Un racconto intramontabile di splendore e romanticismo, senza tempo. Il balletto “Cenerentola” in tre atti con musica di Sergej Prokof’ev, venne scritto tra il 1940 e il 1944. La coreografia originale era firmata da Rostislav Zakharov (coreografo russo, ballerino, direttore d’opera e professore all’Accademia delle Arti a Mosca); il libretto a cura di Nikolaj Volkov era ratto dalla celebre fiaba di Charles Perrault. La rappresentazione per problemi organizzativi del Teatro venne spostato all’anno successivo. Precisamente vide la luce il 22 novembre 1945 al Teatro Bol’šoj di Mosca con le scene di Pëtr Villjams e l’orchestra diretta da Yuri Fayer; interprete principale fu la grande prima ballerina Ol’ga Lepešinskaja che si alternò nel ruolo della protagonista con un’altra straordinaria interprete, Galina Ulanova. Il successo fu immediato. Nel 1946, il Teatro Kirov di San Pietroburgo portò in scena la versione di “Cenerentola” ideata da Konstantin Sergeyev (ballerino e coreografo sovietico) che si calò anche nel ruolo del Principe, con protagonista femminile la prodigiosa Natalija Dudinskaja che fu una delle più grandi danzatrici dell’epoca sovietica, altrettanto prestigiosa come insegnante. Prokofiev considerava la favola “essenzialmente come la cornice per una rappresentazione di autentici esseri umani con le loro passioni e le loro debolezze, ...
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“Rhapsody”, “Sensorium” e “Still Life at the Pinguin Café”: tre pezzi d’autore al Royal Opera House
Un programma in cui si incontrano e si miscelano brillantezza, complessità ed energia è quello previsto per le prossime settimane presso il Royal Opera House. Nelle sarete del 16, 17,19, 23 e 24 marzo, il Royal Ballet proporrà tre allettanti coreografie nel segno della combinazione di virtuosismo, atmosfere contrastanti e bellissime immagini. Rhapsody, di Frederick Ashton, è una prova importante per il Royal Ballet, che interpreterà i lirici pas de deux alternati agli sbalorditivi assoli, ideati per due star mondiali quali erano Mikhail Baryshnikov e Lesley Collier per i quali la coreografia era stata creata. Sensorium, sulla note di Debussy, trova nella versione che ne offrirà il corpo di ballo del Covent Garden una nuova vita da quando Alastair Marriott la ideò; è una risposta all’evolversi delle atmosfere dei Préludes del compositore francese e il loro tradursi in una progettazione coreografica calda e spaziosa, con un sottofondo di intimismo. Torna, infine, a far parte del repertorio del Royal Ballet dopo venti anni di assenza Still Life at the Penguin Café, di David Bintley, che porta in scena l’attuale tema della protezione del mondo naturale: animali in via d’estinzione si trasformano in brillanti ballerini che travolgeranno il pubblico esibendosi in ogni ...
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