“La Syplhide” è il primo balletto danzato interamente sulle punte. Il tutù ha dato vita ad uno stile che ha contrassegnato l’arte coreutica per più di un secolo, e continua ancora oggi a definire al meglio il tradizionale canone della ballerina classica accademica. Questo costume fu creato da Eugène Lamy. Con l’introduzione del tutù “La Sylphide” diventa il capostipite dei “ballets blancs” segnando in assoluto lo stile Romantico, nel quale dominano personaggi fantastici ed eterei, portati in scena ben appunto con i costumi bianchi in tulle. Il libretto reca la firma di Adolphe Nourrit e, nella prima versione la musica fu composta da Jean Schneitzhöeffer, su coreografia di Filippo Taglioni. Il balletto condensa tutta la poesia tipica del “movimento romantico” nato nella prima metà del XIX secolo che influenzò l’arte, la letteratura, la musica e naturalmente l’arte di Tersicore. James, un contadino scozzese, sta per sposare una contadina che si chiama Effie. Una Silfide, uno spirito alato dei boschi, si innamora di lui il giorno del matrimonio. Si rende visibile a James che si innamora a sua volta di lei e cerca di trattenerla, ma lei sfugge attraverso il camino. Entrano numerosi amici, la sua fidanzata, e la madre di ...
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Tributo a Marinel Stefanescu: intervista con Liliana Cosi
Carissima Liliana il 5 giugno scorso è andato in scena nella capitale della Romania il “Don Chisciotte” in memoria di Marinel Stefanescu, già primo ballerino dell’Opera Nazionale di Bucarest fino alla metà degli anni Settanta, quando si recò in Italia e dove fondò insieme a te, la “Compagnia Balletto Classico Cosi-Stefanescu” che nel tempo ha goduto di grande successo sui palcoscenici internazionali. Tu eri presente all’omaggio a Bucarest, che emozioni hai provato, cosa ti ha colpito in particolare, quanto è ancora amato e ricordato Marinel nella sua patria e come si è svolto il tributo? Mi ha molto colpito quanto a Bucarest amino e conoscano Marinel Stefanescu. In una trasmissione alla TV nazionale che annunciava lo spettacolo del 5 giugno al Teatro dell’Opera, nel presentarlo hanno utilizzato aggettivi come il “leggendario” ballerino e coreografo Marinel Stefanescu, aggiungendo sempre altri superlativi. Mi hanno anche riferito che l’annuncio della sua scomparsa è stato dato in Romania dall’Ambasciatrice in Italia Gabriela Dancau che ha usato parole eccelse nei suoi confronti, aggiungendo molti dettagli della sua carriera. A Bucarest mi hanno fatto una lunga intervista su di lui e prima dello spettacolo a lui dedicato hanno allestito un salottino in palcoscenico davanti ad un ...
Read More »Una questione di “stile”: intervista a Gabriella Cohen
Gabriella Cohen nasce a Torino e si diploma presso il Teatro alla Scala di Milano e al Teatro Bolschoi di Mosca. È stata acclamata interprete di “Giselle”; ideale personificazione delle eroine romantiche, indimenticabile nella trasfigurazione dei suoi cigni. Gabriella Cohen viene riconosciuta dalla critica italiana come “l’erede della grande tradizione del balletto classico italiano”. Una carriera da étoile internazionale, la partnership con grandi danzatori quali Attilio Labis, Patrice Bart, Raffaele Paganini, Vladimir Derevianko, Paolo Bortoluzzi, Marco Pierin, Fredéric Olivieri, Gabor Kevehasi, Peter Breuer e la volontà di recare nel mondo lo stile di danza italiano. All’età di sedici anni partecipa alla tournée europea dei “Giovani Solisti del Bolscioj” ed è la prima volta per una danzatrice italiana; in seguito sarà ospite fra l’altro, del “London Festival Ballet”, dell’“Opera di Budapest”, del “Ballet Royal de Wallonie”, di svariate compagnie europee oltre che di tutti i principali Teatri italiani, svolgendo numerose tournées in Inghilterra, Belgio, Israele, Ungheria, Francia, Germania, Stati Uniti, Porto Rico e Canada. Nei primi anni Settanta si esibisce al Centro per le Sperimentazioni Artistiche di Boissano con il recital “Musica per una Ballerina”. Fra il pubblico lo scuoltore Cèsar, il pittore Arman e la vedova di Lucio Fontana. In ...
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