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Opéra Garnier – Paris: “Bluebeard” di Pina Bausch

Dal 22 giugno al 14 luglio 2024, all’Opéra Garnier di Parigi andrà in scena Bluebeard, pièce creata nel 1977 da Pina Bausch. La coreografia, ispirata all’opera lirica Duke Bluebeard’s Castle di Bela Bartók, a sua volta ispirata dal racconto La Barbe bleue di Charles Perrault e al dramma Ariane et Barbe-Bleue di Maurice Maeterlinck, trasforma il palco nello spazio di un rituale intenso e selvaggio: quello di un uomo che si confronta con la sua sete di potere, i suoi desideri e le sue fantasie. In un castello il cui pavimento è disseminato di foglie morte, quasi a voler suggerire che si è in presenza di una giungla arida e desolata, un uomo aziona compulsivamente un registratore. Circondato da figure che lo perseguitano, ascolta e riavvolge, senza sosta, il nastro magnetico. La musica, continuamente interrotta e fatta ripartire, risulta spezzata, quasi a ripetere, a livello acustico, l’azione omicida compiuta da Jan Minarik-Barbablù che fa a pezzi le proprie mogli. Oltre ai due protagonisti, in scena, danzatori e danzatrici formano a loro volta delle coppie, forse proiezioni della coppia principale, di cui ripetono i movimenti e i tic, sia pure in momenti diversi, tuffandosi a capofitto in una coreografia che mette ...

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Trittico contemporaneo firmato da Bouché, Childs, Forsythe

La grande danza contemporanea è di scena al “Théâtre de la Ville – Sarah Bernhardt” di Parigi con il “Balletto dell’Opéra National du Rhin” diretto da Bruno Bouché (dal 22 al 25 maggio). La Ccompagnia francese con base a Mulhouse propone “Songs from Before”, creato da Lucinda Childs nel 2009, traendo ispirazione tanto dal romanziere Haruki Murakami quanto dalla musica post-minimalista di Max Richter. Questa coreografia è accompagnata da “Bless-ainsi soi-IL”, un duetto che Bruno Bouché ha creato basandosi sulla storia biblica della lotta tra Giacobbe e l’Angelo. Infine, “Enemy in the Figure”, creato da William Forsythe nel 1989, è entrato nel repertorio dell’ensemble nel 2023. Con “Songs from Before”, Lucinda Childs crea un pezzo raro e intimo. Rivelando un lirismo malinconico raramente presente negli altri suoi pezzi. “Bless-fait-il-IL” è un duo potente che per Bruno Bouché diventa oggetto di una spiritualità che si incarna mediante un’intensa sensualità. Infine, “Enemy in the Figure”, rimane uno dei brani più misteriosi del grande coreografo William Forsythe. In un disordine di oggetti ingombranti e violenti raggi di luce che graffiano l’oscurità, i danzatori si lanciano in avanti con tutta la loro giovinezza, resistono alla minaccia ambientale e sembrano abbracciare lo spazio. L’OnR Ballet ...

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Clotilde Vayer

Intervista a Clotilde Vayer: doppia Direttrice al San Carlo

Già maître de ballet e assistente alla direzione del corpo di ballo dell’Opéra di Parigi, prima sotto la direzione di Benjamin Millepied e successivamente con Aurélie Dupont, Clotilde Vayer ha iniziato i suoi studi all’età di sette anni e si è formata presso la Scuola di Ballo dell’Opéra di Parigi. Tra i suoi professori e coaches si ricordano Gilbert Meyer, Ghislaine Thesmar, Yvette Chauviré, Max Bozzoni, Patricia Ruanne, Patrice Bart, Genia Polyakov. A soli quindici anni entra a far parte del corpo di ballo dello stesso teatro ottenendo un permesso speciale dal Ministero della Cultura. Ha vinto la medaglia d’oro al “Concorso Internazionale di Varna” nel 1977, e nel 1986 viene nominata prima ballerina all’Opéra di Parigi, dove lavora a stretto contatto, tra i tanti, anche con Rudolf Nureyev che la vuole tra i membri di “Nureyev and friends”. Nel 1996 viene nominata assistente Maître de Ballet dall’allora direttrice della danza Brigitte Lefevre. Nel 1998 viene nominata ufficialmente Maître de Ballet. Dal 2014 è Associata alla Direzione della Danza. Collabora con numerosi coreografi, rimonta alcuni grandi balletti in Francia e all’estero e partecipa alla creazione di “Romeo e Giulietta” di Sasha Waltz, “Fragment Sketches” di Susanne Linke e “Appartement” di ...

