La maschera trova le sue origini nell’antichità come strumento propiziatorio per la caccia o legato a pratiche divinatorie, riti guerrieri e rituali funebri. Costruita di materiali come sughero e paglia, legno, tela stuccata etc…colorata in maniera naturale che va a coprire solo gli occhi oppure l’intero volto di chi la indossa. Nell’antica Grecia diventa uno strumento per poter comunicare col defunto. Al mondo greco romano si deve l’uso teatrale della maschera che mano a mano caratterizza un personaggio e ne amplifica la voce. La Commedia dell’Arte fa uso della maschera che si estende diventando costume che copre tutto il corpo (Arlecchino, Balanzone, Pulcinella…). La maschera copre il volto di Romeo che riesce così a ballare con la sua Giulietta, la maschera “the mask” dei fumetti della Dark Horse che indossata rendeva invulnerabili oppure la maschera sul volto di Don Diego de la Vega che in nome della povera gente lottava contro la tirrannia, col nome di Zorro. Il cubismo, le maschere del Congo di Picasso… Oscar Wilde utilizza proprio questo simbolo per esprimere il suo pensiero: “ogni uomo mente dategli una maschera e sarà sincero…” alla maschera di Pirandello per indicare il “male del vivere”, ogni persona indossa una maschera per interagire ...
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“Stoffa per la Danza” – La danza in abiti comuni: Pina Bausch
Philippine, ma da tutti conosciuta come Pina, Bausch nasce a Solingen il 27 luglio 1940 e muore di cancro il 30 giugno 2009 a Wuppertal. Inizia la sua carriera artistica da adolescente nella città nativa , poi si trasferisce a New York grazie ad una borsa di studio dove approfondisce la sua tecnica. Viene scritturata dal New American Ballet e dal Metropolitan Opera. Rientra in Germania dove danza ed inizia a comporre le sue prime coreografie nel 1968. Nel ’73 fonda il Tanztheater Wuppertal Pina Bausch. I suoi spettacoli sono apprezzati ovunque: Le Sacre du printemps, Nelken, Bandeneon, Aqua …e tra le sue opere più importanti Café Muller. Pina Bausch è sicuramente tra le più importanti e note coreografe mondiali, espressione della danza moderna e massima esponente del Teatro-danza tedesco. I suoi ballerini, prendono il nome di “danzattori” in quanto interpreti attraverso l’improvvisazione generata dalle domande che la coreografa pone loro. Essi stessi chiamati ad esprimere le proprie personali sensazioni, sentimenti, infatti essi non ricoprono solo il ruolo di danzatori, ma anche quello di attori e di autori dell’opera. Pina per le sue coreografie si avvale di costumi che in realtà sono abiti comuni: per esempio una semplice vestaglia con sotto uno slip indossata dalla ...
Read More »“Stoffa per la Danza” – Dalla bozza al costume: Léon Bakst
Léon Bakst (pseudonimo di Lev Schmule Rosenberg) nasce a San Pietroburgo il 10 maggio 1866 da una famiglia ebrea. Studiò all’accademia di Mosca e a quella di Parigi dove approfondisce la conoscenza dell’arte francese e si accosta al simbolismo, corrente di pensiero che si oppone alla razionalità ed al realismo per aspirare alla trascendenza, al mistero, al soprannaturale. Pittore, scenografo,costumista, grafico ed illustratore: nel 1898 fonda con l’impresario teatrale Diagilev il gruppo “il mondo dell’arte”. Realizza i suoi primi bozzetti di scene e costumi per il teatro dell’Ermitage, dove mette in scena col corpo di ballo del maestro Cecchetti la pantomima Le coeur de la Marquise e alcuni spettacoli classici tra cui Antigone di Sofocle. Dirige dal 1907 al 1910 la scuola di pittura di Zvanceva di Pietroburgo. Si stabilisce a Parigi e sempre più di rado va a Pietroburgo; alla fine del 1912 durante un breve soggiorno nella capitale russa gli viene intimato di lasciare immediatamente la città perchè ebreo. Disegna e crea scene e costumi per i Balletti russi di Diagilev allontanandosi dal vero esterno per il vero interiore dove l’io dell’individuo esplode con i suoi istinti, le sue emozioni, i suoi sogni, i suoi incubi…costumi dalle ...
