Dal 20 gennaio 2021 al Teatro Bolshoi di Mosca torna il balletto Rudolf Nureyev, un omaggio alla sua memoria. Interpretato dai movimenti di Vladislav Lantratov e coreografato da Yuri Possokhov sulle note del compositore Ilya Demutsky, lo spettacolo in onore di Nureyev ne ripercorre la storia, usando come punto di partenza narrativo l’asta degli oggetti personali del ballerino avvenuta due giorni dopo la sua morte, a 54 anni, nel 1993, a causa dell’AIDS.
La prima mondiale ha avuto luogo il 9 dicembre 2017.
STORIA
Dopo la morte di Rudolf Nureyev la sua proprietà viene messa all’asta a New York e Parigi. Ciascuno degli oggetti in mostra contiene una parte della vita del grande ballerino. Rossi Street Nureyev sta studiando alla Vaganova Ballet School di Leningrado, il suo concerto di laurea, i suoi primi anni di carriera al Kirov Theatre. Il successo di Nureyev va di pari passo con continue denunce, sia in patria che durante i tour all’estero. Un salto verso la libertà Parigi. Dopo il suo leggendario “salto verso la libertà”, Nureyev viene lasciato solo. I suoi ricordi d’infanzia si intrecciano con l’incertezza che lo attende. Nureyev incontra i parigini e cerca di imitare il loro comportamento, di muoversi come fanno le persone libere.
È affascinato dai balli degli uomini in costume al Bois de Boulogne.
Una lettera a Rudi. Gli alunni e colleghi dell’allievo Nureyev – Charles Jude, Manuel Legris, Laurent Hilaire – lo ricordano come artista, come loro amico, come parte importante della loro vita e dell’intera storia umana. Il ritratto. Il servizio fotografico di Rudimania Nureyev con il famoso Richard Avedon nello studio di quest’ultimo. Avedon convince il ballerino a comportarsi nel modo più naturale possibile. Nureyev è ammirato da tutti e perseguitato dai paparazzi. L’alta società è rapita dal suo comportamento provocatorio. Erik Dance e passione reciproca uniscono Nureyev ed Erik.
Atto II Gran Galà
Trionfo mondiale. I partner cambiano, i ruoli cambiano, la musica cambia: solo il grande e inimitabile Nureyev rimane lo stesso.
Non lascerà che nessuno prenda il suo posto.
Una lettera a Rudi. La diva
Le grandi ballerine, partner di Nureyev – Alla Osipenko e Natalia Makarova – si rivolgono a lui attraverso il tempo e l’eternità che li separano.
Le Roi Soleil
Nureyev regna come il Re Sole, godendosi il canto squisito ei dipinti sensuali.
L’isola
Sotto lo splendido vestito del Re Sole c’è un Pierrot solitario divorato dalla malattia.
The Shadows
Nureyev non è solo un ballerino e un coreografo: diventa anche un direttore d’orchestra.
Mette in scena La Bayadère, la sua ultima produzione. Ma è circondato non solo dalle leggendarie Shadows.
La musica si ferma. Nureyev continua a condurre il silenzio.
Redazione www.giornaledelladanza.com