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Tag Archives: Svetlana Zakharova

Roberto Bolle compie 50 anni, auguri all’étoile dei due mondi

Una carriera straordinaria ha accompagnato fino ad oggi Roberto Bolle e chi lo ha seguito “passo dopo passo” nel suo ascendente percorso artistico. Acclamato in tutto il mondo è riuscito ad imporre l’arte della danza al centro dell’attenzione a beneficio del grande pubblico. Una strada costruita con rigore, disciplina, duro lavoro, tenacia, ma anche con una smisurata passione. Bolle via via ha conquistato nuovi spettatori e nuovi spazi rendendo popolare l’arte di Tersicore e rivelandosi un perfetto ambasciatore del balletto e della cultura italiana nel mondo, grazie all’innato talento e alle altrettanto innate doti, danzando in tutti i maggiori teatri, al fianco di grandi compagnie, di celebri ballerine (Carla Fracci, Alessandra Ferri, Eleonora Abbagnato, Melissa Hamilton, Darcey Bussell, Nicoletta Manni, Misty Copeland, Natal’ja Osipova, Polina Semionova, Sylvie Guillem, Ul’jana Lopatkina, Svetlana Zakharova, Marianela Núñez, solo per citarne alcune) e sotto la guida di acclamati coreografi, guadagnandosi negli anni numerose onorificenze, premi, menzioni e riconoscimenti. Applaudito come “il principe della danza” per la sua avvenenza e il fisico scultoreo che lo hanno elevato a ideale di bellezza, Roberto Bolle è il primo ballerino nella storia diventato contemporaneamente Étoile del Teatro alla Scala di Milano e Principal Dancer dell’American Ballet Theatre di ...

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Appuntamento imperdibile con “La danza dietro il sipario” [RECENSIONE]

Ospitata in uno dei Musei più belli di Milano, quello del Teatro alla Scala diretto da Donatella Brunazzi, con i suoi incredibili cimeli legati al tempio del Piermarini declinati sulle nove muse rappresentanti l’ideale supremo dell’Arte, la Mostra Lo sguardo nascosto a cura di Paola Calvetti e Livia Corbò nell’allestimento di Margherita Palli con le evocative fotografie di Gérard Uféras (Chevalier de l’Ordre des Art et des Lettres) affascina per i molteplici dettagli da esplorare. L’uso della luce, degli spazi, l’atmosfera, il collocamento e il percorso che abbraccia anche lo scenografico Ridotto Toscanini completa ogni affioramento. Il grande fotografo parigino attraverso i numerosi scatti (prevalentemente in bianco e nero) distilla una riflessione sulla memoria storica, ma soprattutto sul presente tra distanza e connessione. Le immagini includono momenti in prova, attimi di intimità e raccoglimento, sorrisi, riposi, compartecipazioni, distensioni, nel trascorrere del tempo che ognuno dei ballerini e delle ballerine con i maître, i coreografi e il direttore appaiono dalle profondità dei sensi riflettendo su alcuni dei nostri ricordi. Ricordi che diventano riflessioni sulla vita dietro le quinte prima di affrontare le luci della ribalta, sulle relazioni professionali e umane. Attimi importanti per molteplici aspetti della quotidianità. Uféras, in punta di piedi, ...

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Addio a Vladimir Shklyarov, principal del Mariinskij

Il mondo della danza piange la scomparsa prematura – a soli trentanove anni – di una grande stella della scena mondiale, il primo ballerino del Teatro Mariinskij di San Pietroburgo Vladimir Andreevič Škljarov (Leningrado, 9 febbraio 1985 – San Pietroburgo, 15 novembre 2024). Artista onorato della Russia (2020) e vincitore di numerosi premi tra cui quello al XI Concorso internazionale di balletto e coreografia nella categoria “Solo” (Mosca, 2009, 1° posto), il premio al Concorso internazionale Vaganova-Prix (San Pietroburgo, 2002), il premio della rivista “Ballet2000” nella categoria “Stella nascente”, il premio internazionale “Léonide Massine per l’arte della danza” (Positano, 2008), il premio internazionale “Dance Open” (2014). Shklyarov ha studiato balletto all’Accademia Vaganova nella classe di Vitaly Afanaskov, diplomandosi nel 2003. Nello stesso anno si è unito al Balletto Mariinskij per cui è stato nominato primo ballerino nel 2011. Con la compagnia ha danzato in numerosi titoli del repertorio classico, tra cui “La Sylphide” (coreografia di August Bournonville, rivista da Elsa-Marianne von Rosen), “Giselle” (coreografia di Jean Coralli, Jules Perrot e Marius Petipa), “Le Corsaire” (produzione di Pyotr Gusev dall’originale di Marius Petipa), “La Fille du Pharaon” (coreografia di Marius Petipa ricostruita da Toni Candeloro), “La Bayadère” (coreografia di Marius Petipa, ...

