Una bambola bellissima e realistica e due giovani amanti litigiosi creano un caos comico in questo vivace balletto con un tocco di novità. Ambientata nella soleggiata cittadina di Hahndorf, nell’Australia meridionale, alla fine del XIX secolo, questa maliziosa storia ha un’atmosfera tipicamente regionale e presenta personaggi pittoreschi e accattivanti ispirati alla storia. Sei anni dopo l’arrivo del dottor Coppelius nel loro villaggio, Swanilda e le sue amiche sono incuriosite da Coppélia, la giovane donna brillante che appare sul suo balcone. Gelosa dell’interesse del suo innamorato Franz per la misteriosa “figlia” del dottore, Swanilda si intrufola nella sua casa per affrontare la sua rivale. Ma non tutto è come sembra, e quando il dottore scopre che Franz è un altro intruso, ne consegue un delizioso caos! Il coreografo Greg Horsman, dopo Arthur Saint-Léon e Marius Petipa, ha creato una produzione toccante e spiritosa, con una vivida estetica australiana. Con una danza gioiosa e l’affascinante musica di Léo Delibes, “Coppélia” è un balletto spensierato che incanta il pubblico. Creato alla fine dell’era romantica, è stato liberamente adattato dal balletto in tre atti di Arthur Saint-Léon, eseguito per la prima volta dall’Opéra di Parigi nel 1870, incorpora elementi sia del Romanticismo che del ...
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La “Coppélia” di Lacotte con il Wiener Staatsballett
Nella ripresa del balletto in tre atti “Coppélia” in scena al Volksoper Wien con la coreografia di Pierre Lacotte, il pubblico può aspettarsi numerosi debutti di ruolo, inclusi i ruoli principali di Swanilda e Franz. Il dottor Coppélius, un vecchio professore pazzo e assetato d’amore, si costruisce una bambola che sembra così reale che Franz, innamorato di Swanilda, non si rende conto dell’inganno e mette da parte il vero desiderio del suo cuore. Ispirato al primo racconto dei “Notturni” (Der Sandmann) di Ernst Theodor Amadeus Hoffmann, una bambola conquista la scena della danza nel 1870 in “Coppélia”. Con la musica accattivante di Léo Delibes, il balletto affronta gli ideali e il potere di fascino della tecnologia realistica, così come le preoccupazioni, le disaffezioni e l’arroganza dell’uomo che funge da creatore. Pierre Lacotte, noto per i suoi restauri fedelmente dettagliati di opere classiche, ha fatto rivivere la coreografia di Arthur Saint-Léon e ha ristrutturato il terzo atto perduto da tempo come uno scintillante finale. Già alla sua prima, il 25 maggio 1870 al Théâtre Impérial l’Opéra di Parigi, il fantastico e comico balletto “Coppélia” lasciò il pubblico stupito. L’immaginazione di ETA Hoffmann, la cui storia servì da base per l’avvincente libretto ...
Read More »Storici balletti ad oggi scomparsi dalle scene
LA PÉRI: è da considerare in quel genere definito “ballo fantastico”. Fu creato in due atti e tre scene da Jean Coralli sulla partitura musicale di Johann Friedrich Franz Burgmüller e libretto di Théophile Gautier e Jean Coralli. La prima andò in scena nel 1843 al Théâtre de l’Opéra (Salle Le Peletier) di Parigi con Carlotta Grisi (1819-1899) al fianco di Marius Petipa nel ruolo di Achmet, dello stesso Coralli nel ruolo del Marchand d’Esclaves, di J.B. Barret (Roucem) e Delphine Marquet (Nourmanhal). Il debutto al Palais Garnier dell’Opéra vide la luce nel 1931, in occasione di un gala benefico con la coreografia di Léo Staats, interpreti C. Bos e Serge Peretti. La trama racconta del principe Iskender, a cui era stata predetta una fine molto vicina, stanco della sua esistenza e desideroso di vivere con rinnovato spirito, va alla ricerca del Fiore dell’eterna giovinezza; arrivato ai confini della Terra incontra una Péri addormentata e si accorge che il Fiore è fra le sue mani. Il principe ruba il Fiore, ma si lascia incantare dalla bellezza della Péri. Quando si risveglia la fata inizia a danzare in modo voluttuoso con l’intento di sedurre Iskender e riprendere il Fiore, senza il ...
