“Napoli, o il pescatore e la sua sposa” è un balletto in tre atti su coreografia di August Bournonville con musica composta da Niels W. Gade, Hans Christian Lumbye, Edvard Helsted, Holger Simon Paulli. Fu rappresentato per la prima volta al Teatro Reale di Copenaghen il 29 marzo 1842 con interpreti principali Auguste Burnonville nel ruolo protagonista di Gennaro e Caroline Fjeldsted nel ruolo principale di Teresina. Persuaso dal suo amico Hans Christian Andersen a viaggiare per l’Italia, Bournonville è stato ispirato a recarsi Napoli, e così è nato questo balletto tipicamente romantico ma al contempo capace di manifestare una moltitudine di colori tra atmosfere vivaci e pittoresche ispirate ai suoi vibranti abitanti. Nel balletto si rispecchiano elementi caratteristici dell’epoca coreutica in cui è nato: l’interesse per la vita della gente comune, l’importanza data alla trama, la danza usata come tramite espressivo per narrare al meglio la storia. Dalla scena di apertura del mercato al trionfante e romantico tableau finale, “Napoli” è da sempre un’esperienza teatrale e tersicorea ricca di sfumature. È considerato tra i balletti più famosi di Bournonville e nonostante oggi ne venga rappresentato solitamente solo il terzo atto (variazione dei solisti) la versione integrale del balletto fa ...
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Applausi, ovazioni e grande successo per il “Gala Fracci” alla Scala [RECENSIONE]
Carla Fracci è stata una delle ballerine più celebri e amate del ventesimo secolo. Nata a Milano il 20 agosto 1936, ha iniziato la sua carriera alla autorevole Scuola di Ballo del Teatro alla Scala sotto l’attenta guida di Edda Martignoni, Paolina Giussani, Vera Volkova ed Esmée Bulnes, diplomandosi nel 1954, diventando prima ballerina nel 1958 ed in seguito étoile. Nel 1981 il “New York Times” la definì a ragion veduta “prima ballerina assoluta” (titolo assegnato in passato solamente alle più grandi, tra cui Pierina Legnani, Mathilde Kschessinska, Alicia Markova, Galina Ulanova, Alicia Alonso, Maya Plisetskaya, Eva Evdokimova, Margot Fonteyn, Alessandra Ferri, Yvette Chauviré e poche altre). La sua interpretazione di “Giselle” è considerata ancora oggi leggendaria e ha reso il balletto romantico per eccellenza un simbolo della sua nobile arte. La Fracci è stata una figura chiave, lavorando con compagnie di fama mondiale e collaborando con alcuni dei più grandi ballerini della sua epoca, come Rudolf Nureyev, Eric Bruhn, Vladimir Vasiliev, Paolo Bortoluzzi, Roberto Fascilla, Gheorghe Iancu (presente in platea al Gala), Mario Pistoni, Patrick Dupond, Andris Liepa e Mikhail Baryshnikov. La sua vita è stata un’espressione di grazia, talento e dedizione, che ha lasciato un’impronta indelebile. La sua ...
Read More »A Parmadanza il “Tristan and Isolde” con Teshigawara-Sato
Per la prima volta a “Parmadanza” e al Teatro Regio di Parma, sabato 6 aprile 2024, ore 20.30, Saburo Teshigawara, insieme a Rihoko Sato, porta in scena “Tristan and Isolde”, sua creazione del 2016 ispirata a una delle storie d’amore più struggenti di tutti i tempi, resa immortale nel 1859 dall’opera omonima di Richard Wagner. Lo spettacolo è realizzato con il supporto di Agency for Cultural Affairs of Japan. Il coreografo giapponese, Leone d’Oro alla carriera nel 2022, trasfigura questo amore irrealizzabile e le sue tragiche conseguenze in un movimento unico per due interpreti. Anche se la musica di Wagner è parte integrante dello spettacolo, Teshigawara riporta la vicenda tragica a una dimensione più essenziale, mettendo in scena il dolore di questo difficile amore, alimentato dalla sete di un desiderio che non può essere soddisfatto e che alla fine può trovare pace soltanto nella morte. Incarnando questi infelici amanti, i due danzatori diventano messaggeri di un’esperienza sensoriale altrimenti indicibile, capaci di una comprensione esclusivamente affettiva in cui il corpo diventa prolungamento e mediatore in un percorso di movimenti e luci, anch’esse firmate da Teshigawara. Per “La danza dietro le quinte”, ciclo di incontri a cura di Valentina Bonelli, Saburo Teshigawara ...
Read More »“Tristano e Isotta” di Joëlle Bouvier: il Romanticismo degli anni Duemila
Mercoledì 27 gennaio alle ore 21 al Teatro Comunale di Ferrara va in scena in prima nazionale Tristano e Isotta del Ballet du Grand Théâtre de Genève, coreografato da Joëlle Bouvier. Il Ballet torna a calcare il palcoscenico ferrarese dopo ben 12 anni, arricchendo enormemente il già corposo cartellone della sezione danza. Il lavoro s’ispira fortemente all’opera di Richard Wagner ed è a dir poco intrigante il sottotitolo che Bouvier attribuisce, “Salutami il mondo!”, quasi come se la stessa protagonista della storia lo esclamasse. Tristano e Isotta: uno dei grandi miti della letteratura medievale dove l’Amore, inevitabile, è al contempo devastante e liberatore. Le sofferenze e gli antagonismi trovano soluzione nella notte, nella morte. L’odio affianca la passione estrema e la musica, capolavoro del teatro musicale tedesco, riunisce gli amanti. (G. Clai). Una meravigliosa riproposizione, in chiave contemporanea, di un classico del Romanticismo: una pratica ormai assai comune nella nuova generazione di coreografi internazionali, dediti a rispolverare le opere appartenenti al repertorio di tradizione per donare loro una luce nuova, uno spirito più energico, una partitura scenica perfettamente al passo coi tempi. L’obiettivo è sempre quello di lanciare un messaggio chiaro, netto, senza orpelli, votato a innalzare i sentimenti ...
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