“La lezione quotidiana di danza, di qualunque stile, di qualunque tecnica essa sia, non deve avere per obiettivo l’acquisizione di un nuovo virtuosismo né l’insistenza su quello già conseguito. Non è una ginnastica, è una presa di coscienza”. Maurice Béjart Lettere a un giovane danzatore è il piccolo grande epistolario della Danza di nuovo disponibile nelle librerie grazie alla recente edizione curata da Lindau. Nato dall’idea di uno dei più grandi danzatori e coreografi del xx secolo, Maurice Béjart, Lettere a un giovane danzatore è diventato un classico immancabile nelle librerie degli amanti della Danza e non solo. Scritto in occasione del Natale dell’anno 2000, Béjart parla ad un giovane allievo di che cosa sia la Danza, sua passione da sempre e, soprattutto, di come raggiungere una formazione completa, quasi mistica, dove la tecnica viene assimilata ed interiorizzata al punto da riuscire a mettere in scena non la Danza che tutti conoscono ma, solo ed unicamente, la propria Danza, quella che tutti gli spettatori riconoscono in quel danzatore che non è un semplice esecutore ma un vero interprete. Maurice Béjart (1 gennaio 1927 – 22 novembre 2007), attraverso la sua esperienza consacrata nel mondo della Danza, offre preziosi consigli ai giovani ballerini. L’artista, ormai ...
Read More »Tag Archives: Maurice Bejart
“Continua a sorridere”: intervista a Marek Różycki
Marek Różycki, originario della Polonia si forma alla “Poznan State Ballet School” dove studia con il metodo Vaganova. Il suo primo impegno professionale è con il “Polish Dance Theatre”, sotto la guida del Maestro Conrad Drzewiecki, in quel momento il coreografo più innovativo della scena tersicorea polacca. Entra poi a far parte del “Bremer Dance Theatre” diretto da Reinhild Hoffman. Nel 1982 arriva a Berlino alla “Deutsche Oper Berlin” e nel 1990 diviene primo ballerino. In questo periodo inizia anche la sua carriera di coreografo. Approda poi alla “Staatsoper Berlin” sotto la direzione di Michael Denard, dove ricopre i ruoli di primo solista, maestro del corpo di Ballo, maestro di ballo e coreografo, ampliando così la sua esperienza nel mondo della danza. È stato poi invitato in Danimarca come primo maestro di ballo e assistente coreografo di Peter Schaufuss e della sua Compagnia. Per un anno crea coreografie ed insegna in tutta Europa. All’“Institut de Recherche et de Pédagogie Chorographiques” di Parigi del “Centre National de Danse” riceve, con Diplôme d’Ètat, il titolo di professore per la danza classica. Bertrand D’At, direttore del “Ballet du Rhin”, lo vuole insegnante ospite residente per la compagnia e professore di danza classica al ...
Read More »La scena rivela la verità su chi si è: intervista a Lorena Baricalla
Artista internazionale dai molteplici talenti Lorena Baricalla è Etoile, Cantante ed Attrice nonché Coreografa, Writer e Produttrice. Ha sviluppato la sua carriera in più di 35 paesi nel mondo, in teatro e televisione. Nata da una famiglia di Monaco da più di cinque generazioni con origini italiane, francesi, ceche e tedesche, vive da sempre a Monte-Carlo. Lorena Baricalla scopre la danza all’età di quattro anni quando incontra la grande maestra russa Marika Besobrasova, della quale sua madre era stata l’allieva, ed esprime da quel momento il suo desiderio di danzare. È per lei del tutto naturale decidere a dodici anni di farne una carriera e segue per questo una formazione professionale all’Accademia di Danza Classica “Principessa Grace” di Monte-Carlo diretta da Marika Besobrasova. Si diploma giovanissima, a diciassette anni, ottenendo il massimo dei voti “Mention Très Bien”. Sulle scene dall’età di quattro anni, ottiene a dieci anni il suo primo contratto professionale per una serie di spettacoli alla “Salle des Etoiles” di Monte-Carlo. Dai quattordici ai sedici anni lavora anche nei balletti delle Stagioni Liriche dell’Opera di Monte-Carlo. Partecipa ai numerosi spettacoli organizzati dall’Accademia nel Principato, in Italia e in Francia danzando il repertorio classico. A conclusione dei suoi ...