Read More »“Stoffa per la danza” – La libertà di espressione di un corpo avvolto da fibra elastica: Martha Graham.
Con l’avvento della danza moderna, intesa come torsioni e movimenti che danno vita ad una danza energica, teatrale ed espressiva, si sente l’esigenza di sostituire i busti steccati dell’ottocento, molto ricchi di applicazioni e decorazioni, con costumi in tessuti elastici che permettano praticità e libertà di movimento, grande vestibilità e una giusta caduta. Sicuramente la madre della danza moderna è Martha Graham. Nasce a New York nel 1894. Poi si trasferisce in California, dove nel 1911 assiste ad una rappresentazione teatrale di Ruth St. Denis, che le fa scegliere la danza come professione. Dopo anni passati a studiare danza, apre una scuola propria nel 1927. I primi assoli sono atti di protesta, tutti fortemente ispirati a temi sociali. Nel 1929 si manifesta la sua nuova concezione della danza in “Heretic” dove tuniche in maglia avvolgono il corpo lasciandolo libero di muoversi senza limiti e l’anno successivo in “Lamentation” dove indossa un lungo tubolare di stoffa monoelastica nera, lungo circa due metri e del diametro di circa un metro e mezzo, che permette alle braccia ed alle gambe di tendersi, restando avvolta come in un sudario. Nei movimenti spasmodici trasuda sofferenza ed agonia, restando seduta al centro della scena completamente ...
Read More »In anteprima la collezione completa dei bozzetti ispirati ai balletti per Sara Zuccari creati in esclusiva da Jasha Atelier
Il giornaledelladanza.com pubblica in anteprima i bozzetti della collezione completa degli esclusivi abiti da sera ispirati ai capolavori classici disegnati dagli stilisti Salvatore D’Orsi e Antonino Terminiello, titolari dell’Atelier Jasha, per il Direttore Sara Zuccari. I quattro bozzetti si ispirano ad alcuni tra i più noti balletti del repertorio classico: Lago dei Cigni, Uccello di Fuoco, Don Chisciotte, La Bayadère. Stoffe pregiati, materiali preziosi e modelli unici per vestire l’eleganza di Sara Zuccari, icona di stile nel mondo della danza. Rosa Belletti * I bozzetti raffigurati nel presente articolo sono di proprietà esclusiva dell’Atelier Jasha e sono protetti dalla normativa che regolamenta il diritto d’autore
Read More »“Stoffa per la Danza” – Le ali di Loie
Gli appassionati di danza sicuramente ricorderanno Loie Fuller – nome d’arte di Marie Louise Fuller – la quale, pur non avendo mai preso lezioni di danza, è sicuramente tra le pioniere della danza moderna statunitense, artefice di una nuova idea del ballo che tralascia le rigide imposizioni del balletto classico alla riscoperta delle possibilità espressive del corpo. Non era una grande ballerina, non possedendo una autentica maestria tecnica, ma il suo eccezionale estro creativo diede vita a qualcosa di assolutamente nuovo. Nata nel1862 aFullersburger, nell’Illinois, iniziò sin dall’età di quattro anni una carriera di attrice teatrale in spettacoli folkloristici, vaudeville, burlesque e teatro di varietà. Ma solo nel 1892 divenne nota per le sue esibizioni “danza della farfalla” o “serpentina”, caratterizzata da semplici movimenti abbinati a tessiture con taglio a ruota o spirale, portando in scena, con assoluta originalità, un corpo avvolto in ampi drappeggi di seta. Sotto gli effetti delle luci, i drappeggi mossi da lei stessa, assumevano forme diverse: farfalla, fiore, fiamme, una coppa d’oro… Trovò ispirazione a questa nuova danza in un episodio casuale che le capitò durante le prove di Trip to Chinatown: qualcuno le regalò una gonna in seta cinese trasparente ed ella guardandosi ...