Read More »ADDIO AL MAESTRO WALTER VENDITTI
Stamattina, mercoledì 5 giugno 2024, il Maestro Walter Venditti si è spento a Milano. È stato una figura portante e importante per la cultura ballettistica italiana, un punto di riferimento – sia artistico che umano – per numerosi allievi e danzatori che grazie ai suoi insegnamenti hanno trovato la chiave verso il successo, consolidando la totale passione per l’arte tersicorea. Il Maestro ricordava spesso che “l’attitudine alla danza significa possedere espressività, interpretazione, musicalità, interiorizzazione del ruolo, e soprattutto quel sentimento che diventa colore rendendolo visibile e comprensibile al pubblico. Nell’arte del balletto, e in generale, si racchiude il sapere dell’anima… ogni esibizione in palcoscenico porta con sé qualcosa di speciale e irripetibile perché la danza è vita!”. Walter Venditti nasce a Roma il 18 febbraio 1929. Viene iscritto alla Scuola di danza classica del Teatro Reale dell’Opera di Roma nell’ottobre del 1936, dove inizia la sua formazione sotto la guida del M° Ettore Caorsi, che proseguirà fino alla fine dei corsi nel 1946. Nel 1937, all’età di soli otto anni, partecipa al suo primo balletto “Gli Uccelli” musica di Ottorino Respighi coreografia di Boris Georgevič Romanov. Nel 1939 partecipa alle danze nell’opera “Guglielmo Tell” come coppia solista per la coreografia ...
Read More »Stelle di domani” con la direzione di Alessio Carbone
Alessio Carbone presenta in prima assoluta, al Teatro Comunale di Vicenza il 5 luglio, la serata di Balletto “Junior International Gala” (dedicata a Vittoria Ottolenghi nel centenario della sua nascita). “È la prima volta che porto sul palco un gruppo di ballerini appena diplomati delle più prestigiose scuole di danza d’Europa. Per questo primissimo spettacolo a Vicenza, ho scelto personalmente i più bravi ragazzi delle Accademie della Scala di Milano, dell’Opera di Parigi, del Royal Danish Ballet e dell’Académie Princesse Grace di Montecarlo. Con sana competizione, si alterneranno in scena con passi a due e assoli del repertorio classico componendo così una serata di pura emozione”. (Alessio Carbone) I giovani ballerini ospiti di questa prima edizione, di otto nazionalità diverse, sono diplomati nelle più prestigiose accademie di danza d’Europa: Paloma Livellara, Shunsuke Nakamura e Tomás Ruão dall’Académie Princesse Grace di Montecarlo; Natalie Vikner e Pier Abadie dal Conservatoire National Supérieur de Musique et de Danse de Paris; Emilie Fasai Steensgaard e Karl Elofsson dalla Royal Danish Academy di Copenhagen; Chiara Ferraioli, Bruno Garibaldi e Antonino Modica dall’Accademia del Teatro alla Scala di Milano; Special guest dall’Opéra de Paris: Luciana Sagioro. PROGRAMMA: “Kermesse in Bruges” Musica: Holger Simon Paulli Coreografia: ...
Read More »Applausi, ovazioni e grande successo per il “Gala Fracci” alla Scala [RECENSIONE]
Carla Fracci è stata una delle ballerine più celebri e amate del ventesimo secolo. Nata a Milano il 20 agosto 1936, ha iniziato la sua carriera alla autorevole Scuola di Ballo del Teatro alla Scala sotto l’attenta guida di Edda Martignoni, Paolina Giussani, Vera Volkova ed Esmée Bulnes, diplomandosi nel 1954, diventando prima ballerina nel 1958 ed in seguito étoile. Nel 1981 il “New York Times” la definì a ragion veduta “prima ballerina assoluta” (titolo assegnato in passato solamente alle più grandi, tra cui Pierina Legnani, Mathilde Kschessinska, Alicia Markova, Galina Ulanova, Alicia Alonso, Maya Plisetskaya, Eva Evdokimova, Margot Fonteyn, Alessandra Ferri, Yvette Chauviré e poche altre). La sua interpretazione di “Giselle” è considerata ancora oggi leggendaria e ha reso il balletto romantico per eccellenza un simbolo della sua nobile arte. La Fracci è stata una figura chiave, lavorando con compagnie di fama mondiale e collaborando con alcuni dei più grandi ballerini della sua epoca, come Rudolf Nureyev, Eric Bruhn, Vladimir Vasiliev, Paolo Bortoluzzi, Roberto Fascilla, Gheorghe Iancu (presente in platea al Gala), Mario Pistoni, Patrick Dupond, Andris Liepa e Mikhail Baryshnikov. La sua vita è stata un’espressione di grazia, talento e dedizione, che ha lasciato un’impronta indelebile. La sua ...
Read More »Presentata la nuova Stagione di Balletto 2024/2025 dell’Opéra di Parigi
Il Balletto dell’Opéra di Parigi ha presentato il programma della nuova stagione 2024-2025 sotto la direzione di José Martinez. Il 1° ottobre 2024 al Palais Garnier ad inaugurare il cartellone della danza ci sarà come da consuetudine la tradizionale sfilata che riunisce gli allievi della Scuola di Balletto dell’Opéra di Parigi e tutti i ballerini della Compagnia. Seguono “Rearray” di William Forsythe e “Blake Works I” e “Impasse” di Johan Inger. Si prosegue dal 4 ottobre al 3 novembre al Palais Garnier con la serata “William Forsythe” che raggruppa due titoli: “Rearray”, che entra in repertorio alla compagnia francese con una rielaborazione specifica per i suoi ballerini, e “Blake Works I” un raro esempio di perfezione geometrica su sette canzoni dall’album di James Blake “The Color in Anything”. Un altro debutto è “Impasse” di Johan Inger, che intreccia la disciplina classica con il vocabolario contemporaneo e mette in discussione il rapporto tra il gruppo e l’individuo, suggerendo apparentemente che non siamo mai così forti come quando siamo insieme. Dal 29 ottobre al 16 novembre al Palais Garnier ritorna “Mayerling”, il balletto di Kenneth MacMillan, ispirato alla misteriosa morte dell’erede dell’impero austro-ungarico, rappresentato per la prima volta a Londra nel 1978 ...
