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La solista Aida Vainieri “allo specchio”

Il balletto classico preferito? Swan Lake con Maya Plizetskaya. Il balletto contemporaneo prediletto? La Sagra della Primavera di Pina Bausch. Il Teatro del cuore? Teatro la Fenice Venezia. Un romanzo da trasformare in balletto? Alice in Wonderland, La collina dei conigli di Richard Adams e di Stefano Benni Bar Sport, Margherita Dolcevita, La compagnia dei Celestini, e Gridalo di Roberto Saviano. Mentre un film da cui ricavare uno spettacolo di balletto? La sposa cadavere di Tim Burton. Il costume di scena indossato che hai preferito? I costumi di Marion Cito… bellissimi tutti! Difficile scegliere! Uno? quello che indosso in Sweet Mambo per il mio solo. Quale colore associ alla danza? Tutti dipende dalle emozioni. Che profumo ha la danza? Anche qui come per i colori, tutti ma intensamente parte dall’odore di terra, sottobosco, casa, l’odore nell’aria prima e dopo le tempeste, l’odore della pelle, del respiro, del mare che libera. La musica più bella scritta per balletto? La Sagra della Primavera di Igor Stravinskij e La Bayadère di Ludwig Minkus. Il film di danza irrinunciabile? Saturday Night Fever e West Side Story. I tuoi miti della danza del passato, uomo e donna? Pina Bausch, Margot Fonteyn e Mikhail Baryshnikov. Il ...

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“Visioni del corpo” attraverso la danza d’autore

La fotografia al femminile è il focus del nuovo appuntamento di Visioni del corpo: conoscere l’arte contemporanea attraverso la danza d’autore. Grazie alla collaborazione curatoriale di Nicolas Ballario (uno dei 100 volti più influenti nel mondo dell’arte per Il Giornale dell’arte), continua a vivere l’enciclopedia danzante, che parla del mondo attraverso la danza, mettendo il corpo al centro dell’umano. L’8 ottobre alle ore 20:30 Nicolas Ballario presenterà le opere fotografiche di Tina Modotti, Diane Arbus, Cindy Sherman, Nan Godin, Lisetta Carmi, che saranno accompagnate dalle coreografie create per l’occasione da Sofia Nappi, una delle coreografe italiane più apprezzate nel panorama contemporaneo. Dalle ore 19.30 alle ore 20.30 degustazione di vini e prodotti locali, grazie alla collaborazione con Coldiretti Reggio Emilia. C’è sempre stato un pregiudizio – spesso giustificato dall’atteggiamento elitario degli addetti ai lavori – sull’arte contemporanea: che fosse lontana dalle persone. Negli ultimi anni qualcosa sta cambiando e quindi il pubblico del contemporaneo si sta allargando: il progetto Visioni del Corpo va in questo senso, vuole introdurre in modo semplice (ma mai semplicistico) al lessico di alcuni dei più grandi artisti contemporanei. Non verranno date spiegazioni, perché l’arte non può essere spiegata, ma verrà raccontato il contesto per suggerire ...

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L’étoile Calvin Royal III “allo specchio”

Balletto classico preferito? Romeo e Giulietta coreografato da Sir Kenneth MacMillan. Balletto contemporaneo preferito? Revelations di Alvin Ailey. Il teatro del cuore? Del mio cuore… Metropolitan Opera House, New York City. Un romanzo da trasformare in un balletto? Beloved di Toni Morrison. Un film da cui trarre uno spettacolo di balletto? Call Me By Your Name. Il costume di scena che hai indossato e che hai preferito? Apollo e il Principe Sigfrido. Quale colore associ alla danza? La danza è un’espressione così varia e ogni stile, emozione e movimento porta con sé il proprio colore e la propria energia. Il balletto può essere caratterizzato da tenui colori pastello o da un audace bianco e nero. Il contemporaneo può essere caratterizzato da blu profondi o toni terrosi, e qualcosa di gioioso e passionale può esplodere in rossi, arancioni o ori brillanti. La danza, per me, è tutto questo! Che profumo ha la danza? La danza ha un odore misto di polvere di colofonia, sudore, un leggero odore di gomma dei pavimenti in studio, il calore delle luci del palcoscenico, il trucco e la lacca per capelli. La musica più bella scritta per il balletto? Sono un grande fan di Chopin, Čajkovskij ...

