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Compie 103 anni l’ultima diva del balletto storico: Tatiana Leskova

Ci sono vite che non si misurano in anni, ma in lampi di grazia. In sospensioni d’aria. In quel gesto impercettibile in cui un braccio si solleva, una caviglia vibra, e tutto il mondo sembra fermarsi per un istante. 
Oggi Tatiana Leskova compie 103 anni, e la sua storia — rara, antica, scintillante — continua a vibrare come una corda tesa tra due secoli. Nata il 6 dicembre 1922 a Parigi da famiglia russa in esilio, nipote dello scrittore Nikolaj Leskov e discendente dell’aristocrazia imperiale, Tatiana porta nel proprio nome il suono delle grandi fughe, dei viaggi notturni, delle valigie chiuse in fretta dopo la Rivoluzione del 1917. La sua infanzia non è solo nostalgia: è una radice fertile, un orizzonte severo che si apre su una vita di dedizione assoluta all’arte. La bambina che cercava la luce A tredici anni, mentre i suoi coetanei ancora scoprono il mondo, Tatiana varca le porte dell’Opéra Comique di Parigi. È piccola, ma brilla. Lubov Egorova — grande étoile del Teatro Mariinsky, anche lei esule — ne scolpisce la postura, il rigore, la disciplina antica. 
La danza, per Tatiana, non è un gesto: è un destino, una promessa fatta alla vita. A sedici ...

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Il solista e primo ballerino Francesco Mariottini “allo specchio”

Il balletto classico preferito? Don Chisciotte. Il balletto contemporaneo prediletto? Bella Figura di Jiří Kylián. Il Teatro del cuore? Il Teatro Pergolesi di Jesi, il primissimo che ho calcato nella mia vita. Un romanzo da trasformare in balletto? Il grande Gatsby di Francis Scott Fitzgerald. Mentre un film da cui ricavare uno spettacolo di balletto? Pulp Fiction di Quentin Tarantino. Il costume di scena indossato che hai preferito? Il costume di Petruccio della Bisbetica Domata di Jean-Christophe Maillot, con Les Ballets de Monte Carlo. Quale colore associ alla danza? L’azzurro, il colore del cielo. Che profumo ha la danza? La danza profuma di legno caldo, l’odore semplice della fatica che diventa bellezza. La musica più bella scritta per balletto? Sicuramente Romeo e Giulietta di Sergej Sergeevič Prokof’ev. Il film di danza irrinunciabile? Billy Elliot. Non ha rivali! Due miti della danza del passato, uomo e donna? Rudolf Nureyev e Anna Pavlova. Il tuo “passo di danza” preferito? Il Pas de Chat. Chi ti sarebbe piaciuto essere nella vita reale tra i personaggi del grande repertorio di balletto classico? Sicuramente Basilio, carismatico, coraggioso e ama la sua Kitri con determinazione e senza tanti tormenti esistenziali. Chi è stato il genio per ...

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Svelati i cast della “Bella” alla Scala dedicata a Giorgio Armani

Proprio alla Scala Nureyev affidò, nel 1966, il debutto della sua Bella: a sessant’anni da quella prima assoluta a sei anni dalle precedenti recite torna in scena alla Scala, nello sfarzoso allestimento del premio Oscar Franca Squarciapino creato per la Scala nel 1993. Tredici recite, dal 18 dicembre al 13 gennaio, più la consueta Anteprima Giovani il 17 dicembre e con la recita di apertura del 18 dicembre dedicata a Giorgio Armani, il Corpo di Ballo scaligero diretto da Frédéric Olivieri si appresta a inaugurare la nuova Stagione di Balletto con uno dei titoli più amati e ardui del grande repertorio, che potrà far risplendere nei tanti ruoli in evidenza, i solisti e gli artisti delle danze di insieme, i protagonisti che tornano a ricoprire i ruoli principali e quelli che li affronteranno per la prima volta. Il cast di apertura vedrà in scena Nicoletta Manni e Timofej Andrijashenko nei ruoli di Aurora e del Principe Désiré (che ricopriranno anche il 31 dicembre e il 3, 7 e 10 gennaio). Doppio debutto per Alice Mariani e Navrin Turnbull (il 21 dicembre, poi il 2 e l’8 gennaio, ma che saranno anche in scena il 17 dicembre, per l’Anteprima Giovani). Sarà ...

