Torna Dancin’Bo, la kermesse bolognese della danza che quest’anno presenta un’edizione speciale dedicata ai 50 anni della cultura Hip Hop. Dal 27 al 30 dicembre, in vari luoghi della città tra cui Salaborsa, Piazza del Nettuno, il Cinema Modernissimo e il TPO, non solo ballo ma una vera e propria immersione in un mondo musicale e artistico per la V edizione del progetto del Comune di Bologna, ideato e diretto da Vittoria Cappelli e Monica Ratti e realizzato da Avvertenze Generali in una collaborazione straordinaria con BoloBeat Festival, diretto da Luca Gricinella, Wissal Houbabi e U.net, con la KC Artists di Cristiano Kris Buzzi e Carlos Kamizele, e con Fondazione Cineteca e Biblioteca Salaborsa.
Una grande festa della danza intrecciata con tanti appuntamenti, per celebrare l’Hip Hop come cultura multiforme e inclusiva che, dalle origini nelle periferie newyorkesi, ha trovato casa anche a Bologna grazie allo spirito collettivo e sotterraneo che la città ancora conserva.
Un programma di iniziative multidisciplinare e multiculturale dove le generazioni si incontrano per godere di spettacoli realizzati dalle scuole di danza di Bologna e dell’area metropolitana, partecipare a performance messe in scena da professionisti affermati, battle e lezioni aperte, talk con esperti del settore ed artisti di fama. Non mancheranno partite di basket, sport prediletto dall’Hip Hop, proiezioni, presentazione di libri, happening musicali, con rapper e dj affermati, per terminare con una grande Jam che chiude la quattro giorni dedicata ad un mondo fatto di energia, militanza e passione.
Nel ripercorrere la storia, la natura artistica e sociale di questo grandioso movimento culturale che ha pervaso il mondo, conquistando i giovani e contaminando le culture, il composito programma si divide in due sezioni: la parte che si muove nel solco storico di Dancin’Bo, articolata in particolar modo sulla danza e lo spettacolo Hip Hop nelle sue varie forme, e quella a cura di BoloBeat Festival, che punta sulla musica, il beat, quel ritmo pulsante e vitale che anima lo spirito dell’Hip Hop e sull’approfondimento culturale dello storico movimento.
Grandi esponenti ed esperti dell’ Hip Hop parteciperanno in presenza o con le loro creazioni: artisti come Inoki, Amir Issaa, Zatarra, Sirx Samba, Dj Lugi (ha collaborato, tra gli altri, con Neffa, Fritz da Kat, Esa, Kaos, Inoki e Fabri Fibra), Dj Django, Dj Shawa, Master Freez e The Next One, i coreografi Kris e Federica Galimberti, Carlos Kamizele (anche in veste di danzatore), Filippo Gamberini, Alessandra Ruggeri, i danzatori Mario Charty (Blackroots), Mattia Sly Quintavalle e Giacomo Jack Turati con il progetto RIAD, le crew TDB e KC Dance Company, l’attore Cristiano Caldironi (attore poliedrico e direttore artistico, docente e direttore didattica del TAM-Teatro Accademia Marescotti) e i professori Fabiola Naldi (professoressa e critica d’arte esperta di writing e street art), Marco Solaroli (professore di Culture musicali urbane al Dams di Bologna), Stefano Zenni (musicologo e docente), la giornalista Iman Scriba, Marilson Paulo Da Silva (No Parla Tanto Records / etichetta e management di Simba La Rue e Baby Gang).
Per il suo stretto rapporto con la storia dell’Hip Hop, al basket è dedicata la prima giornata della manifestazione con “Street Basket meets Hip Hop” che vedrà due appuntamenti il 27 dicembre, il primo al playground dei Giardini Fava organizzato con i Regaz dei Fava e il secondo al centro culturale Granata per un talk sul tema.
La serata di spettacolo “Hip Hop/Into the Groove” sarà il 28 dicembre in Piazza coperta Salaborsa e vedrà Carlos Kamizele interpretare insieme all’attore Cristiano Caldironi un pezzo inedito, oltre al un estratto da Soac, la splendida coreografia di Cristiano Kris Buzzi e Federica Galimberti, appena reduce dal successo del suo debutto. Ma ancora le coreografie di giovani artisti di grande talento con il finale, lo spettacolo ‘SoFa’, coreografato da Cristiano Kris Buzzi, Carlos Kamizele e Filippo Gamberini, un omaggio Luigi Piccione aka Swan, grande artista di street dance, che ha lasciato troppo presto un vuoto incolmabile.