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La Bayadére: storia, personaggi, curiosità e trama

“La Bayadére” ovvero “la danzatrice del tempio” catalogato come “balletto-sinfonico” è uno di quei titoli che incarnano appieno la concezione della danza classica e della sua disarmante purezza grazie ad un racconto epico di amore e vendetta divina. Ambientato nell’antica India, indica un altrove dove l’esotismo si tramuta in un riflesso culturale che mira ad esaltare e ad imitare usi, forme, suggestioni e misteri di paesi lontani. Questo tema era particolarmente in voga nell’arte del balletto intorno al XIX secolo. Nel 1838 una compagnia di danzatori indiani fece tappa a Parigi con autentiche bayadere (termine coniato dagli occidentali – in special modo dai viaggiatori – in riferimento alle danzatrici indiane che si esibivano in feste e cerimonie religiose e profane) e l’interesse per l’esotico aumentò confermando il fascino delle genti europee nei riguardi dell’Oriente. Il balletto “La Bayadère” nella sua forma originale si dipana in quattro atti su musica di Léon Minkus e coreografia di Marius Petipa il quale si lasciò ispirare da più fattori: sicuramente dalle cronache lette sulla stampa nel 1875 a proposito della visita del Principe di Galles in India, senza tralasciare la suggestione tratta dal balletto “Sakountala” di suo fratello Lucien su libretto di Théophile Gauthier ...

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Balletti nell’arte coreografica: La morte del cigno

  In origine chiamato “Il cigno” o “Il cigno morente” è un assolo di Michel Fokine su un brano musicale firmato da Camille Saint–Saëns, tratto da “Il carnevale degli animali” (assolo per violoncello “Il Cigno”). Venne ideato e coreografato nel 1901 espressamente da Fokine per la grandiosa artista e prima ballerina Anna Pavlova che fu subito d’accordo. Per la sua interiorizzazione si ispirò ai cigni che aveva visto nei parchi pubblici e alla poesia di Alfred Lord Tennyson “The Dying Swan” scritta nel 1830. L’assolo con il titolo “Il Cigno” lo portò in scena al debutto in un Gala a Pietroburgo presso un circolo privato e in seguito il 22 dicembre 1907 al Teatro Mariinskij di San Pietroburgo con il titolo definitivo “La morte del cigno”. Riscosse enorme successo grazie ai suoi celebri “pas de bourrèe suivi” e ai “ports de bras” che restituivano appieno il batter d’ali (in circa quattro minuti di esecuzione). La miniatura rappresenta la trasfigurazione esistenziale nell’ambito delle esperienze spirituali e ha trasmesso fin da subito empatia ed emotività allo spettatore. Una leggenda segnala che i cigni all’avvicinarsi della morte anziché spegnersi mestamente, emettano la felicità con canti maggiormente melodiosi e straordinari di quelli della loro ...

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Una vita per la danza Éric Vu-An: stella tra le stelle

Molteplici personalità del mondo culturale e dello spettacolo, figure internazionali della danza, gente comune, istituzioni, fondazioni, enti lirici, compagnie di danza, tra cui “Ballet Nice Méditerranée”, “Teatro alla Scala”, “Opéra National de Paris”, “Les Ballets de Monte-Carlo”, “Fondation Maurice Béjart” e “Béjart Ballet Lausanne”, hanno ricordato in questi giorni la straordinaria levatura artistica di Éric Vu-An scomparso prematuramente l’8 giugno 2024. Era nato il 3 gennaio 1964 a Parigi con origini vietnamite da parte del padre adottivo (quello naturale era di Guadalupa). Da sempre aveva voluto danzare, era il suo desiderio più grande. Infatti a soli cinque anni entra nello Studio di Rue de Tournon a Parigi e prende la sua prima lezione di classica da Madame Edith George (maestra di danza di origini italiane, il cui vero nome era Adèle Marie Romana Lazzarotto che fu in precedenza ballerina, cantante e attrice anche nel celebre film musicale “Folies-Bergère” diretto da Henri Decoin con Eddie Constantine e Zizi Jeanmaire). Nel 1974 Éric Vu-An prende parte al Concorso per l’ammissione alla “Ecole de Danse de l’Opéra National de Paris” sostenendo l’audizione da solo senza accompagnamento di un insegnante, convinto che l’arte di Tersicore fosse la sua unica e insostituibile guida. La Scuola ...