Read More »“Seduzioni” in danza sul palcoscenico di Losanna
Il 26 maggio alle ore 19 presso il Théâtre de Beaulieu di Losanna (Svizzera) è di scena una serata con il “Balletto del Lussemburgo” dedicata a due capolavori immortali “Carmen” di G. Bizet e “Don Juan” di W.A. Mozart con la partecipazione di solisti internazionali, dal titolo “Séducteurs” per la messa in scena e la coreografia di Volha Kastsel (allestita con il sostegno del Ministero della Cultura del Lussemburgo). La magia di queste produzioni offre uno sguardo su storie di passione e grazia attraverso il linguaggio della danza. La bellezza è l’unica forza del pianeta Terra, al cui potere l’uomo si sottomette senza un solo colpo, senza resistenza. La storia di “Carmen” è una delle più conosciute della letteratura. Poche opere hanno fornito così tanti adattamenti lirici, teatrali, ballettistici e cinematografici. “Carmen” è vista come l’archetipo della passione romantica. L’archetipo della “femme fatale” che ci accompagna da sempre nella mitologia, nell’arte e nella letteratura. Con “Carmen”, protagonista dell’omonimo racconto di Prosper Mérimée e dell’opera di Georges Bizet, questo archetipo ha senza dubbio conquistato un’ampia attenzione sociale. Attorno ad un allestimento scenico semplice ed ingegnoso, si dispiegano quadri dall’estetica ispanica che a volte riflettono un’atmosfera da cabaret che ricorda quella dell’est ...
Read More »“Coppélia”, ovvero la fanciulla dagli occhi di smalto
Al Teatro San Carlo di Napoli torna in scena Coppélia di Roland Petit. Per l’occasione, nel foyer del teatro, si terrà una mostra che rievoca la storia del giocattolo. Un classico della danza torna in scena al Teatro di San Carlo di Napoli dopo sette anni di assenza: Coppélia, balletto su musica di Léo Delibes, in programma al Massimo napoletano da giovedì 31 marzo ore 20.30 fino a martedì 12 aprile per 6 recite. La versione coreografica, che vedrà impegnati i solisti e il corpo di ballo sancarliano, è quella innovativa, ambientata nel periodo della Belle Époque, che Roland Petit creò per il Ballet National de Marseille nel 1975, inizialmente pensato per la moglie adorata, la celebre danzatrice Zizi Jeanmarie, che si infortunò, così da costringere Roland Petit a ideare una scena con una bambola, per non ballare con nessun’altra donna il ruolo che aveva pensato per la sua compagna. A Luigi Bonino, suo fidato collaboratore e tra i suoi pupilli, già ballerino all’epoca della creazione e presente alla prima assoluta, oggi custode del repertorio del grande coreografo francese, è affidato il compito di rimontare e riproporre il balletto, rappresentato per la prima volta al San Carlo nel 1998. La produzione ...
Read More »Al Covent Garden torna “Sylvia”, balletto portato al successo da Sir Frederick Ashton
“Delightful coreography, fabulous music and great performances”: sono state queste le prime parole pronunciate dai critici del quotidiano inglese “Times” dopo aver assistito alla prima di Sylvia, balletto in due atti basato sul poema Aminta di Torquato Tasso e trasformato in musica da Léo Delibes. Una rappresentazione che mancava da tempo a Covent Garden: creata e portata al successo nel 1952 grazie alle magistrali coreografie di Sir Frederick Ashton, la pièce ha avuto un momento di pausa fino al 2004, anno in cui la compagnia inglese, sotto la direzione di Christopher Newton, ha deciso di riprendere fedelmente l’eredità del noto coreografo e di ridare lucentezza ad uno spettacolo così bello ed intenso. Il balletto è un vero e proprio crocevia di emozioni: la storia, che riporta ai miti greci, racconta di Sylvia, ninfa bellissima ma molto innocente, che si innamora di Aminta, semplice pastore. La protagonista verrà rapita da Orion ma grazie ad Eros, dio dell’amore, gli amanti, nonostante le difficoltà, vengono riuniti. Una storia resa ancor più magica dalle musiche quasi fiabesche di Léo Delibes, compositore molto spesso ricordato soltanto per aver messo in melodia la storia di Coppélia: le atmosfere riportano nell’antica Grecia e permettono allo spettatore di ...
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