Le Scuole di danza del territorio, come sempre in prima linea a fare rete artistica e culturale, sono l’anima vitale e gioiosa della manifestazione. 250 allievi di tutte le età che si alterneranno il 28 e il 29 dicembre sul tappeto danza di Piazza del Nettuno nello spettacolo “Hip Hop On The Go”, sono il futuro di chi sceglie una vita improntata alla creatività e alla gioia facendo del movimento artistico una ragione di vita, contro l’alienazione del quotidiano in un’attività creativa che promuove e sostiene una socialità sana e multiculturale.
Le 13 Scuole di danza partecipanti: Alisei Danza diretta da Alice Casellato, Bologna Danza by Gymmoving diretta da Francesco Volpe, sezione Hip Hop diretta da Simone Alberti, Dance Studio 63 diretta da Antonella Pepe, sezione Hip Hop diretta da Mattia Casotti e Natalia Mihailov, Flash Dance Academy diretta da Giulia Volta e Jasmine Smith, Grand Jeté Dance Academy diretta da Ersilia Patrizia Piccolomini, Jump Dance Studio diretto da Vanessa Manaresi, KC Academy diretta da Cristiano Kris Buzzi e Carlos Kamizele, Il Cigno diretto da Ornella Verde, Progetto Danza DEF diretto da Ilaria Di Ruggiero, Rui Ballet diretto da Riccardo Ruiba, Somnium Ballet diretto da Samuel e Alexa Rabbi, Studio Movimento diretto da Marta Marzocchi e Winning Dance Studio diretto da Elisa Pareschi.
Tra le tante attività, anche la Masterclass di Afro dance gratuita e le Battle in Salaborsa. La Battle Afro 1 vs 1 è gratuita, aperta a tutti e senza limite di età mentre la Battle Show 2 vs 2 vedrà la sfida tra 16 professionisti invitati da tutta Italia, in cui ogni coppia rappresenta una realtà diversa del mondo della street dance con l’Hip Hop, il Popping, l’Electro, l’Afro, l’House, il Krump, il Waacking e il Breaking. A giudicarsi tra loro saranno gli stessi partecipanti alle Battle.
Sul grande schermo due documentari e un film di finzione che ripercorrono la nascita e il boom anni Novanta dell’hip hop, inquadrando il fenomeno nel contesto sociale e culturale dell’epoca, evocandone radici e rintracciandone le moderne derivazioni, con una maratona tra il cinema Lumière e il Modernissimo dove il 29 dicembre saranno proiettate “From Mambo to hip hop: a South Bronx Tale” (2006) di Henry Chalfant con l’introduzione di U.net (storico dell’Hip Hop), “Fa’ la cosa sbagliata – The Wackness” (2008) di Jonathan Levine con introduzione di Luca Gricinella (giornalista e autore) e “Tlacuilos” di Federico Peixoto Gafeto (2021) con l’introduzione di Wissal Houbabi (artista, scrittrice e attivista).
A chiudere la manifestazione il 30 dicembre la Jam/Closing Party al TPO, in collaborazione con Strictly underground, un finale scoppiettante che, dopo un altro talk pomeridiano di approfondimento, vedrà i dj set condotti Dj Django e Dj Shawa (membri di ClubSmokas) e da due esponenti storici dell’Hip Hop come Master Freez e The Next One, con il breaking protagonista in pista.
Sono otto i luoghi della città in cui si articola il variegato programma di Dancin’BO, luoghi autentici e vivi che non fanno solo da “cornice” bensì sono protagonisti anch’essi, con la loro storia e la loro peculiare essenza: il campetto da basket dei Giardini Graziella Fava, la sede di Granata, impresa creativa e spazio multifunzione e multiculturale, Piazza del Nettuno, la Sala Tassinari di Palazzo d’Accursio, il Salone di parrucchieri Marrakech in Bolognina, la Piazza Coperta Salaborsa, i due cinema Lumière e Modernissimo e il centro sociale e culturale TPO-Teatro Polivalente Occupato.
Dancin’Bo si conferma una manifestazione dai grandi numeri, in particolare questa edizione vede la collaborazione di 5 esperti di musica e cultura Hip Hop, si diffonde in 8 location e coinvolge 10 artisti tra rapper e dj, 35 danzatori professionisti, 32 coreografi, 13 scuole di danza e 250 allievi.
Dancin’Bo 2023, è organizzato con il sostegno del Comune di Bologna | Settore Cultura e Creatività, in collaborazione con Fondazione Cineteca e Biblioteca Salaborsa.
Programma su www.dancibo.it