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Tag Archives: Frederic Olivieri

Per la prima volta in Scala il balletto “Peer Gynt” di Edward Clug

Per la prima volta alla Scala Peer Gynt di Edward Clug, balletto narrativo ma onirico, con un evocativo impianto teatrale che accompagna il viaggio fisico e interiore di questa leggendaria figura del folklore nordico, personaggio drammatico tra i più complessi usciti dalla penna di Ibsen. Un lavoro potente e avvincente, nato dalla ricerca sul testo del grande drammaturgo e sulla musica di Grieg al fine di unire le rispettive ispirazioni, superando le limitazioni di ognuna. Clug ha creato un nuovo libretto che segue in senso cronologico la narrazione di Ibsen e accosta la musica di scena di Grieg per Peer Gynt ad altri suoi celebri brani da concerto e da camera, per uno sviluppo dinamico e coerente della narrazione. Fondendo i mondi artistici di Ibsen e di Grieg, si crea un nuovo insieme, e un paesaggio con molte porte: Clug ha scelto le sue, che apre agli spettatori e invita a varcarle, per entrare in una nuova esperienza di balletto contemporaneo. 8, 11, 12, 13, 15, 16, 18 aprile 2025 PEER GYNT Coreografia e libretto: Edward Clug Assistenti coreografo: Miloš Isailović e Mirjana Šrot Musica: Edvard Grieg / Leonardo Pierdomenico, pianoforte Scene: Marko Japelj Costumi: Leo Kulaš Luci: Tomaž Premzl ...

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A settembre nuovo trittico alla Scala firmato da Kylián, Béjart e Lander

Rivedremo Roberto Bolle in scena a settembre all’interno del nuovo programma dedicato a Jiří Kylián, Maurice Béjart e Harald Lander, che prende il posto, per questioni logistiche, della serata Aspects of Nijinsky. Nel trittico, impostato dal nuovo direttore del Ballo Frédéric Olivieri, Petite Mort di Jiří Kylián, Études di Harald Lander e Boléro di Maurice Béjart che vedrà Roberto Bolle in scena per quattro rappresentazioni. Tre capolavori, di diverse epoche del Novecento, in omaggio all’arte della danza e ai danzatori, che sublimano il loro impegno quotidiano nelle emozioni dei balletti che riportano in vita, entrando nel linguaggio e nella creatività dei grandi Maestri e nella loro originalità stilistica. Simbolo ne è Études di Harald Lander, che torna alla Scala dopo oltre vent’anni, raffinata rappresentazione del lavoro dei danzatori dai difficili anni di formazione verso la perfetta fusione di arte e tecnica. Quella che viene esaltata anche nel gioiello coreografico di Jiri Kylián Petite Mort, su due tra i concerti più belli e famosi di Mozart e nella potente sensualità e intensità trascinante del balletto-icona di Béjart sul Boléro di Ravel, cuore pulsante del trittico, che ritrova sul mitico tavolo rotondo l’étoile Roberto Bolle.   22, 23, 24, 25, 26, 28, ...

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Appuntamento imperdibile con “La danza dietro il sipario” [RECENSIONE]

Ospitata in uno dei Musei più belli di Milano, quello del Teatro alla Scala diretto da Donatella Brunazzi, con i suoi incredibili cimeli legati al tempio del Piermarini declinati sulle nove muse rappresentanti l’ideale supremo dell’Arte, la Mostra Lo sguardo nascosto a cura di Paola Calvetti e Livia Corbò nell’allestimento di Margherita Palli con le evocative fotografie di Gérard Uféras (Chevalier de l’Ordre des Art et des Lettres) affascina per i molteplici dettagli da esplorare. L’uso della luce, degli spazi, l’atmosfera, il collocamento e il percorso che abbraccia anche lo scenografico Ridotto Toscanini completa ogni affioramento. Il grande fotografo parigino attraverso i numerosi scatti (prevalentemente in bianco e nero) distilla una riflessione sulla memoria storica, ma soprattutto sul presente tra distanza e connessione. Le immagini includono momenti in prova, attimi di intimità e raccoglimento, sorrisi, riposi, compartecipazioni, distensioni, nel trascorrere del tempo che ognuno dei ballerini e delle ballerine con i maître, i coreografi e il direttore appaiono dalle profondità dei sensi riflettendo su alcuni dei nostri ricordi. Ricordi che diventano riflessioni sulla vita dietro le quinte prima di affrontare le luci della ribalta, sulle relazioni professionali e umane. Attimi importanti per molteplici aspetti della quotidianità. Uféras, in punta di piedi, ...

