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Teatro alla Scala presentata la nuova stagione di Balletto

Quattordici opere, una in più del precedente cartellone, molti nuovi allestimenti, di cui alcuni pronti già dalla passata stagione. Otto titoli di balletto, sette concerti sinfonici tra cui il ritorno di Daniele Gatti, tre grandi spettacoli per bambini, per un totale di ben 272 rappresentazioni, di cui dieci concerti della Filarmonica della Scala. L’apertura, il 7 dicembre, con Boris Godunov, capolavoro del russo Musorsgksij. Una scelta fatta da anni che il sovrintendente Dominique Meyer difende, come quella di avere interpreti russi come Anna Netrebko. “Non sono per la caccia alle streghe – ha detto alla conferenza stampa di presentazione – Non sono per la cancellazione delle opere russe e quando leggo Puskin non mi nascondo”.

La Stagione di Balletto, in felice alternanza tra i classici e il presente, si apre omaggiando Rudolf Nureyev nel trentennale della scomparsa con la ripresa del suo Schiaccianoci in equilibrio tra incanto fiabesco, spirito natalizio e scavo psicanalitico. Il nuovo anno si apre giustamente con uno sguardo al futuro rappresentato da quattro lavori di David Dawson, Nacho Duato, Philippe Kratz in prima assoluta e Jiří Kylián, su un tappeto musicale che comprende Thom Yorke, Enrique Granados e Ezio Bosso. Il grande balletto ottocentesco ritorna con Le Corsaire che, tra le quinte sontuose di Luisa Spinatelli, presenta per la prima volta al Piermarini la rilettura coreografica di Manuel Legris da Petipa. Tra i classici rivedremo anche Romeo e Giulietta di MacMillan e Il lago dei cigni a completare l’omaggio a Nureyev, con il nuovo acquisto del Corpo di Ballo Jacopo Tissi, che ha lasciato nei mesi scorso il Bolshioi di Mosca,  mentre due spettacoli saranno interamente dedicati a due giganti della danza del ’900: William Forsythe, con una prima assoluta, e John Neumeier, che in Aspects of Nijinsky fa rivivere la leggenda dei Ballets Russes. La seconda edizione del Gala Fracci vedrà tornare alla Scala i più grandi interpreti internazionali.

LA STAGIONE DI BALLETTO 2022/2023

Manuel Legris Direttore del Corpo di Ballo del Teatro alla Scala omaggio a MacMillan, di cui nel 2022 cadeva il trentesimo anniversario dalla scomparsa. A questo omaggio, come pure a quello per Nureyev prenderà parte anche Jacopo Tissi: il nuovo artista ospite della Scala sarà in- fatti in scena in alcune recite di Romeo e Giulietta, Lo schiaccianoci e Il lago dei cigni.

Sul piano creativo, due grandi coreografi di rinomanza mondiale ci faranno l’onore di aggiungere al nostro
repertorio nuovi balletti e creazioni: William Forsythe e John Neumeier. Il primo tributo della Scala a Forsythe risale al 1998, tra l’altro con la prima assoluta di Quartetto; ora dopo aver potuto rappresentare alcuni dei suoi più famosi pezzi storici, la nostra Compagnia entra nel present di Forsythe, anzi diventa parte del suo sviluppo creativo. Presenteremo il punto di partenza e il nuovo punto di arrivo della sua esplorazione nella musica di James Blake: la prima parte, Blake Works I, creata nel 2016 all’Opéra di Parigi, e la seconda parte, Blake Works V, in prima assoluta per la Scala. Nascerà dunque qui il nuovo capitolo di The Barre Project, opera in continua evoluzione, iniziata nel 2021, con una versione inedita appositamente concepita per il nostro Corpo di Ballo.

John Neumeier ha esplorato più volte nei suoi balletti la eccezionale figura di Nijinsky, la sua complessità e le sue molteplici sfaccettature sospinto da un profondo interesse artistico, storico ma soprattutto umano. Il suo ritorno alla Scala non poteva essere che con una serata intitolata Aspects of Nijinsky, a cui prenderà parte anche la nostra étoile Roberto Bolle. Per la prima volta sul nostro palcoscenico la originale lettura di John Neumeier di tre capolavori Le Pavillon d’Armide, Petruška, in una nuova versione per la Scala, e L’Après-midi d’un faune, simboli del fermento creativo dei Ballets Russes e dell’astro più splendente di questa rivoluziona- ria avanguardia.

Titoli e partiture di questa importanza non possono non contare sull’imprescindibile apporto dei direttori d’orchestra: quest’anno torneranno con noi le bacchette di Valery Ovsyanikov, Kevin Rhodes e Koen Kessels, ma ci sarà anche anche l’occasione di nuove collaborazioni: Timur Zangiev e Simon Hewett per la prima volta saliranno sul podio per il balletto scaligero, rispettivamente per Romeo e Giulietta e per il trittico di balletti di John Neumeier.

Redazione

 

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