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Lo Schiaccianoci dell’Accademia scaligera celebra 15 anni

È un appuntamento che da sempre scandisce le festività natalizie: ritorna in scena al Piccolo Teatro di Milano – Teatro Strehler l’incanto de Lo Schiaccianoci, interpretato da allieve ed allievi della Scuola di Ballo dell’Accademia Teatro alla Scala, con la coreografia del Direttore, Frédéric Olivieri. La produzione, che debuttò nel 2011, è ormai una tappa essenziale nel percorso formativo della Scuola di Ballo e un pilastro della fortunata collaborazione fra l’Accademia e il Piccolo. In scena dal 9 al 21 dicembre per ben quattordici recite, oltre 100 giovani talenti torneranno a misurarsi con uno dei titoli più celebri e tecnicamente impegnativi del balletto ottocentesco, nel raffinato allestimento scaligero firmato da Roberta Guidi di Bagno. Sulle celeberrime musiche di Pëtr Il’ič Čajkovskij, Frédéric Olivieri ha plasmato una versione dinamica che mantiene intatta l’onirica atmosfera dell’originale di Lev Ivanov, ma ne esalta la freschezza coreografica. L’incontro con questo capolavoro è fondamentale per ogni grande scuola di tradizione e questa produzione, entrata stabilmente nel repertorio della Scuola, chiede ai suoi giovanissimi interpreti non solo eccellenza tecnica, ma anche una notevole maturità espressiva e una padronanza dello spazio scenico, trasformando ogni replica in una vetrina del potenziale artistico dei futuri professionisti. Olivieri ha saputo ...

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L’evoluzione della danza e del balletto al maschile

1. Origini antiche: il corpo maschile come forza rituale Nelle società antiche la danza maschile era spesso: * rituale (riti religiosi, guerrieri, di passaggio) * comunitaria * legata a forza, resistenza, abilità fisica – Esempi: danze guerriere greche (Pirrico), danze tribali africane, danze sciamaniche asiatiche. 2. Medioevo e Rinascimento: la danza come arte di corte Tra XV e XVI secolo: * i nobili uomini partecipavano ai balli di corte * la danza richiedeva controllo, eleganza, postura. Nasce la danza codificata che porterà al balletto. Gli uomini iniziano a diventare maestri di danza nelle corti europee. 3. Il Balletto (XVII-XIX sec.): centralità e poi marginalizzazione Periodo barocco e classico * Alla corte di Luigi XIV gli uomini sono protagonisti (il re stesso danza). * Ruoli maschili energici, salti, tecnica virtuosistica. Ottocento romantico * Le donne diventano centro del balletto (ballerina eterea). * Gli uomini spesso hanno ruoli di sostegno (partner, porteur), anche se esistono grandi virtuosi. 4. Novecento: rivoluzione della mascolinità in danza Con la modern dance e l’avanguardia: * Isadora Duncan, Rudolf Laban, Martha Graham ridefiniscono il corpo maschile come espressivo, non solo “forte”. * Con Vaslav Nijinsky la danza maschile torna al centro: fisicità esplosiva, ruoli psicologici. * Negli ...

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“La Bella addormentata” inaugura la Stagione della Scala

Il balletto più sontuoso e sognante, quasi il “balletto per eccellenza”: La Bella addormentata nel bosco, al suo nascere a Pietroburgo nel 1890 vide svilupparsi una collaborazione esemplare fra coreografo (Petipa), musicista (Čajkovskij) e il direttore dei teatri imperiali Vsevoložskij, creatore anche dei costumi, per dispiegare davanti agli occhi dei nobili pietroburghesi la dorata e favolosa grandezza della corte del Re Sole. Proprio alla Scala Nureyev affidò, nel 1966, il debutto della sua Bella addormentata, lui stesso in scena a fianco di Carla Fracci, a interpretare quel titolo che nella sua vita artistica viene considerato un vero balletto-chiave. Della coreografia originale Nureyev seppe mantenere la straordinaria purezza, infondendo un respiro teatrale e drammatico nuovo, con una coreografia articolata e composita a rivelare le sfumature psicologiche dei personaggi, primo fra tutti il Principe. A sei anni dalle precedenti rappresentazioni torna in scena nell’allestimento del premio Oscar Franca Squarciapino, creato per la Scala nel 1993, splendido nello sfarzoso décor e nei preziosi costumi che rievocano la corte di Versailles. Anteprima Under30: 17 dicembre 2025 18, 21, 28, 31 dicembre 2025 2, 3, 4, 7, 8, 9, 10, 11, 13 gennaio 2026 LA BELLA ADDORMENTATA NEL BOSCO Balletto in un prologo e tre ...

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Nureyev e i Muppet: uno strano ma memorabile incontro

C’era un momento nella storia della televisione in cui l’eleganza del balletto classico incontrò la follia dei pupazzi: era l’episodio dello The Muppet Show con Rudolf Nureyev. Immaginate il grande ballerino, con la sua grazia leggendaria, in un teatro improvvisato tra Muppet irriverenti e pupazzi colorati. L’incontro era già di per sé surreale: il divo del palcoscenico mondiale e le creature più strampalate della cultura pop, tutti nello stesso spazio, pronti a creare magia. Nureyev, con la sua solita perfezione, si trovò a danzare in uno scenario che nessuno dei suoi colleghi avrebbe osato. In una delle scenette più memorabili, si esibisce in un pas de deux con una maialina-ballerina in tutù, nella parodia scherzosa del suo celebre Swan Lake, ribattezzata Swine Lake. La leggerezza dei suoi movimenti, la precisione di ogni arabesque e port de bras, rimanevano intatti, mentre il pupazzo si muoveva goffo e buffo, creando un contrasto irresistibile tra virtuosismo e comicità. Non si limitò a questo. Nureyev si cimentò in un duetto con Miss Piggy, cantando e interagendo come se fosse parte integrante del mondo dei Muppet. Per permettere la danza, fu costruito un pupazzo a corpo intero che replicava le movenze della celebre maialina, e ...