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Trittico “Kratz/Preljocaj/De Bana” alla Scala

Trittico “Kratz/Preljocaj/De Bana” alla Scala [RECENSIONE]

Nuovo trittico alla Scala firmato dall’ex direttore Manuel Legris. Per nuovo si intende l’accostamento, con due pezzi già visti in passato e una prima rappresentazione assoluta. Ad apertura di sipario troviamo la creazione “portante” del trittico (sia per allestimento che per esecuzione nelle linee allaricerca di una estetica sempre piu innovativa) Solitude Sometimes di Philippe Kratz visto in debutto nel 2023 nella serata contemporanea Dawson / Duato / Kratz / Kylián. A seguire dopo un breve intervallo di tre minuti a mezze luci il capolavoro Annonciation di Angelin Preljocaj (perfettamente rimontato da Claudia de Smet, con una freschissima interpretazione delle talentuose Caterina Bianchi e Agnese Di Clemente, anche se non sempre speculari) visto nella stagione della Scala presso l’ormai perduto Teatro Smeraldo nel 2002 accostato a Troy Game e a Omaggio a Nino Rota, ripreso nel 2003 al Piccolo Teatro Strehler con Now and Then, Omaggio a Nino Rota, Passage (La vie du cygne) e nel 2004 al Carlo Felice di Genova con Theme and Variations e Le Sacre. Ultimo pezzo in programma la nuova produzione scaligera Carmen di Patrick De Bana che ha lasciato perplessi. Nello specifico Solitude Sometimes del coreografo tedesco Philippe Kratz (assistente Casia Vengoechea) il quale memore delle sue ...

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L’addio alle scene dall’Opéra di Mathieu Ganio, una vita per la danza

Alla vigilia del suo 41° compleanno (16 marzo 1984), l’étoile Mathieu Ganio si prepara il 1° marzo a dare l’addio all’Opéra di Parigi sul palcoscenico del Palais Garnier con il balletto in tre atti Onegin di John Cranko al fianco di Ludmila Pagliero, Marc Moreau, Léonore Baulac, Mathieu Contat e il Corpo di Ballo diretto da José Martinez. Mathieu Ganio è nato a Marsiglia, figlio di due grandi artisti del calibro di Dominique Khalfouni e Denys Ganio, ed è fratello di Marine Ganio, prima ballerina del Balletto dell’Opéra di Parigi. Mathieu ha debuttato sul palcoscenico all’età di due anni, esibendosi al fianco della madre in Ma Pavlova di Roland Petit. In seguito ha studiato dall’età di sette anni presso lo Studio Ballet diretto da Armand Colette (madre di Patrick Armand, nominato in questi giorni alla direzione dell’Accademia di Vienna). Dal 1992 al 1999, Mathieu ha proseguito la sua formazione presso l’Ecole Nationale Supérieure de Danse de Marseille. Qui Roland Petit lo ha scelto per interpretare una variazione in occasione dello spettacolo annuale della Scuola, che venne poi inserita nella versione de Lo Schiaccianoci presentata dal coreografo all’Opéra di Marsiglia. Nel 1999 Mathieu Ganio entra nella Scuola di Ballo dell’Opéra di ...