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Modena Danza al Teatro Comunale Pavarotti-Freni (2025/2026)

La rassegna di Danza del Teatro Comunale di Modena abbraccia l’intera stagione 2025/26 con undici spettacoli che vanno da ottobre a maggio in un cartellone di grandi compagnie di provenienza internazionale, novità assolute e stelle della danza, come sempre proponendo una scelta artistica varia e diversificata che spazia dal classico al contemporaneo. Fra i prestigiosi ospiti, il Nederlands Dans Theater (NDT2), la Martha Graham Dance Company e l’étoile Nicoletta Manni con Timofej Andrijashenko e i ballerini del Teatro alla Scala. Largo spazio anche a realtà italiane, con una prima assoluta della Compagnia Zappalà Danza in coproduzione con il Teatro Comunale di Modena, la MM Contemporary Dance Company impegnata nella prima italiana di un nuovo Schiaccianoci firmato da Mauro Bigonzetti, sempre in coproduzione con il Teatro di Modena, Sogno di una notte di mezza estate commissionato a Davide Bombana da COB – Compagnia Opus Ballet e una serata con tre novità del Centro Coreografico Nazionale / Aterballetto. La rassegna presenta come sempre anche grandi titoli di repertorio affidati a compagnie di tradizione classico contemporanea. Si va da La bella addormentata presentata dal Balletto dell’Opera di Tbilisi in versione classica, alla Cenerentola del Balletto di Rijeka in una nuova coreografia di Leo ...

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Nel segno dell’étoile: omaggio ad Elisabetta Terabust

Nel giorno del suo anniversario di nascita, il Giornale della danza ricorda Elisabetta Terabust: un’artista straordinaria che ha attraversato con grazia e determinazione più di mezzo secolo di storia del balletto. Nata il 4 agosto 1946 a Varese con il nome di Elisabetta Magli, la Terabust è stata non solo una delle ballerine più raffinate del Novecento, ma anche una leader carismatica e un’instancabile promotrice della danza in tutte le sue forme. Oggi, a distanza di anni dalla sua scomparsa, il suo nome continua a evocare rispetto, ammirazione e riconoscenza. Formata alla Scuola di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma sotto la guida di Attilia Radice, Elisabetta Terabust entra giovanissima nel corpo di ballo del teatro, dove nel 1966 ottiene il titolo di prima ballerina, per poi diventare étoile nel 1972. Inizia così un percorso artistico che la porterà sui più prestigiosi palcoscenici del mondo. Meravigliosi i suoi ruoli nel repertorio classico: Giselle, La Sylphide, Il Lago dei Cigni, Lo Schiaccianoci, Romeo e Giulietta: interpretazioni che fondevano tecnica impeccabile e una profonda sensibilità scenica votata alla ricerca della perfezione. Ma è anche nella danza moderna che Terabust lascia un segno: con  la compagnia dell’Aterballetto e coreografi del calibro di Glen ...

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La Scuola di Ballo scaligera inaugura il Festival di Nervi

Si apre sabato 28 giugno 2025 a Genova, il Nervi International Ballet Festival 2025, una celebrazione dell’arte della danza. Il Festival si inaugura alle ore 20 con L’Accademia Teatro alla Scala al Teatro Carlo Felice. La Scuola di Ballo diretta da Frédéric Olivieri presenta La fille mal gardée con la coreografia firmata dallo stesso Frédéric Olivieri sulla partitura di Peter Ludwig Hertel. La produzione si annovera fra i balletti più antichi ad essere rimasti nel repertorio, essendo nato all’epoca della Rivoluzione francese. In scena una sessantina di giovanissimi ballerini fra il 2° e l’8° corso. La Scuola di Ballo torna a interpretare La fille mal gardée, che ha debuttato al Teatro alla Scala nell’aprile 2023 con la coreografia firmata da Frédéric Olivieri sulla partitura di Peter Ludwig Hertel. È Jean Bercher Dauberval a curare la prima coreografia del balletto, dal titolo Le ballet de la paille, ou il n’est qu’un pas du mal au bien, che va in scena al Grand Théâtre de Bordeaux nel 1789 su uno zibaldone di temi e canzoni popolari francesi. Il balletto conosce nel tempo numerose edizioni e molteplici modifiche nel titolo, nei nomi dei personaggi, nella coreografia e nella partitura musicale. Il balletto, che ...

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Nacho Duato ospite d’onore all’Accademia Nazionale di Danza

Dal 24 al 28 giugno 2025, dopo diversi anni dalla sua ultima apparizione romana, l’Accademia Nazionale di Danza nella figura della Direttrice, Prof.ssa Anna Maria Galeotti, è onorata di annunciare che Nacho Duato, uno dei più grandi artisti della scena internazionale, sarà a Roma per quattro giorni di lavoro coreografico con gli studenti dell’Accademia. Nelle serate del 27, 28, 29 giugno (ore 21.30) la Scuola di danza classica – Triennio e Biennio classico presenterà sul Teatro Grande dell’Accademia (Largo Arrigo VII,5 – Roma) le coreografie di Yannick Boquin, Kinsun Chan e di Nacho Duato: quest’ultimo dialogherà con il pubblico in occasione della Prima dello spettacolo (venerdì 27 giugno – ore 20.00 Teatro Grande AND). Nato a Valencia, in Spagna, Nacho Duato si forma come ballerino alla Rambert School di Londra e approfondisce i suoi studi alla Mudra School di Maurice Béjart a Bruxelles e all’American Dance Centre di Alvin Ailey a New York. La sua carriera professionale di danzatore inizia nel 1980, presso il Cullberg Ballet di Stoccolma, ma è un anno dopo, quando entra a far parte del Nederlands Dans Theater sotto la guida del suo direttore Jirí Kylián, che Nacho Duato si impone sulla scena della danza. Compone la ...