Read More »La Danza è speranza: intervista a Damiano Artale
Damiano Artale è nato a Siracusa nel 1987. All’età di sedici anni viene ammesso alla “Scuola di Ballo dell’Accademia d’Arti e Mestieri dello Spettacolo Teatro Alla Scala” e si diploma nel 2007. Nella stagione 2007/08 danza nel “Ballet de l’Opéra National du Rhin” a Mulhouse (Francia), in creazioni di W. Forsythe, M. Béjart, J. Godani, L. Childs. Nel 2008 vince il premio Danza&Danza come miglior talento italiano. Dal 2008 al 2013 è danzatore al “Ballet du Grand Theatre de Geneve” (Svizzera) dove danza anche in coreografie di A. Foniadakis, E. Gat, F. Ventriglia, S. Teshigawara, B. Millepied, J.-C. Maillot. Dal settembre 2013 fa parte di Aterballetto. Caro Damiano, raccontiamo per i nostri lettori com’è nata la tua passione per la danza? Ho sempre danzato da che ne ho memoria, la passione potrei definirla congenita. Mia sorella maggiore era una majorette a livello agonistico e io all’età di tre anni ero già la mascotte del suo gruppo. Dopo alcune esperienze in Sicilia sei approdato a Milano alla Scuola di Ballo del Teatro alla Scala. Qual è stato il primo impatto? Mi sentivo in un film, avevo intensificato gli studi della danza classica solo nei due anni precedenti all’ammissione scaligera (prima ...
Read More »Ricerca gestuale e visione antropologica del corpo: “Col corpo capisco#1” di Adriana Borriello
Il 9, 10 e 11 giugno 2017, il Teatro Tor Bella Monaca di Roma ospita la Compagnia Adriana Borriello con Col corpo capisco #1, coreografia di Borriello, su musica di Roberto Paci Dalò, interpreti Borriello, Donatella Morrone e Ilenia Romano, produzione Atacama con il contributo di MiBACT, co‐produzione Orizzonti Festival, Giardini Pensili e Spazio Aereo Venezia. Nata ad Avellino e diplomata all’Accademia Nazionale di danza a Roma, al Liceo coreutico sperimentale e al Mudra di Maurice Béjart, Borriello partecipa alla fondazione del gruppo belga Rosas di Anne Teresa de Keersmaeker. Poco più che ventenne, crea in Francia la propria compagnia manifestando le caratteristiche del suo linguaggio coreografico, una danza limpida, pura nella struttura gestuale e musicale, e allo stesso tempo diretta e di forte impatto teatrale. Negli anni l’artista ha concentrato il suo lavoro sulla relazione tra suono e movimento, intesi come strumenti di ricerca gestuale e su una visione antropologica del corpo, coniugando con successo concetti apparentemente antitetici, come originalità e ordinarietà, individualità e coralità. E’ sulla base di questa visione artistica che prende vita Col Corpo Capisco#1, opera intensa e toccante, la cui essenza è proprio la comunicazione tra corpo e corpo attraverso movimento, musica e danza, al fine ...
Read More »Ouverture scoppiettante a ParmaEstate 2016 col Béjart Ballet Lausanne
In apertura dell’edizione 2016 di ParmaEstate, la rassegna estiva del Teatro Regio di Parma, va in scena presso il Cortile della Pilotta il Béjart Ballet Lausanne, precisamente il 21 e 22 giugno alle ore 21:30. La rinomatissima compagnia del compianto Maurice Béjart, diretta artisticamente dall’“erede” Gil Roman, presenta per l’occasione una quaterna di capolavori di repertorio, nonché una prima italiana del coreografo di Alès. Ad “aprire le danze” è Suite Barocco, composizione animata dalle note della musica barocca del XVIII secolo, in cui spiccano i costumi realizzati dal celebre stilista italiano scomparso Gianni Versace, rimaneggiati per l’occasione da Henri Davila, costume designer della compagnia. L’immaginario ricreato, grazie anche alle luci di Dominique Roman (allestitore dell’illuminotecnica per ognuna delle opere della soirée) vuole essere quello legato al vis-à-vis dell’Uomo con la Morte, un incontro volutamente sfumato nella sua essenza fino a trasformarsi (quasi) in un sogno. Segue Étude pour une Dame aux camélias, andato in scena per la prima volta nel 2001 come parte dello spettacolo Le Même et UN AUTRE. Si tratta di un assolo femminile, eseguito sulla musica di Fryderyk Chopin e Francesco Cilea, dove la protagonista rappresenta il sogno d’amore che, come la bellezza di un fiore, ...