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L’Accademia della Scala torna a “DanzainFiera” 2025

Dal 21 al 23 febbraio, Firenze torna a essere la capitale mondiale della danza con la 19ª edizione di Danzainfiera, l’evento tradizionalmente ospitato alla Fortezza da Basso che richiama professionisti di alto calibro ed appassionati del settore coreutico, per una kermesse ricca di spettacoli, audizioni, workshop e incontri. Anche l’Accademia Teatro alla Scala sarà fra i protagonisti di questa edizione con diverse attività, alcune delle quali già sold out. Registrano il tutto esaurito, infatti, i tre appuntamenti che animeranno la Sala della Scherma sabato 22 febbraio dalle 9.30 alle 14.30: lo stage riservato a danzatori fra i 15 e i 22 anni tenuto da Frédéric Olivieri, direttore del Dipartimento Danza dell’Accademia Teatro alla Scala, che dal 1° marzo tornerà a dirigere anche il Corpo di Ballo del Teatro alla Scala; la lezione di danza classico-accademica rivolta a tersicorei in erba (11-14 anni; ore 11.15-12.45) e il workshop per insegnanti di danza (ore 13-14.30) che approfondisce I fondamenti della sbarra di un primo corso, affrontando la metodologia alla base dell’insegnamento della tecnica della sbarra, appuntamenti entrambi affidati ad Elisa Scala, docente della Scuola di Ballo scaligera, accompagnata da Misato Sasaki, maestro accompagnatore dell’Accademia. Ancora qualche possibilità, invece, per assistere venerdì 21 ...

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Reportage dal “Prix de Lausanne” 2025

La 53a edizione del concorso internazionale di danza iniziata lunedì 3 febbraio al Beaulieu Lausanne, ha visto quest’anno 85 giovani ballerini di 23 nazionalità diverse prendere parte alla celebre competizione svizzera che nel tempo ha lanciato nel firmamento mondiale tanti giovani divenuti grandi stelle, basti pensare ad Alessandra Ferri, Carlos Acosta, Friedemann Vogel, Michel Gascard, Jean-Christophe Maillot, Miyako Yoshida, José Carlos Martinez, Benjamin Millepied, Miyako Yoshida, Marcelo Gomes, Sergej Polunin, Alina Cojocaru, Maria Kochetkova, Steven McRae, Madoka Sugai, Shale Wagman, Marco Masciari, Darcey Bussell, Matthew Golding, Hannah O’Neill, Sae Eun Park e moltissimi altri. La finale di sabato 8 febbraio 2025 ha incoronato nove vincitori tra cui in primis la medaglia d’oro assegnata meritatamente al sedicenne sud-coreano Youn Jae Park, in particolare per la sua sorprendente esibizione nella variazione classica tratta da “Flammes de Paris” (mentre per il contemporaneo ha presentato “Rain”). Youn Jae Park ha ottenuto inoltre una borsa di studio per “il miglior talento” dalla “Fondazione Rudolf Nureyev” da sempre al fianco dei giovani attraverso la partnership con il “Prix de Lausanne”. Le borse di studio sono state così distribuite dalla giuria: “Fondation Caris” a Youn Jae Park; “Jeune Espoir” ad Eric Poor (variazione classica “Delibes Suite”, esibizione contemporanea ...

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La Scuola di Ballo diretta da Frédéric Olivieri al Giglio di Lucca  