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Tributo a Rudolf Nureyev, il mito che continua a danzare

Dicembre 2025 si tinge di magia e movimento con il Gala di Danza – Omaggio a Rudolf Nureyev, uno degli eventi più attesi dagli appassionati di balletto classico e contemporaneo. La tournée italiana, che toccherà città come Sanremo, Legnano e Orvieto, porta sul palco un omaggio al ballerino che ha rivoluzionato il balletto mondiale con tecnica, eleganza e straordinaria presenza scenica. Organizzato per celebrare la figura leggendaria di Rudolf Nureyev, il gala si propone di raccontare la storia della danza attraverso estratti dei più grandi classici e momenti di pura virtuosità. I due atti della serata, della durata complessiva di circa 120 minuti, mescolano assoli e pas de deux tratti da titoli immortali come Il Lago dei Cigni, La Bella Addormentata nel Bosco, Don Chisciotte e Lo Schiaccianoci. Un’introduzione speciale è affidata a un omaggio filmato e a ricordi di Luigi Pignotti, storico collaboratore e amico di Nureyev, che racconta aneddoti e momenti di vita dell’artista. Il gala sarà visibile in diverse città italiane nel periodo natalizio, offrendo un’occasione unica di avvicinarsi alla danza di alto livello: Orvieto (TR) – Teatro Mancinelli, giovedì 18 dicembre 2025, ore 21:00 Legnano (MI) – Teatro Galleria, venerdì 19 dicembre 2025, ore 21:00 Sanremo ...

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“La Bella” apre la Stagione alla Scala 25/26: tutti i titoli in programma

La nuova Stagione di Balletto si compone di sette programmi, bilanciati fra cinque novità per la Scala e i suoi artisti, di cui uno a serata intera, e quattro riprese dal repertorio scaligero, tra cui La Bella addormentata e Don Chisciotte di Rudolf Nureyev e Giselle di Yvette Chauviré, balletti patrimonio della Scala, dei suoi danzatori e delle platee internazionali in cui sono stati negli anni presentati come biglietto da visita della Compagnia. Sarà una stagione ricca di eventi di grande importanza, uno su tutti l’arrivo per la prima volta alla Scala della Sagra della primavera di Pina Bausch. Verranno proposti stili molto differenti fra loro, per arricchire il repertorio con grandi firme che per la prima volta legano il loro nome al Teatro alla Scala e al suo Corpo di Ballo. Pina Bausch in primis, ma anche Ohad Naharin e Christopher Wheeldon, che arriva alla Scala per la prima volta, avendo il Corpo di Ballo scaligero presentato in prima nazionale nel 2005 Polyphonia, ma al Teatro Arcimboldi. Entra nei programmi del Ballo scaligero anche il nome di Jean-Christophe Maillot, la visione artistica di questo coreografo che si è molto evoluta stilisticamente in questi anni: verrà presentato un suo lavoro molto profondo e delicato, un genere di balletti importante da avere in repertorio, e che in alcune recite vedrà in scena l’étoile scaligera Roberto Bolle. Novità ma anche continuità: torna la firma di Wayne McGregor, con cui ...

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Il fotografo della danza Alessio Buccafusca “allo specchio”

Balletto classico preferito? Il Lago dei cigni. Balletto contemporaneo preferito? La Sagra della Primavera di Maurice Béjart. Il Teatro del cuore? Il Teatro San Carlo di Napoli. Un romanzo da trasformare in un balletto? Il Codice da Vinci scritto da Dan Brown. Un film da cui trarre uno spettacolo di balletto? Casablanca per la regia di Michael Curtiz, con Humphrey Bogart e Ingrid Bergman. Il costume che hai visto indossato in scena e che hai preferito? Il tutù nero del Lago dei Cigni. Quale colore associ alla danza? Il bianco come quello del Lago dei Cigni. Secondo te che profumo ha la danza? Il profumo del mare. La musica più bella scritta per il balletto? Quella del Lago dei cigni di Pëtr Il’ič Čajkovskij. Due miti della danza del passato, maschile e femminile? Carla Fracci e Paolo Bortoluzzi. Due miti della danza del presente, maschile e femminile? Eleonora Abbagnato e Roberto Bolle. Da fotografare qual è il tuo “passo di danza” preferito? L’Arabesque. Tra i ruoli del grande repertorio del balletto classico quale ti affascina maggiormente? Sicuramente quello di Giselle. Chi è stato il genio per eccellenza dell’arte coreografica? Maurice Béjart che ha regalato a milioni di persone i suoi ...

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