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Tag Archives: Rudolf Nureyev

Il National Ballet of Canada accoglie tre nuovi primi ballerini

La direzione del National Ballet of Canada ha annunciato che la stagione 2025/26 darà il benvenuto a tre nuovi ballerini principali: Chase O’Connell e Beckanne Sisk dell’Houston Ballet e Agnes Su dello Stuttgart Ballet. Sono lieto di dare il benvenuto a Chase, Beckanne e Agnes al National Ballet of Canada, ha dichiarato Muir. Questi artisti eccezionali portano con sé una profonda esperienza e una personalità che saranno delle aggiunte entusiasmanti al nostro roster. Non vedo l’ora di lavorare con loro in studio e di presentarli al pubblico del National Ballet nella stagione 2025/26. Chase O’Connell è nato a Fredericksburg, in Virginia. All’età di tredici anni, ha iniziato a studiare alla Kirov Academy of Ballet di Washington, DC. Ha studiato con Vladimir Djouloukhadze e Anatoli Kucheruk dal 2007 al 2009. Nel 2009, si è trasferito a Londra per studiare alla Royal Ballet School. Lì, ha studiato con Meelis Pakri e David Peden. Durante gli studi ha avuto il privilegio di esibirsi con l’English National Ballet nella loro produzione de Lo Schiaccianoci di Wayne Eagling nel 2010. Dopo aver studiato alla Royal Ballet School per due anni, O’Connell è entrato a far parte del Balletto dell’Opéra di Parigi per esibirsi nella loro produzione ...

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Auguri di buon compleanno al grande artista Carlos Acosta

  Compie gli anni Carlos Acosta, all’anagrafe Carlos Yunior Acosta Quesada (L’Avana, 2 giugno 1973) già celebre primo ballerino internazionale, direttore artistico e coreografo cubano naturalizzato britannico. Nato a L’Avana, undicesimo e ultimo figlio di Pedro Acosta e Dulce Maria Quesada, ha studiato danza all’Escuela Nacional Cubana de Ballet e prima ancora di ottenere il diploma, conseguito nel 1991 con il massimo dei voti, aveva fatto il suo esordio sulle scene italiane danzando accanto a Luciana Savignano al Teatro Nuovo di Torino e aveva vinto il Prix de Lausanne nel 1990. Su invito di Ivan Nagy, nel 1991 si è unito all’English National Ballet di Londra, con cui ha esordito nella danza polovesiana da Il principe Igor’. Nella stessa stagione ha danzato ruoli di primo piano nella Cenerentola, Le Spectre de la rose, Les Sylphides e ne Lo Schiaccianoci. Nel 1992 è tornato a Cuba per danzare con il Ballet Nacional de Cuba su invito di Alicia Alonso: la sua carriera con la compagnia è stata fulminea e l’anno successivo è stato proclamato primo ballerino. Il suo repertorio con la compagnia annoverava alcuni dei grandi ruoli del repertorio maschile, tra cui Albrecht in Giselle, Basilio in Don Chisciotte e Siegfried ...

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Addio alle scene per il grande primo ballerino Guillaume Côté

L’icona della danza canadese Guillaume Côté è pronto a dare l’addio alle scene il 5 giugno con la serata Adieu, dopo ventisei anni di danza. Grand Mirage è il suo nuovo lavoro creato appositamente per celebrare questa importante occasione e per onorare la sua eredità di principal e tra i primi coreografi associati nella storia del Ballet National of Canada. Il programma include anche il suo Boléro e le anteprime mondiali di Reverence e Kings Fall di Ethan Colangelo e Jennifer Archibald. Grand Mirage è una potente opera multimediale creata con il regista canadese Ben Shirinian. Un hotel chiamato Grand Mirage è la metafora calzante della transizione, in cui una figura centrale riflette sul passato e si affaccia su un futuro di nuove possibilità. Grand Mirage rende omaggio alla passione di Côté per la performance e la coreografia, catturando sia l’euforia di quest’ultimo momento sia la tristezza del dover dire addio. Un piccolo ensemble di uomini e una protagonista femminile definiscono il favoloso Bolero di Guillaume Côté, creato per il 60° anniversario del Diamond Gala del Balletto Nazionale nel 2012. Il pezzo si sviluppa sulla celebre musica di Maurice Ravel, partendo da un tema iniziale unico e sviluppando numerosi elementi che interagiscono ...

