Uno degli artisti più controversi e più noti della scena contemporanea arriva il 4 febbraio al Teatro Grande di Brescia, all’interno della rassegna dedicata alla danza. Si tratta di Jan Fabre, che allo storico teatro bresciano porta in scena Attends, attends, attends… (pour mon père), di cui cura testo, regia e coreografia (e luci, con Geert Van der Auwera; e costumi, con Andrea Kranzlin), affiancato nella drammaturgia da Miet Martens e per la parte musicale da Tom Tiest. Ma il vero protagonista di questo dialogo tra un figlio e un padre, tra la vita e la morte, tra la realtà e i suoi fantasmi, è il danzatore Cédric Charron, interprete di questa creazione ispirata proprio alla sua vita. In scena è un performer che chiede al padre ormai morto di aspettarlo, perché è lui stesso un Caronte della scena, che ogni sera porta fantasmi sul palco e li traghetta di nuovo indietro. Una creazione che esalta la sua corporeità e che cattura le emozioni dello spettatore, affascinandolo con la potenza drammatica di questo lavoro, giudicato uno dei più intensi, anche per la carica poetica, degli ultimi anni. ORARI&INFO: Attends Attends Attends 4 febbraio, ore 21 Teatro Grande Corso Zanardelli 9/a ...
Read More »Tag Archives: Jan Fabre
Drugs kept me alive: la creazione di Jan Fabre in scena all’Arena del Sole
La pièce diretta da Jan Fabre ed interpretata dal danzatore statunitense Antony Rizzi, andrà in scena il 5 e il 6 marzo, alle ore 21:00, nella sala Grande dell’Arena del Sole di Bologna. Presentato in collaborazione con Aterdanza, su musiche di Dimitri Brusselmans, regia di Jan Fabre, drammaturgia di Miet Martens e costumi di Andrea Kränzlin, Drugs Kept Me Alive è uno spettacolo realizzato in coproduzione con Maribor 2012 (European Capital of Culture – Slovenia). Fabre, considerato una delle figure artistiche europee più innovative nel panorama contemporaneo, è un coreografo, regista teatrale, artista visivo e scenografo costantemente teso verso una ricerca artistica che oltrepassi le barriere espressive; per questa pièce sceglie di affidare la performance ad Antony Rizzi, coreografo, dj radiofonico, regista, modello, attore e danzatore che ha lavorato in diversi spettacoli dello stesso Fabre e in opere di altri coreografi di grande levatura come William Forsythe. È il monologo di un sopravvissuto, una creazione in lingua inglese con sovratitoli in italiano in cui il danzatore Antony Rizzi interpreterà il ruolo di un personaggio ossessionato dalla necessità di giocare d’azzardo con la morte: più essa si avvicina, maggiore è il suo desiderio di intossicarsi. Tra pillole, miscele e bustine, la ...
Read More »Nuova edizione a Cagliari, del XXX° F.I.N.D. Festival
Parte a Cagliari, con la sua trentesima edizione, il F.I.N.D. Festival nazionale nuova danza 2012, 8 spettacoli, in un mese di danza e nuovi linguaggi coreografici, dal 31 ottobre al 30 novembre, con un edizione speciale. Il Festival Internazionale, organizzato dall’associazione culturale ASMED e dalla cooperativa MAYA INC, sostenuto dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dalla Regione Autonoma Sardegna e dal Comune di Cagliari, giunge alla sua XXXª edizione, proponendo al suo vasto pubblico un programma particolarmente ricco e innovativo per ricordare in modo speciale la sua nota fondatrice, Paola Leoni, venuta a mancare lo scorso anno. Ospiti dell’evento saranno compagnie di danza nazionali e internazionali che l’artista isolana amava particolarmente, con la produzione coreografica contemporanea italiana, belga e svizzera più all’avanguardia. Il festival avrà inizio il 31 ottobre e terminerà il 30 novembre. Ci saranno 8 spettacoli. Questi avranno luogo prevalentemente nel fine settimana, in fascia oraria serale, in quattro noti teatri di Cagliari: Teatro Massimo, La Vetreria, Teatro Comunale Auditorium e Teatro Minimax. A fare da cornice al festival saranno eventi collaterali quali mostre, rassegne video, una programmazione dedicata ai ragazzi, master class e stage, aventi come tema comune il fantastico mondo della danza. ...
Read More »Il surrealismo e la teatralità di Jan Fabre al Teatro Olimpico
Dopo Trisha Brown, il Teatro Olimpico si prepara ad ospitare questa sera (con replica domani) un altro artista internazionale che ha fatto della ricerca interdisciplinare il fulcro della propria produzione artistica. Artista visivo, regista, coreografo, scrittore e scenografo, Jan Fabre da più di trent’anni fa parlare di sé con i suoi spettacoli dall’impatto potente, talvolta definito “crudele”. Come This is theatre like it was to be expected and foreseen, uno dei suoi primi lavori teatrali: uno spettacolo di otto ore di durata (dall’alba al tramonto) con cui seppe mirabilmente attirare a sé l’attenzione di critica e pubblico. La stessa complessa ricerca teatrale, e soprattutto la stessa energia nel fondere discipline diverse come danza, drammaturgia, installazione e teatro musicale, sono infatti presenti anche nel lavoro che l’artista belga presenta stasera per Romaeuropa Festival, dove aveva debuttato già nel 1987 con Das Glas im Kopf wird vom Glas. Prometheus-Landscape II, per il quale l’autore ha usato, oltre al suo testo, anche quello di Jeroen Olyslaegers ispirato al Prometeo incatenato di Eschilo, getta lo spettatore nel vortice del mito. La vicenda del titano costretto da Zeus a scontare una condanna eterna e senza pietà per aver tradito gli dei svelando agli uomini ...
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