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A Terni Cristiana Morganti con il nuovo assolo “Behind the light”

Al Teatro Secci di Terni, nell’ambito della Stagione 2023/2024, mercoledì 20 e giovedì 21 marzo alle ore 20.45 in scena la danza con “Behind the light”, nuovo assolo di Cristiana Morganti, artista italiana di base a Wuppertal, storica danzatrice e interprete di Pina Bausch. Uno sfogo, una confessione, un monologo danzato, parlato, urlato. Una riflessione sulla crisi esistenziale e artistica di una coreografa/danzatrice durante e dopo la pandemia. Tra disperazione ed ironia, un racconto tragicomico, poetico e autobiografico che parte dal quotidiano per sollevare lo sguardo verso un nuovo inizio. Dopo il successo di “Moving with Pina” e “Jessica and Me” tutt’ora in tour, e dopo aver firmato altri tre spettacoli come autrice e coreografa (“A Fury Tale” del 2016, “Non sapevano dove lasciarmi” del 2017 e “Another Round for Five” del 2019) e dopo il Trio “In Another Place” creato nel 2021 in collaborazione con il danzatore Kenji Takagi e la violoncellista Emily Wittbrodt, ecco un nuovo assolo dell’artista italiana di base a Wuppertal, che fin dalle prime battute conferma e rilancia, alla luce di una nuova maturità interiore, la grande ironia alternata a momenti di intensa poesia che sono la sua cifra distintiva.   Spettacolo fortemente autobiografico, che ...

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Premio Danza Carlo Gesualdo: al via la terza edizione

Si svolgerà al Teatro Carlo Gesualdo di Avellino, dal 12 al 14 aprile 2024, la terza edizione del Premio Danza Carlo Gesualdo, tratto da un’idea di Guendalina Manzi, con la direzione artistica di Fabrizio Esposito. Il Premio si avvale del patrocinio del Comune di Avellino e della collaborazione con Esmeralda di Guendalina Manzi, Academy Dance di Piera Guariniello – Art Director Fabrizio Esposito e della partnership con il Centro Nazionale Sportivo Libertas Campania. Il programma è quello delle grandi occasioni con grandi nomi del panorama coreutico internazionale. A inaugurare il Premio, il 12 aprile 2024, l’étoile e coreografo internazionale Giuseppe Picone, dal giornalista e scrittore Roger Salas, il direttore di Ajkun Media Arts di New York Leonard Ajkun, le étoile del Balletto di Cuba Vittorio Galloro e Arianne Lafita Gonzalvez, la coreografa Roberta Fontana, il maître de ballet Fabio Gison e l’acclamato Enrico De Marco per l’hip hop.  E sempre venerdì 12 aprile prenderà il via anche la mostra fotografica ad ingresso libero dedicata a Pina Bausch – Founder of Tanztheater Wuppertal, dal titolo Pina vieni a ballare con me, a cura di Francesco Carbone. In occasione della vetrina nazionale di Domenica 14 aprile 2024 saranno protagonisti ancora Giuseppe Picone, Roger Salas, Leonard Ajkun, il ...

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Lutz Förster a Les Étoiles nel segno di Pina Bausch

Che il gala internazionale di danza Les Étoiles non sia “il solito gala” si sa. Da sempre, nelle sue scelte il Direttore Artistico Daniele Cipriani affianca ai brani più amati del repertorio di tradizione, novità coreografiche (spesso viste per la prima volta in Italia) e, alle stelle del balletto classico, interpreti altrettanto importanti di altri generi di danza. Nel quadro della collaborazione tra Daniele Cipriani Entertainment e Fondazione Musica per Roma, i quattro appuntamenti romani con Les Étoiles si terranno nella grande Sala S. Cecilia dell‘Auditorium Parco della Musica Ennio nei giorni 15 marzo (ore 21), 16 marzo (doppio spettacolo, ore 16.30 e 21) e 17 marzo (ore 16.30). In quell’occasione, accanto alle stelle già annunciate – Bakhtiyar Adamzhan, Sergio Bernal, Alessandro Frola, Claudia García Carriera, Dani Hernández, Isaac Hernández, Maia Makhateli, Roman Mejia, Tiler Peck, Giada Rossi, Daniil Simkin – e all’étoile a sorpresa il cui nome è ancora coperto dal segreto, ci sarà anche, come ospite speciale, un nome storico del teatrodanza: il tedesco Lutz Förster. Nel corso di una carriera quasi cinquantennale, Lutz Förster ha danzato nella José Limón Dance Company (è stato un indimenticabile Iago ne La pavana del Moro, per un certo periodo anche condirettore della compagnia newyorkese), nonché per il regista Bob Wilson. Inesauribile e preziosa è stata la ...

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Kontakthof

“Kontakthof” di Pina Bausch all’Opéra Garnier de Paris

Dal 2 dicembre 2022 al 1 gennaio 2023 all’Opéra Garnier de Paris andrà in scena uno dei capolavori di Pina Bausch: Kontakthof, con le étoiles, i primi ballerini e il corpo di ballo dell’Opéra. Kontakthof è la terza opera di Pina Bausch a entrare nel repertorio del Balletto dell’Opéra de Paris dopo La Sagra della Primavera (1997) e Orfeo ed Euridice (2005) contiene tutti gli elementi dell’universo della coreografa tedesca: amore, angoscia, violenza, desiderio, tristezza ma anche molto umorismo in una scenografia di Rolf Borzik arricchita dal disegno luci di Jo Verlei. Una grande sala da ballo dalle pareti grigie, uomini in abito scuro e donne in abiti di raso e tacchi alti si incontrano, si incrociano, si confrontano e si fissano. La danza è interrotta da sequenze trasmesse da un microfono: ricordi, frammenti di vita… questa grande opera di teatro-danza di Pina Bausch, creata nel 1978 a Wuppertal per ventisei danzatori, che debuttò al Sadler’s Well nel 1989, evoca nostalgie e desideri sbagliati. Considerata una delle più importanti creazioni di Pina Bausch, è un’opera che richiede una forte espressività e che rivela la personalità di ciascuno degli interpreti. Nel corso degli anni l’opera è stata rappresentata in diverse forme: ...