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Quattro anni fa Carla Fracci se ne andava in punta di piedi

  Carla Fracci (Milano, 20 agosto 1936 – Milano, 27 maggio 2021) è stata una delle più importanti ballerine della storia. Ha mosso i primi passi nel mondo della danza, sin da piccola, diplomandosi presso la Scuola di Ballo del Teatro alla Scala e da adolescente ha fatto le sue prime apparizioni su importanti palcoscenici. Ha interpretato ruoli sia drammatici che romantici, ha lavorato in televisione, in qualità di Étoile ha ballato nei più prestigiosi teatri al mondo con i più celebri coreografi al fianco di danzatori diventati leggendari. Ha diretto il Corpo di ballo del Teatro San Carlo di Napoli. È stata Ambasciatrice di buona volontà della FAO, poi Assessore alla Cultura della Provincia di Firenze e Direttrice del Corpo di ballo del Teatro dell’Opera di Roma. Nel 2013 è uscita, per Mondadori, la sua autobiografia Passo dopo passo. La mia storia a cura di Enrico Rotelli. Insieme al marito, il regista Beppe Menegatti (Firenze, 6 settembre 1929 – Roma, 17 settembre 2024), ha formato una coppia legata indissolubilmente alla danza e al teatro, quali ambasciatori culturali dell’Italia nel mondo. Bellezza tersicorea, grazia, magia, etereità hanno costellato la presenza artistica di Carla Fracci a coronamento di una straordinaria carriera ...

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Presentata la Stagione di Balletto del Teatro alla Scala 25/26

La nuova Stagione di Balletto si compone di sette programmi, bilanciati fra cinque novità per la Scala e i suoi artisti, di cui uno a serata intera, e quattro riprese dal repertorio scaligero, tra cui La Bella addormentata e Don Chisciotte di Rudolf Nureyev e Giselle di Yvette Chauviré, balletti patrimonio della Scala, dei suoi danzatori e delle platee internazionali in cui sono stati negli anni presentati come biglietto da visita della Compagnia. Sarà una stagione ricca di eventi di grande importanza, uno su tutti l’arrivo per la prima volta alla Scala della Sagra della primavera di Pina Bausch. Verranno proposti stili molto differenti fra loro, per arricchire il repertorio con grandi firme che per la prima volta legano il loro nome al Teatro alla Scala e al suo Corpo di Ballo. Pina Bausch in primis, ma anche Ohad Naharin e Christopher Wheeldon, che arriva alla Scala per la prima volta, avendo il Corpo di Ballo scaligero presentato in prima nazionale nel 2005 Polyphonia, ma al Teatro Arcimboldi. Entra nei programmi del Ballo scaligero anche il nome di Jean-Christophe Maillot, la visione artistica di questo coreografo che si è molto evoluta stilisticamente in questi anni: verrà presentato un suo lavoro ...

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La Vivandière (balletto): storia, personaggi, curiosità e trama

La Vivandière è un balletto-pantomima in un atto firmato da Arthur Saint-Léon, su partitura musicale di Cesare Pugni, che vide il suo debutto al Her Majesty’s Théâtre di Londra nel 1844 con protagonista la coppia formata da Fanny Cerrito-Arthur Saint-Léon. L’allestimento in un atto narra una storia romantica ambientata nel mondo militare, con soggetti che parlano di amore, solidarietà, coraggio e di fratellanza. Il balletto include una grande varietà di movimento che enfatizzano costantemente la versatilità dei ballerini. Dal leggero petit allegro, al meraviglioso adagio e pas de deux, fino al trionfante grand allegro. Fanny Cerrito, nata a Napoli nel 1817, era una delle più famose ballerine dell’era romantica. Si chiamava in realtà Francesca Teresa Giuseppa Raffaela Cerrito. Mentre Arthur Saint-Léon, nato a Parigi nel 1815, con il nome di Charles-Victor-Arthur-Michel Saint-Léon, divenne noto per aver ideato la coreografia e il libretto del balletto Coppélia, dando inoltre vita ad un personale sistema di notazione della danza chiamato “Sténéochorepgraphie”, da cui in seguito “La Vivandière” fu rimessa in scena. La storia si svolge in un villaggio ungherese e narra dell’amore di Kathi (la vivandiera del reggimento) per Hans (figlio di un oste) e delle loro peripezie per riuscire a sposarsi contrastando ...

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Su Rai 5 La Bayadère di Rudolf Nureyev dalla Scala

Mercoledì 21 maggio alle ore 17.20 su Rai5 verrà trasmessa La Bayadère, lo spettacolo che ha inaugurato la Stagione di balletto 2021/2022 del Teatro alla Scala, con la coreografia di Rudolf Nureyev, ripresa da Florence Clerc e Manuel Legris, rappresentata fino allora solo dal Balletto dell’Opéra di Parigi per cui fu creata nel 1992. Si tratta dell’utima coreografia del tartaro volante prima della prematura scomparsa, come sempre ricca e sontuosa senza tralasciare il personale gusto distintivo e la propria modernità evolutiva. La produzione diretta da Kevin Rhodes, con scene e costumi di Luisa Spinatelli, vede impegnati il Corpo di Ballo e l’Orchestra del Teatro alla Scala. Regia televisiva di Stefania Grimaldi. Nei ruoli principali Nicoletta Manni (Nikiya), Timofej Andrijashenko (Solor), Maria Celeste Losa (Gamzatti), Domenico Di Cristo (Il Fachiro), Massimo Garon (Alto Bramino). Con la partecipazione degli Allievi della Scuola di Ballo dell’’Accademia Teatro alla Scala diretti da Frédéric Olivieri. La Bayadère racconta una storia d’amore tragica ambientata nell’India mitologica. Solor, un guerriero, è innamorato di Nikiya, una baiadera (danzatrice del tempio). Nikiya è anche corteggiata dal Bramino. Solor giura amore eterno a Nikiya, ma successivamente viene costretto a sposare Gamzatti, figlia del Rajah, dimenticandosi della promessa fatta a Nikiya. ...

