la tensione, lo spazio, il dramma, la libertà, il viaggio e la condivisione in gruppo ‒ anima di questo popolo ‒ si trasformano in arte, fra musica, danza e gesto; ad accompagnarli, i musicisti dell’Orchestra Tzigana di Budapest, la più popolare in Ungheria, guidata dal talento del violinista Antal Szalai.

Chiusura di festival con il flamenco: il 19 e 20 aprile arriva Pastora Galván star mondiale del flamenco, discendente della consacrata famiglia di artisti sivigliani dei Galván. Con tutto il suo carisma e il suo fascino Pastora presenta il suo nuovo spettacolo, semplicemente Pastora baila. Nelle sue celebri pose, guiderà il pubblico dal flamenco tradizionale ad una visione contemporanea di quest’arte, costellata da molteplici dettagli. Figlia di José Galván, del flamenco infatti Pastora porta nel sangue la tradizione tramandata dai suoi genitori e la modernità dal fratello Israel, artista che ha sviluppato in senso contemporaneo quest’arte.

www.giornaledelladanza.com

Foto di Max Pucciariello

 

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