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Danza 72° Festival di Lubiana

Il fondatore del Festival di Lubiana è il Comune di Lubiana. Il patrocinatore onorario del Festival di Lubiana 2024 è il sindaco del Comune di Lubiana, Zoran Janković. Il Festival di Lubiana si appresta a inaugurare un’estate all’insegna dell’eccellenza culturale e di straordinarie esperienze. Il 72° Festival di Lubiana, che si svolgerà dal 20 giugno al 3 settembre, ha in programma concerti sinfonici e da camera di alto livello, opere e balletti nell’interpretazione di compagini stellari, una nuova produzione di un famoso musical e spettacoli dei più importanti artisti classici e pop sloveni e stranieri.  ZORBA IL GRECO IN UNA NUOVA VESTE Deliziando il pubblico di tutte le generazioni, Zorba il Greco è un successo internazionale che si basa sull’accattivante idioma della musica “greca” di Mikis Theodorakis, a cui si deve in gran parte il merito di aver reso popolare la danza del sirtaki, caratterizzata da movimenti lunghi e lenti che ricordano la tipica danza in cerchio che si realizza poggiando le mani sulle spalle dei vicini. La nuova coreografia di questo balletto, curata dal famoso coreografo Lorca Massine, è stata pensata per la nuova generazione dell’ensemble di balletto del Teatro di Maribor. Con il suo riferimento spirituale al romanzo ...

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Rai5, Gala Nureyev del 2002 del Teatro alla Scala con José Manuel Carreno, Alina Cojocaru, Maximiliano Guerra e Svetlana Zakharova

FLASH NEWS – Venerdì 26 aprile – Gala Nureyev del 2002 – La Scala danza 11:59 Dal Teatro degli Arcimboldi Gala del Teatro alla Scala di Milano dedicato ai successi che hanno fatto di Nureyev un mito. Le stelle della danza internazionale interpretano le sue coreografie e raccontano. Con Roberto Bolle, José Manuel Carreno, Alina Cojocaru, Lorna Feijóo,  Maximiliano Guerra,  Svetlana Zakharova.

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Rai 5 in onda Il lago dei cigni e La bella addormentata, il 28 e 29 dicembre

  Mercoledì 28 dicembre Il lago dei cigni 10:02 Messo in scena nel 2004 al Teatro degli Arcimboldi, con la direzione musicale di David Garforth. Sul palco due star assolute della danza internazionale: Roberto Bolle e Svetlana Zakharova, nei panni di Siegfried e Odette/Odile. La coreografia è firmata da Vladimir Bourmeister, lontano discendente di Cajkovskij, che la realizzò nel 1953 basandosi sulla partitura originale del balletto. Le scene e i costumi sono di Roberta Guidi di Bagno, mentre la regia televisiva è di Tina Protasoni. Giovedì 29 dicembre La bella addormentata 10:02 Dal Teatro alla Scala, balletto in un prologo e tre atti tratto dalla fiaba di Charles Perrault su musiche di Petr Ilic Cajkovskij. Corpo di Ballo del Teatro alla Scala. Direttore d’Orchestra Kevin Rhodes. Tra gli interpreti Diana Vishneva e Roberto Bolle. Coreografia e regia di Rudolf Nureyev. Redazione

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Svetlana Zakharova e il Béjart Ballet Lausanne a Torino

Il Regio Opera Festival, in scena a Torino presso il Cortile di Palazzo Arsenale, riprende dall’8 al 17 settembre con due spettacoli dedicati alla grande danza; protagonisti: Svetlana Zakharova e Vadim Repin in Pas de deux for Toes and Fingers, e il Béjart Ballet Lausanne nel trittico Alors on danse… ! – L’uccello di fuoco – Boléro. Giovedì 8 e sabato 10 settembre, alle ore 20, salirà sul palco Svetlana Zakharova, étoile del Bol’šoj e del Teatro alla Scala, amatissima dal pubblico, celebrata dalla critica e richiesta dai maggiori teatri al mondo, che si esibirà insieme al marito Vadim Repin, acclamato violinista e direttore d’orchestra. Nello spettacolo Pas de deux for Toes and Fingers, Repin interpreterà assoli di incredibile virtuosismo, alcuni dei quali vedranno la danza della Zakharova fondersi elegantemente con la musica. Accanto alla “prima ballerina assoluta”, alcuni noti protagonisti del balletto internazionale: da Mikhail Lobukhin a Denis Savin, da Vjačeslav Lopatin ad Artemy Belyakov, impegnati in coreografie di Marius Petipa e Asami Maki, Mauro Bigonzetti, Motoko Hirayama, Mikhail Fokine e Johan Kobborg su musiche di Paganini, Glazunov, Saint-Saëns, Händel, Frolov, Monteverdi, Massenet, Williams.  Il Béjart Ballet Lausanne sarà protagonista del secondo appuntamento di settembre: mercoledì 14, giovedì 15 e sabato 17 alle ore 20.  A seguire, due celeberrimi balletti con la coreografia di Maurice Béjart: L’uccello di fuoco, sulla suite orchestrale di Igor Stravinskij e Boléro su musica di Maurice Ravel.  Redazione

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