Read More »“Stoffa per la danza” si rinnova
Da settembre la rubrica Stoffa per la danza si rinnova con una nuova firma: Jasha Atelier. Che sia romantico, come in Romeo e Giulietta, di temperamento come in Don Chisciotte, etereo come ne Le Silphides o ammaliatore come ne Le Odalische, l’abito è un elemento fondamentale nella riuscita di un balletto e nella valorizzazione di un ballerino. Quest’angolo di cultura della moda segue l’evoluzione del balletto dalle sue più antiche radici sino ad arrivare ai giorni nostri, seguendo tutte le trasformazioni e gli adeguamenti alle società che negli anni i costumi hanno passato. Quest’anno abbiamo scelto come curatori degli stilisti d’eccellenza, ossia Salvatore D’orsi e Antonino Terminiello, fondatori dell’Atelier Jasha. L’Atelier nasce dieci anni fa grazie al desiderio di Salvatore di creare un proprio atelier dopo una ventennale esperienza di sartoria, durante la quale si è affermato e si è fatto conoscere nel campo dei costumi di scena e della moda. Negli anni l’atelier si è confermato come il migliore in Penisola Sorrentina grazie all’innovazione ed alla creatività dei suoi creatori, che possiamo definire degli artisti, i quali, con i loro costumi lavorati rigorosamente a mano e cuciti su misura affinché si adattino perfettamente al corpo e ne esaltino la ...
Read More »Il prestigioso atelier di danza Jasha crea una collezione esclusiva per Sara Zuccari ispirata ai grandi capolavori del balletto classico
Bozzetto per Sara Zuccari ispirato a Il Lago dei Cigni Una firma prestigiosissima: Jasha, per un’icona dell’eleganza del mondo tersicoreo: Sara Zuccari. Nasce così la collezione unica ispirata ai grandi balletti del repertorio classico che i due stilisti Salvatore D’Orsi e Antonino Terminiello hanno voluto disegnare in esclusiva assoluta per Sara Zuccari, giornalista e critico di danza, direttore del giornaledelladanza.com, membro della commissione tecnica di “Amici” – Edizione 2012 e direttore artistico del Premio Amalfi Danza International. Quattro bozzetti, quattro abiti straordinari, aventi come tema i seguenti balletti di repertorio: Lago dei Cigni, Uccello di Fuoco, Don Chisciotte, La Bayadère, che saranno indossati da Sara Zuccari in occasione dei più importanti eventi di danza della stagione 2012/2013, una collezione senza pari nella storia della moda di danza. «Guardando Sara, la sua carnagione, il suo portamento, il colore dei suoi capelli, l’ispirazione per i bozzetti è ricaduta spontaneamente su titoli del repertorio classico che cromaticamente e stilisticamente la rappresentano di più secondo il nostro occhio. Sono i nostri balletti preferiti e creare degli abiti da sera traendo spunto da essi per noi è un progetto entusiasmante che stimola fortemente la nostra creatività», queste le parole dei creatori della collezione, Salvatore D’Orsi e Antonino Terminiello, fondatori dell’atelier Jasha, con sede a Monticchio (Massalubrense) in provincia di Napoli, dei ...
Read More »Nella splendida cornice della città di Sorrento l’atelier più prestigioso firma il Galà “Jasha premia la Danza”
Nella bellissima cornice di Sorrento, sabato 1 settembre 2012, in Piazza Tasso, alle ore 21.00, a conclusione del’ evento Sorrento Campus Dance, si svolgerà un Galà dall’Atelier Jasha con la direzione artistica di Thiago Oliveira. La casa di moda, diretta dagli stilisti fondatori dell’atelier Antonino Terminiello e Salvatore D’Orsi, situata a Monticchio (Massa Lubrense), vanta oltre 10 anni di esperienza nel vestire i ballerini professionisti e molte scuole e centri professionali di danza di tutta Italia. Durante gli stage che si svolgeranno all’interno del Campus, gli allievi dei vari livelli avanzati e intermedi prepareranno durante la settimana di studio una coreografia che verrà eseguita nel prestigioso Galà “Jasha premia la Danza”, offrendo ai giovani danzatori l’ opportunità di danzare con grandi nomi della danza che saranno ospiti della serata, quali Anbeta Toromani, prima ballerina del programma televisivo “Amici” di Maria De Filippi; Alessandro Macario, primo ballerino del Teatro San Carlo di Napoli; Bill Goodson, coreografo televisivo; Stefano Di Martino, ballerino del corpo di ballo del programma televisivo “Amici” di Maria De Filippi. Protagonista della serata insieme alla danza sarà la moda, grazie ad alcuni momenti della serata in cui vedremo sfilare le opere di alta moda dei due stilisti ...
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