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Melissa Toogood: nuova direttrice della danza alla Juilliard School

La Juilliard School è lieta di annunciare che Melissa Toogood, ballerina, coreografa e docente vincitrice del “Bessie Award”, è stata nominata preside e direttrice della Divisione Danza della Juilliard, a partire dal 1° luglio 2025. Toogood succede ad Alicia Graf Mack, che diventerà la prossima direttrice artistica dell’Alvin Ailey American Dance Theater la prossima estate. Siamo davvero fortunati ad accogliere Melissa Toogood alla Juilliard, ha dichiarato il presidente della Juilliard, Damian Woetzel. È un’artista straordinaria del nostro tempo, la cui arte ispiratrice è accompagnata dal suo profondo impegno per la formazione e la promozione della danza. Melissa porta nel suo lavoro un potente mix di chiarezza, avventura e cura, qualità che supportano magnificamente lo sviluppo dei giovani ballerini. Una presenza unica nel mondo della danza, Toogood è stata membro dell’ultima compagnia di Merce Cunningham, dove oltre ad esibirsi, ha iniziato ad insegnare su sollecitazione di Cunningham. È una stager ufficiale del Merce Cunningham Trust e continua ad esibirsi e lavorare con una serie di voci di spicco della danza. Tra i suoi collaboratori nel corso degli anni figurano Pam Tanowitz, Kyle Abraham, Rosie Herrera, Stephen Petronio, Bobbi Jene Smith, Michelle Dorrance e Jamar Roberts, tra gli altri. Toogood ha contribuito ...

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Auguri di buon compleanno al Direttore Frédéric Olivieri

Tanti auguri di felice compleanno al Maestro Frédéric Olivieri (Nizza, 23 aprile 1961) che dal 1° marzo 2025 ha assunto nuovamente la Direzione del Corpo di Ballo del Teatro alla Scala per due stagioni, dopo aver già diretto il Balletto Scaligero dal 2002 al 2007 e dal 2016 al 2020. Contemporaneamente dirige la Scuola di Ballo dell’Accademia del Teatro alla Scala dal 2006. Dopo il diploma al Conservatorio di Nizza, nel 1977 vince il Primo Premio al Prix de Lausanne, entrando così di diritto alla Scuola di Ballo dell’Opéra di Parigi. Quindi milita nel Corpo di Ballo dell’Opéra di Parigi sotto la direzione di Violette Verdy, Rosella Highthower e Rudolf Nureyev. All’Opéra di Parigi, come ballerino Solista dal 1981, danza i ruoli più importanti del repertorio classico e lavora con numerosi coreografi ospiti come Maurice Béjart, John Neumeier, Kenneth MacMillan, Alwin Nikolais, Alvin Ailey, Paul Taylor, Glen Tetley, Roland Petit. Nel 1985 si unisce come Primo Ballerino alla neonata compagnia dei Ballets de Monte Carlo sotto la direzione di Pierre Lacotte e Ghislaine Thesmar, diventandone presto Étoile e, sino al 1993, interpreta i maggiori ruoli del repertorio classico ed è protagonista di creazioni pensate espressamente per lui da coreografi quali ...

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La coreografa Mamela Nyamza al Teatro Grande di Brescia

Il palinsesto della danza al Teatro Grande di Brescia prosegue con l’imperdibile performance di una coreografa visionaria e acclamata a livello mondiale. Martedì 1° aprile alle ore 20.00 nella Sala Grande del Teatro, Mamela Nyamza per la prima volta sulle tavole del Massimo cittadino porterà un progetto di grande potenza scenica. Lo spettacolo, dal titolo HATCHED ENSEMBLE, vedrà dieci performer provenienti da diversi contesti culturali muoversi in accordo ora con la musica classica occidentale, ora con le sonorità e le partiture vocali tradizionali africane. Attraverso il linguaggio corporeo e l’uso di oggetti semplici e materiali domestici (uno stendibiancheria, alcuni grembiuli rossi, piccole sculture in ferro lavorate a mano…), i danzatori racconteranno storie profondamente personali, di sfida verso le norme razziali e di genere, ma anche verso quei limiti e sovrastrutture culturali che la società contemporanea impone. Lavoro carico di semantica identitaria e traboccante di urgenza nell’affrontare temi di grande rilievo e attualità, HATCHED ENSEMBLE si propone come un’estensione dell’originale Hatched, l’assolo che la coreografa sudafricana aveva creato nel 2008 come riflessione autobiografica sulla sua vita di donna, madre e artista. Nella performance di allora, esattamente come in quella che andrà in scena al Teatro Grande, Mamela Nyamza appone la sua ...

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