In occasione dell’apertura, dopo la pausa estiva, del Teatro Fraschini di Pavia abbiamo incontrato Oliviero Bifulco che si è cimentato per la rassegna “Preludi d’autunno” con le coreografie per “I Ballabili di Verdi” (in scena sabato 14 settembre alle ore 21) con un gruppo di danzatori formato da Alessia Giacomelli (già ballerina presso la “Johan Inger Youth project”), Francesco Simeone (già ballerino del “Ballet du Preljocaj” e ora dello “Scapino Ballet Rotterdam”), Angelo Minacori (già ballerino dell’“Opéra di Parigi” e di “Gauthier Dance”), Sophia Ferrillo (ballerina di “Metamorphosis Dance”), Sofia Bonetti (danzatrice del “Balletto di Toscana”) e Giovanni Russo (danzatore presso “Pulse Programme” e “Opus Ballet”). I ballabili in programma sono estratti da opere che Giuseppe Verdi ha scritto o adattato per il pubblico francese, abituato ad assistere a spettacoli in cui la danza non poteva mancare. “Les Vêpres Siciliennes” è un vero e proprio grand-opéra. L’opera, andata in scena per la prima volta a Parigi nel 1855, è ambientata nella Palermo del XIII secolo e narra degli eroici tentativi dei siciliani di liberare l’isola dall’occupazione francese. “L’allegoria delle stagioni” è a tutti gli effetti un balletto rappresentato durante una festa che si tiene nel palazzo del governatore Guy de ...
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“In the Absence”: un’esplorazione del concetto di evoluzione
Il 6 e il 7 aprile 2024, al Piccolo Bellini di Napoli, andrà in scena In the absence, una produzione Pett|Clausen-Knight ‒ DANCEHAUS, su musiche di Greg Haines, con James Pett e Travis Clausen-Knight, strepitosi danzatori della Compagnia Wayne McGregor, che portano in scena un lavoro profondo sul come l’essere umano riesca a superare un evento nella vita. In the absence è un’esplorazione del concetto di evoluzione, di superamento, e dei confini che si creano nella mente umana nel momento del cambiamento. In che modo paura e trauma possono influenzare la nostra volontà di voltare pagina? Là dove il dolore incontra la gioia, l’esilio il ritorno, la decadenza la crescita, là in mezzo c’è il silenzio. James Pett e Travis Clausen-Knight, danzatori e coreografi britannici, sono artisti emergenti, autori di diverse coreografie di risonanza mondiale, tra cui The Zoo, Informal Between e Elevation, presentato a Tokyo con Fabula Collective, la piattaforma formata dalla scenografa Yukiko Tsukamoto. In un’intervista rilasciata ad Alexander Magazine, Travis Clausen-Knight ha affermato: Abbiamo lavorato nella compagnia con Wayne McGregor per sei anni e in quel periodo ci siamo affermati come artisti individuali, abbiamo iniziato a produrre nuovi lavori. Avevamo la stessa età e interessi simili, volevamo ...
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