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Tag Archives: Davide Dato

Dal mondo della danza le speranze ed i desideri per il 2011

A cura di Alessandro Di Giacomo Ci accingiamo ad intraprendere questo nuovo anno con la speranza di poter raccontare, quanto più possibile, di questa meravigliosa arte che è la Danza. E’ con questo spirito che il giornaledelladanza.com vuole dare il Benvenuto, in questo 2011, ai propri lettori, raccontando sogni, progetti e desideri per il futuro, dei grandi artisti del panorama internazionale della danza. I sogni nel cassetto di … Roberto Bolle “Spero di poter continuare a mantenere una crescita professionale. Bisogna costruire anche dopo anni l’introspezione di un personaggio e rimettersi in gioco ogni volta. La ricetta? Sacrificio e dedizione”. Gabriella Borni “Mi piacerebbe lavorare di più in Italia. Vorrei che qui tante cose cambiassero, che si potessero avere anche degli scambi culturali nei quali poter condividere opinioni e altro, crescendo sempre di più. Non basta Facebook, bisogna parlarsi a voce incontrarsi e soprattutto fare tanto”. Matilde Brandi “Sogno di poter rifare un grande varietà come si faceva in passato, ad esempio i grandi sabato sera di Rai Uno. Spesso in televisione guardo con piacere gli spezzoni dei vecchi varietà ed ogni volta spero di poter rivedere dei grandi show come sono stati quelli, con al seguito un grandissimo stuolo ...

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Davide Dato, Premio Anita Bucchi 2010 come miglior ballerino italiano

Hai appena ricevuto il Premio Anita Bucchi 2010 come miglior ballerino italiano. Ripercorrendo le tappe della tua carriera in ascesa, quali sono stati i momenti importanti della tua formazione e quale insegnante è stato per te decisivo e perché? Credo che la partecipazione ai concorsi, come quello di Vignale e di Istanbul (dove ho vinto la medaglia d’oro), sia stato un momento importante per la preparazione che questo comporta e  per il confronto con altri ballerini di eccellenza. Per me è stata anche fondamentale un’educazione tecnica internazionale, come quella che ho ricevuto alla Hungarian National Academy di Budapest, o la tecnica Balanchine alla School of American Ballet di New York. Ho inoltre avuto la fortuna di incontrare sul mio cammino professionale insegnanti di prestigio e talento come Ludmill Cakalli, Valentin Onoschko della Vaganova di San Pietroburgo e, alla scuola di Vienna, Evelyn Teri, ex étoile di Stoccarda, che tutt’ora mi segue come couch e mentor personale. Quale esperienza stai portando avanti a Vienna? Sono arrivato a Vienna e ho dovuto imparare il tedesco immediatamente per poter finire i miei ultimi 3 anni di liceo fino alla maturità. Contemporaneamente ho dovuto assolvere il diploma della scuola di ballo, conseguito con il ...

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