Con il mese di luglio la programmazione del balletto scaligero entra nell’Expo. E non poteva quindi mancare l’originale e italianissimo Excelsior, esaltazione delle conquiste del Progresso scientifico e tecnologico che unisce e affratella i popoli. Nel 1881, sullo sfondo del nuovo secolo e alla vigilia dell’Esposizione Nazionale che proietta Milano oltre i confini padani di un’Italia da poco unificata, il sipario della Scala si aprì su Excelsior “azione coreografica, storica, allegorica e fantastica”, con libretto e coreografia di Luigi Manzotti, musica di Romualdo Marenco e scene di Alfredo Edel, kolossal vivace e carico di ottimismo, che fu un successo straordinario in tutto il mondo. L’edizione firmata nel 1967 da Crivelli, Dell’Ara, Carpi, Coltellacci, alla Scala dal 1974 e l’ultima volta in scena nel gennaio 2012, – ha alleggerito la costruzione, l’orchestrazione, la pantomima e l’organico dell’originale ma mantiene intatto l’estro del “ballo grande” manzottiano e il sapore antico dello spirito italiano in danza. Tornano quindi trionfalmente in scena per nove recite, dall’11 al 25 luglio, la Luce, che vince sull’Oscurantismo, il battello a vapore, il telegrafo, la pila di Volta, il canale di Suez, il traforo del Moncenisio e il trionfo della Civiltà, incarnata nelle recite dell’11, 13 e 15 luglio da Alina ...
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