Il 25 gennaio le allieve e gli allievi della Scuola di Ballo dell’Accademia Teatro alla Scala diretta da Frédéric Olivieri apriranno la Stagione del Teatro del Giglio a Lucca con uno spettacolo che li impegna in una serie di coreografie di notevole difficoltà tecnica e interpretativa: una suite da “La strada” di Mario Pistoni, “Winter” di Demis Volpi, “New Sleep (Duet)” di William Forsythe, entrati nel repertorio della Scuola nel 2024, e un estratto da “Rossini Cards” di Mauro Bigonzetti, affidato per la prima volta agli allievi scaligeri. Lo spettacolo si inserisce nell’ambito del progetto GRAND TOUR AFAM, progetto finanziato dal MUR con fondi PNRR, con l’obiettivo di valorizzare la rete AFAM e promuovere la conoscenza del patrimonio culturale, artistico, musicale e coreutico italiano aumentandone l’attrattività internazionale. Il programma si apre con una suite dal balletto “La strada” di Mario Pistoni, su musiche di Nino Rota, presentata dalla Scuola di Ballo per la prima volta al Piccolo Teatro e alla Scala nel 2024. Nel programma di sala che accompagnava la prima esecuzione al Piermarini nel 1966, il coreografo descriveva chiaramente la grande fascinazione che aveva esercitato su di lui la possibilità di tradurre in movimenti coreografici il soggetto del film ...

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2024 un anno di danza e balletto

Molti gli spettacoli di danza e balletto in tutto il mondo che hanno accompagnato il pubblico lungo il 2024 passando dall’accademismo al contemporaneo. Per ragioni di spazio è impossibile stilare una lista completa ma di seguito citiamo una nutrita selezione degna di nota in ordine sparso: il “Balletto dell’Opera di Tblisi” con l’incantevole edizione del titolo forse più noto e amato dell’intero repertorio “Il lago dei cigni” nella messa in scena di Alexei Fadeechev e Nina Ananiashvili (quest’ultima GD Awards 2024). Per passare ad una serata contemporanea voluta dal Direttore del Ballo alla Scala, Manuel Legris con tre firme (Garrett Smith / duo Sol León e Paul Lightfoot / Simone Valastro) appartenenti a differenti generazioni e universi creativi con una ripresa e inediti debutti. Il Teatro Stanislavskij e Nemirovič-Dančenko di Mosca ha riproposto un classico del repertorio sovietico oggi meno frequentato: “Il fiore di pietra” su musica di Sergej Prokof’ev con la coreografia di Jurij Grigorovič. Un altro momento importante si è visto grazie al Direttore Frédéric Olivieri (GD Awards 2024) con il “Gala della Scuola di Ballo della Scala” che ha unito la tradizione e l’innovazione per illuminare gli elementi dei corsi accademici ancor prima del diploma confermando la ...

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Schiaccianoci

Lo Schiaccianoci: storia, personaggi, curiosità e trama

“Lo Schiaccianoci” è il terzo e ultimo balletto composto da Pëtr Il’ič Čajkovskij e la seconda collaborazione tra il compositore, Marius Petipa e Ivan Vsevolovžskij. Dopo il successo de “La bella addormentata”, Čajkovskij ricevette la successiva commissione da Vsevolovžskij per comporre una nuova opera in un atto e un balletto in due atti. Fu deciso che l’opera sarebbe stata “Iolanta”, e il balletto sarebbe stato “Lo Schiaccianoci”, basato sulla storia di ETA Hoffmann, per tramite della versione edulcorata di Alexandre Dumas.   Le prove per “Lo Schiaccianoci” iniziarono nell’agosto 1892 ma a causa di una improvvisa malattia Petipa si ritirò cosicché Vsevolozhsky nominò temporaneamente l’assistente di Petipa Lev Ivanov come Maestro di ballo durante l’assenza del grande Maestro e gli incaricò di occuparsi della coreografia de “Lo Schiaccianoci”. Enrico Cecchetti fu nominato secondo maestro di ballo di Ivanov. Storicamente non è certo se Petipa fu in grado di coreografare dei passi o delle variazioni per il balletto prima del suo forfait, ma è certo che la sua creatività si trova nel libretto e nella regia oltre in alcune indicazioni scritte come lo scenario, i ritmi, il numero di misure, e il tempo per ogni danza. A Ivanov va attribuita a ...

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