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Teatro alla Scala in scena con Madina di Mauro Bigonzetti

È per il 1 ottobre il primo appuntamento del Corpo di Ballo del Teatro alla Scala: finalmente va in scena, in prima assoluta, Madina, creazione musicale e coreografica, progetto nuovo nell’approccio e nelle tematiche attuali ma universali, raramente declinate in balletto, con nomi di prima grandezza che congiungono per la prima volta le proprie sensibilità e originalità artistiche.

Con le coreografie di Mauro Bigonzetti, alla Scala la prima mondiale della composizione di Fabio Vacchi su libretto di Emmanuelle de Villepin tratto dal suo romanzo La ragazza che non voleva morire è una nuova sfida d’interprete per l’étoile Roberto Bolle (in scena il 1,7,12 e 14 nel ruolo di Kamzan, che il 6 ottobre sarà interpretato da Gabriele Corrado), Antonella Albano, nel ruolo di Madina, Martina Arduino e Gioacchino Starace (Olga e Louis), Gabriele Corrado nel ruolo di Sultan (il 6 ottobre Emanuele Cazzato) e agli artisti del Corpo di Ballo del Teatro alla Scala, in un paesaggio teatrale e sonoro abitato dalle voci dell’attore Fabrizio Falco e dei cantanti Anna-Doris Capitelli e Chuan Wang. Sul podio per questa prima assoluta di uno dei maggiori compositori del nostro tempo sale Michele Gamba. Luci e scene sono di Carlo Cerri, che cura anche il design video assieme a Alessandro Grisendi e Marco Noviello, i costumi sono firmati da Maurizio Millenotti con la collaborazione di Irene Monti.

Madina affronta con tutti i linguaggi del palcoscenico il dramma del terrorismo e la capacità di scegliersi un destino diverso da quello che le tragedie del nostro tempo sembrano aver scritto per noi. Dal libretto sono stati eliminati i riferimenti più diretti alla cronaca, ma si tratta di una storia vera: quella di una ragazza il cui paese è stato invaso, la famiglia distrutta e che dopo aver subito violenza dalle truppe di occupazione viene spinta dai familiari a commettere un attentato suicida in una grande città occidentale. Si ribellerà all’ultimo momento ma finirà sotto processo. La sua vicenda interroga le coscienze di chi l’ha spinta al martirio come di chi ha creato o tollerato le condizioni in cui è maturato il suo gesto.

La giovane Madina, kamikaze non per scelta, sceglie dunque di non uccidere, non vuole morire. Un atto che scuote dal torpore, innesca reazioni, sentimenti contrastanti, speranza di cambiamento. Pulsioni ancestrali, luoghi simbolici, dinamiche perverse di una violenza che stritola se stessa, in cui il bene e il male si contrappongono ma continuano a mescolarsi, in un lavoro di Danza e di Teatro, dove coesistono parola, canto, musica e corpo per una sintesi delle forme tradizionali e contemporanee dei tanti generi del teatro musicale, che cancella i confini fra queste diverse espressioni.

Una produzione di questa portata e di questa valenza non poteva che essere l’occasione per sviluppare i molteplici punti di riflessione che racchiude, attraverso iniziative di approfondimento culturale che proprio in coincidenza di questa prima mondiale la Scala ha deciso di riprendere.

Il 28 settembre presso il Ridotto dei Palchi,  il Teatro alla Scala e Amici della Scala hanno offerto al pubblico e agli appassionati un appuntamento speciale, in vista della ripresa del ciclo di appuntamenti “Prima delle prime” sulla nuova Stagione. Questo incontro, dedicato a Madina, ha visto Leonetta Bentivoglio dialogare con Fabio Vacchi, autore della composizione, sul tema “La musica d’oggi fra danza e teatro”.

Da alcuni anni il Teatro alla Scala e Guna – azienda leader in Italia nella produzione e commercializzazione di farmaci di origine biologico naturale, promuovono il progetto “Benessere in scena”, per sensibilizzare sul rapporto diretto tra la fruizione dell’arte e la salute e il benessere dell’essere umano, attraverso incontri  con artisti, medici, divulgatori e specialisti. In occasione della recita conclusiva di Madina il 14 ottobre, un pubblico selezionato sarà coinvolto in un nuovo incontro nel quale si affronterà il tema dello stress in epoca pandemica, e della mai sufficientemente dibattuta problematica della violenza, che colpisce in particolar modo le donne.

1, 6, 7, 12, 14 ottobre 2021 – ore 20

Teatro alla Scala

Madina

Musica Fabio Vacchi

Coreografia Mauro Bigonzetti

Libretto di Emmanuelle de Villepin

tratto dal proprio romanzo La ragazza che non voleva morire

Direttore Michele Gamba

Nuova produzione Teatro alla Scala

Prima rappresentazione assoluta

Commissione del Teatro alla Scala e SIAE

Con Roberto Bolle, Antonella Albano

e il Corpo di Ballo del Teatro alla Scala

Redazione ww.giornaledelladanza.com

Photo Brescia – Amisano

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