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Le Sacre du printemps / common ground[s] al Festival dei Due Mondi di Spoleto

La sezione Danza del Festival dei Due Mondi inaugura con il dittico Le Sacre du printemps / common ground[s] (dal 24 al 27 giugno, Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti) che segna il ritorno a Spoleto, dopo 13 anni, di un lavoro della leggendaria Pina Bausch e con la performance Through the Grapevine (25-26 giugno ore 21.30, Teatro romano) di Alexander Vantournhout, coreografo belga tra i più interessanti della nuova generazione. Lavoro irrinunciabile per comprendere l’estetica della Bausch, Le Sacre du printemps contiene le radici più profonde del suo metodo e linguaggio. Protagonista assoluta è, infatti, la danza, costruita secondo una limpida lettura della partitura musicale e scandita da assoli lancinanti e bruschi giochi di massa. Sul palco, uno strato di terra e i danzatori nei loro gesti quasi ossessivi, intorno e accanto all’Eletta, la vittima sacrificale, in rosso. In questo programma in due parti, che segna la prima collaborazione tra Pina Bausch Foundation (Germania), École des Sables (Senegal) e Sadler’s Wells (UK), Le Sacre du printemps di Pina Bausch è interpretato per la prima volta da una compagnia di danzatori africani. Oltre al Sacre, il dittico presenta common ground[s], un nuovo lavoro ideato, interpretato e ispirato alle vite di due donne straordinarie: Germaine Acogny e Malou Airaudo. Le due leggende della danza, Germaine Acogny, ...

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Auf dem Gebirge hat man ein Geschrei gehört

All’Opéra de Lyon “Auf dem Gebirge hat man ein Geschrei gehört” di Pina Bausch

A quasi 40 anni dalla sua creazione, i ballerini dell’Opéra de Lyon riportano in scena Auf dem Gebirge hat man ein Geschrei gehört (Sulla montagna si è sentito un grido), una delle prime opere di Pina Bausch, che debuttò in prima mondiale il 13 maggio 1984. Lo spettacolo, che sarà in scena dal 28 giugno al 7 luglio 2022,  è una produzione Opéra de Lyon in associazione con la Fondazione Pina Bausch e Peter Pabst. La paura, in tutte le sue forme, è il tema centrale di questo spettacolo. Getta la sua ombra diffusa su un universo di terra marrone, morbida e sporca che ricopre il palcoscenico − un’invenzione di Peter Pabst, geniale scenografo − e si incarna nella figura di un macabro clown, un potenziale carnefice che fa scoppiare uno dopo l’altro, senza battere ciglio, i palloncini gonfiabili che tira fuori dal suo costume da bagno. Un orco degli incubi infantili, un mostro di tutte le nostre paure, la sua presenza provocatoria apre la palla dell’agitazione. Un mondo tormentato. Ma con quel senso di ambiguità di cui Pina aveva il segreto, lo spavento si mescola al comico e le situazioni passano dal realismo all’assurdo. La paura è sempre esistita ...

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Boris Charmatz nominato direttore del Tanztheater Wuppertal Pina Bausch

È il ballerino e coreografo Boris Charmatz a prendere in carico il Tanztheater Wuppertal Pina Bausch, compagnia storica di primo piano creata nel 1973 dall’artista tedesco, a Wuppertal (Germania), a partire da settembre 2022. Questo appuntamento, annunciato ufficialmente giovedì 21 ottobre dal consiglio di amministrazione della compagnia, intende rilanciare la traiettoria di questa istituzione che, dalla morte fulminea di Pina Bausch nel 2009, è alla ricerca di un nuovo futuro, tra repertorio e creazione. Ballerino, coreografo, ma anche creatore di progetti sperimentali come l’effimera scuola Bocal, il Museo della Danza o [campo], una futura istituzione senza pareti né tetto, Boris Charmatz sottopone la danza a vincoli formali che ridefiniscono il campo delle sue possibilità. . La scena funge da abbozzo in cui gettare concetti e concentrati organici, per osservare le reazioni chimiche, le intensità e le tensioni che scaturiscono dal loro incontro. Dopo aver studiato alla scuola di danza dell’Opéra National de Paris e al Conservatorio Nazionale di Musica e Danza di Lione, ha creato ed eseguito con Dimitri Chamblas À bras-le-corps (1993), un pezzo fondamentale presentato ancora oggi ed entrato nel repertorio del Balletto dell’Opera Nazionale di Parigi nel 2017.Seguì una serie di pezzi storici, tra cui Aatt enen tionon (1996), herses (une tard Introduction) (1997), Con forts ...

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