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Addio a Jurij Grigorovič, leggenda del balletto mondiale

Cordoglio nel mondo della danza e del balletto internazionale. Si è spento il più celebre coreografo russo che ha saputo attraversare epoche e stili molto differenti, dall’Unione Sovietica alla Russia dei giorni nostri (Leningrado, 2 gennaio 1927 – 19 maggio 2025). Jurij Nikolaevič Grigorovič, era nato a Leningrado in una famiglia legata al mondo del balletto: suo zio, George Rozai, aveva danzato nei Ballets Russes di Sergej Diaghilev e sua madre aveva frequentato gli stessi corsi di danza della grande prima ballerina russa Marina Semionova. Grigorovič studiò all’Accademia di danza Vaganova. Dopo essersi diplomato nel 1946, danzò come solista per il Balletto Kirov fino al 1962. Scalò la gerarchia fino al rango di ballerino di punta dove eccelse nei ruoli di carattere: il suo preferito era quello del virtuoso condottiero nell’ultimo atto de La Fontana di Bachchisarai. Iniziò ad interessarsi alla coreografia nel 1956, quando creò un balletto dal titolo Valse-Fantasie su musiche di Michail Glinka per la Scuola del Kirov. Ma la consacrazione arrivò l’anno successivo, con Il fiore di pietra su musiche di Sergej Prokofiev. Grigorovich fu nominato maestro di ballo al Kirov nel 1962 e in seguito fu Direttore del Balletto del Teatro Bolshoi dal 1964 al ...

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Margot Fonteyn: un omaggio alla divina nel 106° dalla nascita

  Dame Margaret Evelyn Hookham, conosciuta con il nome d’arte di Margot Fonteyn (Reigate, 18 maggio 1919 – Panama, 21 febbraio 1991) è considerata tra le più grandi ballerine di tutti i tempi. Ha trascorso l’intera carriera come artista del Royal Ballet (ex Sadler’s Wells Theatre Company), ed è stata nominata prima ballerina assoluta. Essere riconosciute con tale titolo è un grande onore, tradizionalmente riservato solo a ballerine eccezionali. La Fonteyn fu designata nel 1979, come premio per il suo 60º compleanno. Il titolo fu ratificato dalla Regina Elisabetta II in qualità di patrona della compagnia inglese di balletto. I primi anni li trascorse in Cina, dove la famiglia si trasferì per seguire il lavoro del padre. All’inizio della sua carriera, Margaret trasformò il cognome Fontes in Fonteyn (lo stesso fece suo fratello) e iniziò a prendere lezioni di danza classica all’età di quattro anni, studiando sia in Inghilterra che in Cina. La sua formazione a Shanghai avvenne con il ballerino russo espatriato Georgy Goncharov, contribuendo al suo continuo interesse per il balletto russo. La compagna di Goncharov, Vera Volkova, divenne in seguito influente nella carriera e nella formazione di Fonteyn. Tornata a Londra all’età di quattordici anni, si formò ...

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Il gusto del tempo nell’omaggio a Carla Fracci [RECENSIONE]

Tutti riuniti, giovedì 15 maggio al Teatro alla Scala, per celebrare l’indimenticabile étoile scaligera nel Gala a lei intitolato, giunto alla quarta edizione, sotto la direzione del maestro Frédéric Olivieri. La serata ha visto un prologo nel Ridotto Toscanini in occasione di ART IS, la nuova e monumentale installazione (7 metri per 6 metri) inaugurata in piazza della Scala (l’opera rimarrà accesa fino al 25 maggio) per raccontare l’essenza dell’arte che mediante un mosaico digitale, oltre cento artisti da tutto il mondo hanno risposto alla domanda “Cos’è l’arte?”. Un’opera collettiva nata dall’artista multidisciplinare Angelo Bonello con la partecipazione di grandi nomi che hanno condensato in pochi secondi il proprio pensiero sul tema, tra cui Carolyn Carlson, Fabrice Calmels, Patrick King, Jessica Lang, David Parsons, Vladimir Derevianko, Moses Pendleton, Pier Luigi Pizzi, Nicola Piovani. Ad inizio filmato un cameo prezioso di Carla Fracci (grazie ai preziosi materiali d’archivio) e a seguire i primi ballerini della Scala con la collaborazione della Fondazione Teatro alla Scala (Marco Agostino, Antonella Albano, Timofej Andrijashenko, Martina Arduino, Claudio Coviello, Nicola Del Freo, Virna Toppi, Alice Mariani e l’étoile Nicoletta Manni) con il loro direttore Olivieri e due nomi storici del calibro di Luciana Savignano e Liliana ...

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