Read More »Béjart Ballet Lausanne al Carlo Felice di Genova, con un’ospite speciale…
In scena dal 12 al 15 novembre al Carlo Felice di Genova la compagnia del Béjart Ballet Lausanne, con un programma misto che omaggia il grande coreografo fondatore della compagnia, Maurice Béjart, attraverso i suoi più noti successi, ma che non dimentica il presente della compagnia, un presente che dal 2007 è rappresentato da Gil Roman che porta anche a Genova una delle sue coreografie. In programma infatti sono Il mandarino meraviglioso, ispirata a Béjart dall’opera (o pantomima) di Bartòk, che narra di una ragazza e del suo fascino sfruttato da dei banditi, e completata da ispirazioni cinematografiche riprese dal coreografo dai film di Fritz Lang. E il celeberrimo Bolero, così celebre che ormai dire “Bolero di Ravel” è scontato quanto dire “Bolero di Béjart”: una coreografia che come la musica che l’accompagna è molto nota eppure ogni volta nuova, nella sua personificazione di melodia e ritmo e nella resa visiva e viva di un rito, un rito sacro della primavera, probabilmente. Ma anche una coreografia versatile, che nell’assolo può essere interpretata sia da un uomo che da una donna: e sarà una splendida ballerina a interpretarlo nella replica del 14 novembre alle 20.30: Diana Vishneva, interprete di formazione classica ...
Read More »Attualità – Prossimo addio alle scene per Sylvie Guillem
Gallery la notizia attraverso le immagini L’étoile Sylvie Guillem ha annunciato recentemente in una intervista di voler lasciare le scene alla fine del 2015, all’età di 50 anni. E’ una ballerina straordinaria, vera diva dei nostri giorni, che ha segnato un profondo cambiamento nel mondo della danza. Nominata da Rudolf Nureyev étoile dell’Opera di Parigi a soli 19 anni. Ha ballato tutti i ruoli del repertorio classico, memorabile la Cenerentola di Nureyev, ma si è anche rivelata una straordinaria danzatrice contemporanea (si pensi alle sue interpretazioni di alcune coreografia di Béjart o Forsythe). Sylvie Guillem ha inoltre dichiarato che l’ultima sua esibizione si terrà in Giappone, dove è molto amata, con il Tokyo Ballet compagnia con la quale lei lavora di consueto, per diversi titoli in repertorio di Maurice Béjart. Sara Zuccari Direttore www.giornaledelladanza.com
Read More »La pasionaria della danza a Torino Danza Festival 2014
In occasione di Torino Danza Festival 2014, il 30 settembre e il 2 ottobre 2014, la Compagnia di danza Maguy Marin proporrà due prime italiane, BiT e Nocturnes, dirette e coreografate dalla stessa Maguy Marin. Soprannominata, non a caso, la pasionaria della danza, per l’utilizzo della sua notorietà a fini sociali e per la forza e la passione con cui traduce il suo pensiero (spesso politico) in movimento, la coreografa è apprezzata a livello internazionale per la coerenza del suo lavoro, un appello per salvare un mondo malato, in cui si intravede rabbia, nascosta dietro uno humour ironico e a volte grottesco. Nata in Francia da genitori fuggiti dal regime franchista, la Marin è certamente la maggior esponente della nouvelle danse francese ed è fondatrice e direttrice artistica della Compagnie Maguy Marin di Tolosa. Formatasi al Mudra a Bruxelles con i grandi Maestri Maurice Béjart, Alfons Goris e Fernand Schirren, la Marin elabora un percorso artistico che la conduce a sondare nuovi territori nella creazione coreografica contemporanea, fino a diventare l’interprete principale della cosiddetta non-danza, che consiste in un percorso creativo ‘a togliere’, ossia a semplificare coreografie e scenografie per lasciar erompere dai corpi dei danzatori la potenza e l’intensità del ...
Read More »Luciana Savignano: una vita per la danza, la carriera di una grande ballerina
Luciana Savignano nasce a Milano il 30 novembre del 1943. La sua è la classica fiaba della semplice bambina che scopre dentro di sé una passione ed un talento così forte da trasformarla presto in una stella. All’età di nove anni fu infatti portata dai genitori alla Scala di Milano a vedere il balletto classico per antonomasia: Il “Lago dei Cigni”; la musica, il teatro, i tutù… capì subito che quella sarebbe stata la sua vita. Decise così in quell’occasione che voleva diventare una ballerina e trovò subito il consenso del padre, egli stesso amante del teatro. Nel 1953 superò l’esame di ammissione alla scuola di ballo del teatro alla Scala di Milano e qui si formò conseguendo il diploma nel 1962. Sin dall’infanzia rivelò un insopprimibile istinto al movimento, al quale sapeva abbandonarsi con facilità grazie all’agilità del suo corpo, alla sua grazia innata, alla flessibilità e versatilità delle sue membra che sembravano ascoltare e rispondere al ritmo interiore. Di quegli anni ricorda con tenerezza la sua prima insegnante, Edda Martgnoni, che riuscì a darle quella dolcezza di cui una bambina timida come lei aveva strettamente bisogno. Appena diplomata partì per mosca, per perfezionarsi presso il teatro Bolshoi, insieme ...
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